maniere sono imposte dalla generosità, la quale esige, che con le parole e gli atti si facciano gli altri contenti di noi. La cortesia a il primo passo
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dintorno; voi siete gli amici che la natura mi preparò. Noi siamo eguali di fortuna; fummo educati al modo stesso, fin dalla nascita abitammo insieme
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Invecchiando si accentuano in noi i difetti dello spirito come quelli del volto. Quando dunque lo specchio dà l'allarme, il buon senso tenga all'erta
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giorno ebbe il cattivo gusto di deriderlo, rispose bonariamente, come era suo costume: Gli animali capiscono la voce umana, come noi si capisce la
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noi viene dalla loro esperienza e saggezza. Molte sono le cause che dànno alla vecchiaia una tinta di tristezza. Fra queste una delle prime, è spesso
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della gioventù ?... Non è egoismo il desiderio di staccarsi da tutto e da tutti e fare che gli altri da noi si stacchino per la sola ragione che l'età
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cercando di non esserne mai noi stessi la causa, comportandoci in modo da non mai offendere menomamente nessuno, da non meritare riprovazioni, sopra
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, passavano per eccezioni. E che allora si viveva una vita più stabile e più reclusa. Adesso, noi, con vapori, telegrafi, telefoni, giornali, siamo in continuo
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godere buona salute. Dove troviamo noi più facilmente i volti allegri?.... Fra la gente che lavora e fra i contadini; cioè: fra la gente che si muove
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agli altri ciò che non vorremmo per noi, nell' umana fratellanza essere umana perfezione. È forte e mite; perchè sempre mite è la forza vera. Segue il
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, ma nè pure l'educazione. E qui da noi, le signorine che frequentano il Liceo e l'Università insieme con gli studenti, per certo, quando esse sono
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la buona nuova. Pare che anche da noi cominci l'uso, come in Germania e in altri luoghi, di annunciare la promessa con un biglietto in stampa. Ne ho
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detto addio per sempre, ci pare una profanazione, quasi un insulto allo stato dell'animo nostro. Che cosa è il mondo per noi in quel momento? che cosa
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questa, che a noi fa una certa impressione, si spiega con ciò, che essi nella sinagoga, durante le funzioni religiose, non possono scoprirsi.
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, l'uomo usa generalmente il crespo al braccio; usanza che venne in vigore da noi per il lutto generale che seguì la morte del Gran Re d'Italia, il Re
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. Per chi ha gli occhi fissi a l'avvenire senza nubi, il dolore e la morte non sono spaventevoli. Noi li troveremo i cari che ci hanno lasciato; il
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raccomanda. Si chiude però la lettera che altri si incarica di far ricapitare per noi.
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dalla loro posizione ?... Cioè nascono da loro stessi o non sono i padroni che le fanno sorgere e sviluppare? Che riguardi abbiamo noi per questa povera
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bisogna crederci come tutti gli altri - dicono queste signore con il loro contegno; - ciò che voi stimate e per cui avete dei riguardi, per noi, è
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, come per associarsi alle trepidazioni della religione. Noi dobbiamo naturalmente circondare di dignità i bisogni quotidiani e le funzioni della vita
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diminuire ed anche di sopprimere il dolore fisico, perchè ormai noi più non sappiamo soffrire. Il progresso della civiltà rendendo la vita troppo facile
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proprio cuore sarebbe padrone della sofferenza. Noi non possiamo evitare il cruccio e il dolore, ma possiamo resistervi, non abbandonarci in sua balia
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volontà, che governa l'educazione propria, si rende più agevole e pronto questo singolare fenomeno del pensiero, per cui noi usciamo di noi stessi per
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alla buona di casa sua! e suol dire che via di lì, lontano dalla mamma e dai figliuoli (noi siamo in cinque tra fratelli e sorelle), gli pare di essere
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gigante in questi ultimi anni. Ciò che per noi era l'ideale dei giocattoli, ora attira a pena gli occhi e il desiderio dei contadinelli, estatici davanti
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dell'equitazione. Ora, ognuno sa, che da noi il salutare esercizio dell'equitazione è solo riserbato ai ricchi. Quel ricco signore facendo un simile
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ha l'importanza che ha il panettone per noi Lombardi. In Francia, la notte di Natale si fa una cena, detta rèveillon, che consiste in carni fredde
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morale che agisce su l'anima. - Perche l'autorità paterna e materna vanno ogni di più scemando fra di noi. - Del sentimento dell'individualità e del modo
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che della vita del momento, si vive delle memorie del tempo trascorso. Si direbbe che più l'avvenire per noi si accorcia e più ci si riaggrappa al
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strazio durasse un giorno di più, morrei. Non è vero. Se dura un giorno di più noi vi ci troviamo abituati più del giorno di prima e lo sentiamo meno
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se il filo logico degli avvenimenti, noi spesso non lo vediamo, non è per questo meno esistente. L'uomo savio misura quindi, in quanto è dato al suo
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società è servile perchè manca di volontà.» Dice un pensatore moderno: «Senza la fede in noi stessi, nelle promesse della scienza e della patria, nei
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; sono dunque un bene da noi non usato bene. I genitori devono dunque badare a ciò, che la soverchia tenerezza non diminuisca e distrugga l'influenza che
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dell'ambizione dei genitori,scrive un illustre scienziato italiano: «Noi troppo ci accorgiamo essere l'ingegno la più superba delle forze: onde ci
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conduceva in Chiesa, la domenica, ma per poco. Si sarebbe detto, che temesse di affievolire in noi il sentimento religioso con l'oppressione e la noia
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melanconico immiserimento, ed ai farmacisti la soddisfazione di spacciare i loro rimedi miracolosamente ricostituenti. Noi donne, noi mamme, facciamo il
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