liberale avesse l’esito assicurato, a danno dei cosiddetti collegi rurali. Noi abbiamo protestato contro l’incoerenza, l’ipocrisia politica dei liberali e
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. Accenna a quelle persone di S. Sebastiano e di Carbonare che fecero inauditi sacrifici per sostenere la lotta giorno e notte. Vi fu un’epoca in cui noi
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debbano avere eguali diritti. Noi non siamo dei ribelli, dei rivoluzionari, non facciamo dell’irredentismo politico, ma vogliamo l’attuazione di quanto
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questi criteri la direzione ha anche spedita agli amici una circolare che a noi almeno pareva molto chiara: si convocassero gli elettori dietali di
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Eppure, io credo che agli uomini, anche a noi moderni, niente manchi più facilmente che il concetto di questo eterno evolversi anche della nostra
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chiave dell’avvenire, della stampa quotidiana. È naturale ma l’abbiamo fatto noi, cristiani, noi cattolici? Mentre gli avversari ci hanno preceduto nelle
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Ma Dante, o signori, veste il lucco fiorentino, è l’uomo, il grande uomo del Trecento, noi vestiamo più o meno secondo l’ultimo figurino di Parigi e
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dinanzi non abbiamo avuto la concezione dinamica e reale. Perché noi cristiani, noi credenti abbiamo formato la grande massa inconscia fra i lettori
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massa greggia che la nostra fantasia trasporta lontana, ma che in realtà è dentro di noi, si staccano in una esuberanza mai più vista, perché mai come
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) scriveva: «Noi vediamo laggiù nel lontano avvenire un novello ordine di cose, e non conosciamo niente di più dolce che la contemplazione degli immensi
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Accademia della crusca
