AVVISO Prendendo noi ad esemplare la edizione di questo Galateo fatta a Lugano nel 1848, crediamo nostro dovere di porre qui innanzi l'avviso, onde
paraletteratura-galateo
far cantare » da' suoi monaci il Kyrie eleison. Noi accetammo » di buon grado la proposizione. Prontamente » comparirono molti giovani diaconi e
paraletteratura-galateo
Pagina 118
certamente cosa alla natura conforme il ricercare ciò che a noi stessi può riuscire aggradevole e agli altri. A nessuno piace la natura morta nel verno
paraletteratura-galateo
Pagina 137
II. Le variazioni della moda non sono sempre irragionevoli e ridicole. Noi ci siamo, tagliati i ricci e la coda; quindi minor tempo ci ruba la
paraletteratura-galateo
Pagina 139
Infatti allorché noi, mettendo al paraggio l'altrui potere col nostro, ci riconosciamo inferiori qual altro affetto ne può egli nascere se non è
paraletteratura-galateo
Pagina 174
.° La situazione più bassa a cui ci ritiriamo, diviene segno di rispetto; 2.° Scendendo noi dal marciapiede, liberiamo la persona salutata dall'incomodo
paraletteratura-galateo
Pagina 178
non veggo più né cielo né terra. ln poche parole, noi ammiriamo un facchino, allorchè carico di molto peso cammina con celerità e agevolezza: il
paraletteratura-galateo
Pagina 179
Questa condotta ci fa perdere da una banda ciò che crediamo guadagnare dall'altra ; giacché i segni di stima e d'amicizia che ottengono da noi i
paraletteratura-galateo
Pagina 181
anno al cessato duca: » il migliore augurio che possiamo fare a Vostra Altezza, si è che in quast'anno Ella non abbia bisogno di noi. »
paraletteratura-galateo
Pagina 183
e ne guarentisce i sentimenti. Un maire (che noi diremo podestà) di Reims, avendo presentato a Luigi XIV certe bottiglie di vino e pere secche, gli
paraletteratura-galateo
Pagina 185
vicende della sorte che portano l'afflizione o l' allegrezza alle persone da noi rispettate od a noi care, rendettero necessarie in tutti i tempi le
paraletteratura-galateo
Pagina 190
» E assioma dimostrato in morale, che il » buon cuore solo non basta ad istringere e perpetuar » le amicizie: noi vogliamo che il merito le » autorizzi
paraletteratura-galateo
Pagina 205
» inimicizie o dissapori ». Le ultime tre righe giacchè quando ecc. furono cancellate dalla terza edizione: e la parola i governi dalla quarta. Noi abbiamo
paraletteratura-galateo
Pagina 206
della lettera per le seguenti ragioni: 1.° Per non dimenticarla noi quando scriviamo, il che potrebbe facilmente succedere se si ponesse la data dopo
paraletteratura-galateo
Pagina 207
' divenga eccellente nell'arte sua, ha posto le tre Grazie nell'alto di quella, col motto: » Senza di noi ogni fatica é vana ». Volete conoscere
paraletteratura-galateo
Pagina 219
queste ingrate sensazioni con un'azione immediata sui sensi: tale si é, per esempio, la nausea che desta in noi un mozzo di stalla che porta con seco il
paraletteratura-galateo
Pagina 23
affezione, noi proviamo pene maggiori de' piaceri di cui ci eravamo formata confusamente l'idea e concepita la speranza. E siccome, al cospetto del
paraletteratura-galateo
Pagina 235
con tutte le forze esteriori che possono deteriorare la nostra sorte, noi sentiamo nell'animo un timor vago o abituale. Ora l'idea d'un amico
paraletteratura-galateo
Pagina 236
sia nuda, mentre abbordate qualcuno; e noi crediamo di doverci spogliare interamente presentandoci ai nostri principi, per dimostrar loro il nostro
paraletteratura-galateo
Pagina 265
Cesare, riguardavano come lecito il furto commesso fuori del loro territorio. Ella é questa la morale di tutti i popoli selvaggi. Fra noi la bassa plebe
paraletteratura-galateo
Pagina 272
Noi non possiam reprimere l'ingrata sensazione che ci cagiona una voce rauca e discorde, lo stranutire in modo strario e violento, i gridi improvvisi
paraletteratura-galateo
Pagina 28
Con quali parole di spregio nomineremo noi coloro che ci ammorbano ne'caffé col fetidissimo odore della pipa,Anche con rischio di farmi maledire da
paraletteratura-galateo
Pagina 31
l'animo con sospetti o timori immaginari. Dando prova d'ignorare che nell'uso delle cose comuni, l'inurbanità cresce a misura che la parte da noi presa
paraletteratura-galateo
Pagina 43
disposizione a negarci de' servigi. Quindi nella nostra mente noi calcoliamo la somma de' servigi sperabili sul numero delle perfezioni che gli altri
paraletteratura-galateo
Pagina 49
E siccome il sentimento della perdita è più forte che il sentimento dell'acquisto, perciò, se noi siamo sensibili alla stima, lo siamo molto più al
paraletteratura-galateo
Pagina 50
applaudire negli altri. In generale il porre in ridicolo un difetto che non dipende da noi e che non possiamo emendare, é incrudelire senza scopo. Il
paraletteratura-galateo
Pagina 52
a noi appartiene; o veramente quando » gran pericolo soprastasse ad alcuno eziandio a noi » straniero. Ma nella comune usanza si dee l' uomo
paraletteratura-galateo
Pagina 53
, noi mortifichiamo più volte l'altrui amor proprio nel breve intervallo d'una conversazione. Le combinazioni più comuni versano sui seguenti capi.
paraletteratura-galateo
Pagina 62
felice effetto; consiglio che chiedemmo noi stessi, ed ottimo lo giudicammo pria d'esporci al cimento.
paraletteratura-galateo
Pagina 62
Da un lato le gafaggini si cambiano agevolmente in abitudine; dall'altro il ridicolo, cui fummo per qualche tempo esposti, difficilmente da noi si
paraletteratura-galateo
Pagina 68
. Quegli atti che, sebbene innocui agli altri, provano che ci scostiamo volontariamente dal modello della bellezza, scemario a noi credito, perché essendo
paraletteratura-galateo
Pagina 68
della bellezza unita all'apparenza dello sforzo. L'affettazione ci dispiace 1.° Perché ad ogni movimento, ad ogni attitudine dell'affettato noi
paraletteratura-galateo
Pagina 72
' vezzi esteriori; giacchè se la bellezza è una e per lo più indipendente da noi, la grazia è moltiforme e al nostro volere soggiace.
paraletteratura-galateo
Pagina 73
Quelle azioni e que' detti che dimostrano in noi 1.° Piccolezzà di pensieri; 2.° Labilita di memoria; 3.° Debolezza di raziocinio; inducono gli altri
paraletteratura-galateo
Pagina 79
Molte volte noi diveniamo segno all' altrui spregio, non perché quanto facciamo sia spregevole in sé stesso, ma perché tale lo rendono le circostanze
paraletteratura-galateo
Pagina 85
sono: 1.° Esercitare i propri diritti col minimo dispiacere degli altri; 2.° Rispettare i loro diritti, ancorchè dannosi a noi stessi; 3
paraletteratura-galateo
Pagina 9
delle arti e delle ricchezze, talvolta anche alle idee superstiziose. Noi siamo seduti sopra scanni mentre mangiamo; gli antichi Romani stavano
paraletteratura-galateo
Pagina 94
Se alla loquacità s'unisce l'egoismo, cioè se parliamo sempre di noi stessi, de' nostri gusti, delle cose nostre, in somma di quanto ci appartiene
paraletteratura-galateo
Pagina 116
sorprendeva, talora adescava, secondo che meno o più gli piacevano. L'amore disordinato di noi stessi, tenendoci fissa avanti lo spirito l'idea delle
paraletteratura-galateo
Pagina 118
dispiacere di questa supposta inferiorità, sensibile in tutti, cresce in ragione dell'alta idea che ci formiam di noi stessi, e può (tant'è la debolezza
paraletteratura-galateo
Pagina 132
siete nostri amici finché avete bisogno di noi; ma quando siete saziati, ci dimenticate. - Ah! non temete nulla, rispose ridendo l'abate: Io non vi
paraletteratura-galateo
Pagina 153
basti una sorpresa qualunque, ma si richiegga l'aggiunta di sensazione piacevole sembra risultare da' seguenti fatti: 1.° *Noi non ridiamo se viene a
paraletteratura-galateo
Pagina 154
bevevano quella ricchezza che noi conserviamo sotto le forme di posate, di piatti, di tovaglie, ecc. A misura che crescono gli ornamenti della mensa
paraletteratura-galateo
Pagina 208
restando in casa ti privi d'una passeggiata utile e deliziosa. Dunque non potendosi per noi crear uomini perfetti, sarà sempre miglior consiglio accrescere
paraletteratura-galateo
Pagina 25
' nostri maggiori, noi non troviamo cosa alcuna che possa meritare la nostra invidia.
paraletteratura-galateo
Pagina 285
mezzo a tante forze che tendono a distruggerci, vanteremo noi i pregi d'un sentimento che accelera la distruzione?
paraletteratura-galateo
Pagina 36
La distrazione poi è dannosa a noi stessi in tre modi nella conversazione; 1.° Ci fa ripetere le stesse dimande, e prova labilità di memoria. (Una
paraletteratura-galateo
Pagina 58
di petulante, sta tra questi due estremi. Un giudizio troppo favorevole di noi stessi offende i nostri simili, i quali, volendo giudicare liberamente
paraletteratura-galateo
Pagina 64
edifizi vecchi e cadenti. Non sia disgiunta » da noi giammai quell'onorata modestia » che è condimento e grazia di tutte le virtù, » e le rende più
paraletteratura-galateo
Pagina 65
si ride di noi, merita disprezzo maggiore un cinico che senza necessità viene a dirci: Io v'abbomino e vi detesto. Dunque tra la menzognera adulazione
paraletteratura-galateo
Pagina 74