Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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giorno di più, morrei. Non è vero. Se dura un giorno di più  noi  vi ci troviamo abituati più del giorno di prima e lo
d'aver diritto; se le cose non sembrano procedere come a  noi  pare giusto; se siamo ingiustamente giudicati. Ma facciamo
lasciamoli anche  noi  nel disprezzo e nel vilipendio di tutta la società.
di quel turbamento, il perchè di quella felicità. Tutto in  noi  e fuori di noi acquista un significato nuovo e più
il perchè di quella felicità. Tutto in noi e fuori di  noi  acquista un significato nuovo e più profondo, una bellezza
ha un ritorno alle spensieratezze infantili, si ripete in  noi  il bisogno d'espandersi, di sciogliere inni e canti. Che
visione della mèsse violenta dei poveri fiori di primavera.  Noi  dobbiamo instillare nel pensiero, nel cuore, degli
della rinnovazione : « Sarà domani quel che non fu ieri »  noi  risponderemo al Musset con Gabriele d'Annunzio.
e mancare di rispetto agli altri vuol dire non rispettare  noi  stessi.
degli abiti chiari, vistosi? Allorchè qualche cosa in  noi  si è spento anche i fiori, anche la luce del sole ci sono
silenzio ed ombra perchè la stessa sventura ha fatto di  noi  ombra e silenzio.
male del prossimo, non ci sarebbe più niente da dire.  Noi  constatiamo che qualcuno ha parlato male di noi, quando
Quando nessuna di queste voci giunge al nostro orecchio,  noi  crediamo di essere una persona della quale non si può dir
della quale non si può dir male. Illusioni! Presunzioni!  Noi  siamo circondati di maldicenza e di maldicenti come siamo
volte  noi  diveniamo segno all' altrui spregio, non perché quanto
; giacché i segni di stima e d'amicizia che ottengono da  noi  i furfanti, divengono offese pe' galantuomini, e dimostrano
divengono offese pe' galantuomini, e dimostrano in  noi  o viltà d'animo o mancanza di giudizio, o l' una e l'altra.
dall' animo e ne guarentisce i sentimenti. Un maire (che  noi  diremo podestà) di Reims, avendo presentato a Luigi XIV
certe bottiglie di vino e pere secche, gli disse: » Sire  noi  apportiamo a Vostra Maestà » il nostro vino, le nostre pere
altra parte non alberghi in  noi  la superbia col crederci a tutti superiori, col supporre
crederci a tutti superiori, col supporre che ognuno debba a  noi  prestare obbedienza. Una dose di amor proprio l'abbiamo
dei bruti. Essa però non deve illuderci sulla conoscenza di  noi  stessi, sul valore dei nostri mezzi, ma farci apprezzare i
che portano l'afflizione o l' allegrezza alle persone da  noi  rispettate od a noi care, rendettero necessarie in tutti i
o l' allegrezza alle persone da noi rispettate od a  noi  care, rendettero necessarie in tutti i tempi le visite.
vero ed alto sentimento, dobbiamo incominciare a darle in  noi  medesime tali figlie, di cui non abbia ad arrossire mai,
secondo il suo stato, di far onore al suo paese. E  noi  donne possiamo in molti modi giovare alla patria, facendo
assai bene quello che la patria ha diritto d'aspettarsi da  noi  donne.
gentile Signora, per il cortese invito. Anche per  noi  sarà un grandissimo piacere conoscere i genitori della cara
presso a poco la stessa somma di felicità e di dolore, e  noi  dobbiamo essere pronte ad accettare serenamente la volontà
la volontà del Padre. Così ogni Natale sarà per alcune di  noi  un Natale di letizia, per altre di pena. Ebbene: quelle più
una maglia pesante, di un pasto sostanzioso, e nessuna di  noi  segga alla mensa di Natale col rimorso di non aver
da Dio e dalla nostra coscienza. Altro dovere di  noi  cattoliche è quello di prepararci al Natale, frequentando
penne, e più di una cara memoria, di famiglia e di patria  noi  vedemmo evocata con parole di ludibrio e di rabbia nelle
per le strade a ore tardissime offrendosi ai passanti. A  noi  tutte accadde d' incontrare alcune di queste miserabili
senso di pietà umanitario e cristiano. Che merito abbiamo  noi  se il destino ci fece nascere in una famiglia che curò
contaminata dal cattivo esempio e dal vizio, avremmo avuto  noi  la forza ch' esse non ebbero di conservarci buone e pure ?
non sono meno scusabili dei loro, anche se meno gravi,  noi  che abbiamo un ideale di elevazione, noi che i patimenti
se meno gravi, noi che abbiamo un ideale di elevazione,  noi  che i patimenti della miseria non costringe, noi che avemmo
noi che i patimenti della miseria non costringe,  noi  che avemmo intorno nobili esempi, confortanti parole, noi
noi che avemmo intorno nobili esempi, confortanti parole,  noi  che nella, coscienza non abbiamo offuscato il senso del
azioni e que' detti che dimostrano in  noi  1.° Piccolezzà di pensieri; 2.° Labilita di memoria; 3.°
nostri errori, dai nostri insuccessi, a queste iniezioni.  Noi  sappiamo benissimo che cosa la gente dice e pensa di noi.
le leggi alla spiacevolezza ed alla rozzezza dei costumi,  noi  veggiamo nondimeno che la natura istessa ce ne castiga con
i casi in cui lievi trascuranze della specie di quelle da  noi  menzionate produssero scandalose scene di alterchi, di
non ci sia grave a procurar loro una compiacenza che a  noi  costa ben poco. L' interesse non dev' essere il movente
pur sempre dalla menzogna e dalla vile adulazione,  noi  possiamo con questi giovare a noi medesimi, sarebbe follia
e dalla vile adulazione, noi possiamo con questi giovare a  noi  medesimi, sarebbe follia non valerci di mezzi
 Noi  non possiam reprimere l'ingrata sensazione che ci cagiona
senza accorgercene, e senza diretta vogia d'offendere,  noi  mortifichiamo più volte l'altrui amor proprio nel breve
la stima fra gli uni e gli altri. Oh che? dovremo  noi  dunque arrossire d'avere per un fratello quelle
quelle cortesie che prodighiamo ad un amico? Vedremo  noi  con indifferenza un nostro fratello colpito dallo sdegno
i modi di diminuire i reciproci risentimenti? Risusciteremo  noi  colla nostra superbia, col nostro portamento altezzoso
che sanzionavano quelle enormi ingiustizie: cercheremo  noi  dunque di farli moralmente risorgere questi pregiudizi,
bolscevismo, un'altra Russia, vediamo ogni giorno intorno a  noi  famiglie rovinate per uno o per l'altro motivo. E noi, per
la piccola pena di spegnere una luce quando non serve,  noi  potremmo illuminare delle povere vite. Ma voi direte: «Cara
non si affeziona come un tempo alla famiglia, siamo proprio  noi  padroni. Vedete: tutti noi signore e signori qui presenti,
alla famiglia, siamo proprio noi padroni. Vedete: tutti  noi  signore e signori qui presenti, siamo stati colmati da
nel valutare i quali non ci teniamo certamente indietro. -  Noi  tutti diamo volentieri, molto volentieri, ai poveri le
ai poveri le cravatte smesse o le scarpe vecchie;  noi  ci diamo della pena per far ricoverare quei vecchi..., che,
un po' troppo insistentemente danaro, danaro, danaro.  Noi  balliamo con maggiore entusiasmo, (questo ve lo posso
di sicuro una prima ipoteca in Paradiso. Ebbene: accanto a  noi  vivono delle giovanette e delle donne che, se noi
accanto a noi vivono delle giovanette e delle donne che, se  noi  professiamo il cristianesimo anche solo in parte della sua
solo in parte della sua essenza, dovrebbero essere per  noi  delle sorelle: le nostre domestiche, a cui noi dovremmo
essere per noi delle sorelle: le nostre domestiche, a cui  noi  dovremmo rendere un po' di quel bene che la Provvidenza ci
sole, venuta dopo una settimana di pioggia, e di assumerci  noi  la spolveratura di un salotto...; piccola cosa, ma, facendo
essere cristiani, nè ci porta per forza in chiesa, ma, se  noi  stesse ci proclamiamo tali, se tali vogliamo essere,
di saggezza. Un medico canadese ha scritto che ognuno di  noi  una volta il mese ha un accesso di stupidità. Miguel de
giorni di depressione psichica, di astenia, di sfiducia in  noi  stessi, di mancanza di ispirazione, a cui seguono,
della fisiologia. Con l'autocontrollo e l'autosservazione,  noi  ci sentiamo arrivare la stupidità come ci sentiamo arrivare
in famiglia; procuriamo di abbellire per quanto sta in  noi  l'esistenza di quelle persone, che tante volte pur troppo
trascorsa in lavori di corpo o di mente la giornata,  noi  rientriamo per rinfrancarci, per ristorarci le forze fra le
ci rianima e ci allieta: il bacio dei nostri cari sia per  noi  il più soave, il più prezioso compenso alle nostre fatiche:
che mai sentiamo di volerti bene e che devi contare su di  noi  per qualsiasi cosa. Telefonerò domani: fammi dire da
gli altri, bambini compresi, anche se quel che facciamo  noi  ci sembra più importante; non interrompiamoli se non è
se vogliamo che gli altri siano garbati, siamolo  noi  per primi; se vogliamo che siano ordinati, cominciamo a
come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza. DANTE.  Noi  reputiamo di tutta utilità che si insegni al popolo il modo
sana e robusta la popolazione dobbiamo prima sottomettere  noi  stessi alle regole igieniche; del pari se vogliamo colta la
la nazione, ingentiliti i costumi, ognor crescente fra  noi  la civiltà, cominciamo dal coltivare noi stessi e
crescente fra noi la civiltà, cominciamo dal coltivare  noi  stessi e insegniamo ai nostri figli il complesso di quelle
del che saremo come siamo debitori a chi seppe eccitare in  noi  il desiderio di portare il tenue obolo nostro al
merito e perseverante sforzo delle nostre contemporanee,  noi  uomini finiremo, un giorno, per conoscere la vecchiezza. Ma
quella non la conosceremo mai più. Ciò non è poco, e  noi  dobbiamo esserne profondamente riconoscenti. L'angelo del
aprire un nuovo orizzonte, per salvare. Tutto è mistero in  noi  e intorno a noi e tutto è possibile, anche il prodigio....
orizzonte, per salvare. Tutto è mistero in noi e intorno a  noi  e tutto è possibile, anche il prodigio.... FINE.
invidiabile. E di questo possiamo pur farne la prova da  noi  stessi, quando presi da una malattia ci auguriamo riavere
vergogna quando incontrava alcuno più povero di lui : e  noi  dovremmo avvertire un sentimento consimile quando ci
noi: procurare una gioia, anche fugace, alle persone, che  noi  amiamo, non è, infine, fare un dono anche a noi stessi?
che noi amiamo, non è, infine, fare un dono anche a  noi  stessi? Sorridere di un sorriso, quale cosa ineffabile!
per bene educare i nostri figliuoli, dobbiamo incominciare  noi  ad essere delle perfette fasciste. Non dobbiamo credere di
scelte le delegate, che devono collaborare con i dirigenti;  noi  tutte, affettuosamente considerate dai mariti e dai
osare e tutto avere!), se questi uomini, che si rivolgono a  noi  donne sapendoci più deboli, più impressionabili, più
- se questi uomini, dico, si trovassero sempre di fronte a  noi  tranquille e dignitose... ma ferme, ma forti!... se ci
modesta, ma accurata... del profondo senso di amore in  noi  radicato per lei. Importantissimi sono i doveri della donna
ancora fanciullo - e ne conveniamo toto corde - e anche  noi  italiane fummo largamente dotate da Dio! Ma, prima della
sta dandoci, e ci darà la terza. La responsabilità!  Noi  avevamo il concetto espresso da Enrico Ibsen, nella «Donna
la supina obbedienza all'uomo che sapeva assumerla;  noi  ammiravamo persino le bambinaie tedesche che
tedesche che tranquillamente asserivano: «Assumiamo  noi  la responsabilità del pampino». Partiti i nostri mariti per
del pampino». Partiti i nostri mariti per il fronte,  noi  donne, volendo contribuire efficacemente alla vittoria,
tutta facilità decine di domestiche brave e fedeli (mentre  noi  stentiamo tanto a trovarne una buona!!!), avevano meno
tanto a trovarne una buona!!!), avevano meno bisogno di  noi  di studiare il problema domestico e meno bisogno di
e propria piccola organizzazione. E ancora: abbiamo tutti  noi  - e qui potrei rivolgermi in parte anche ai signori mariti
facciamo ogni mese il bilancio consuntivo e preventivo?...  Noi  donne, ricordiamo sempre che cogli stessi mezzi finanziari,
spesso di peccati, e sempre di malcontento?... Partendo  noi  fra breve per un viaggio o per la villeggiatura estiva,
dei quaderni esula ancora dalla nostra mentalità; perchè  noi  ci fidiamo troppo della nostra memoria, mentre poi siamo
a sera in troppe cose, che non sono la casa... Se, invece,  noi  siamo brave signore intraprendenti, svelte, volenterose,
cui fummo per qualche tempo esposti, difficilmente da  noi  si stacca: l'una e l'altra circostanza ci priva di piaceri
e amo nelle cose che anima non » hanno né sentimento, come  noi  veggiamo che due » cose egualmente buone e agiate non hanno
da  noi  Italiani? Onde avere un'idea del progresso che noi andiamo
da noi Italiani? Onde avere un'idea del progresso che  noi  andiamo facendo nella carità verso le bestie, basterà ch'io
rondinella è sacra anche per la gente più rozza; da  noi  si prendono a sacchi alle porte della città e si vendono
colte si istituiscono società protettrici delle bestie: da  noi  si hanno fiere ove gli uccellatori pongono in vendita una
 noi  recarci a fare visita a persona a noi superiore?
noi recarci a fare visita a persona a  noi  superiore? Ricordiamoci di farci prima annunziare e prima
americane, annettono molto valore a questo cartoncino per  noi  di così esigua importanza. Volendo far pervenire un
dal nostro bel paese non possiamo mai scrivere in italiano;  noi  che siamo stati, e che, certo, saremo sempre i primi
Certo, messo alle strette, obbligato a scegliere tra  noi  e l'altro suo amore, sceglierebbe noi, ma gliene
IGNOTE A tutte  noi  è accaduto d' incontrarci con degli sconosciuti — gente che
insieme a connotati che possono accordarsi con la figura da  noi  osservata, subito ci corre alla mente quella pallida donna
sguardo che suscitavano la nostra compassione, che anche  noi  sappiamo che cosa sia soffrire così. E quel nostro contegno
sempre indizio di delicatezza di cuore per gli altri, e per  noi  stesse un rimorso di meno e una dolce soddisfazione di
delle apparenze. "I servi sono i nostri nemici pagati da  noi  stessi — scrisse certa nobile dama della corte francese a
della propria servitù. — Non fidatevene; il pane che  noi  diamo loro ce lo ricambiano in tanto veleno. Questa è
della moda non sono sempre irragionevoli e ridicole.  Noi  ci siamo, tagliati i ricci e la coda; quindi minor tempo ci
addirittura una giusta causa per il licenziamento! Da  noi  non succede (purtroppo, verrebbe da dire), ma di sicuro le
senza dubbio il sorriso, la gioia della nostra vita; ma  noi  stessi sia per ignoranza, sia per vanità, li rendiamo
oggetto di commiserazione, di noia per chi li contempla.  Noi  qua dobbiamo occuparci dei bimbi in ciò appunto che
debbono costituire il vero e solo bene dell'infanzia.  Noi  non sappiamo separare l'idea della bellezza infantile da
il culto della bellezza e della salute fisica più assai di  noi  che pure ci compiaciamo come d'un ritornello di queste
di avvolgerli nelle tiepide coltri del lettuccio; ma da  noi  c'è ancora chi crede, lavando i figliuoli prima di
ma sdegnoso, Dante Alighieri. Infatti non giova a nulla, e  noi  ci ribelleremo invano per raggiungere una riva che non
l'inesorabile ; se il nostro destino non consente che  noi  arriviamo a sposare l' uomo che forma il nostro ideale di
logorarsi in una sterile ostinazione, in una vana attesa.  Noi  dobbiamo essere pronte e docili al comando Divino e seguire
di quella che è convenuto chiamare economia domestica,  noi  madri ricordiamo che la riuscita delle nostre figliole
che la riuscita delle nostre figliole femmine dipende da  noi  e che, fino da quando noi le abbiamo avute da Dio, dobbiamo
figliole femmine dipende da noi e che, fino da quando  noi  le abbiamo avute da Dio, dobbiamo pensare che sono
figlia come insegnante di diritto civile e di astronomia,  noi  cadremmo dalle nuvole, e lo congederemmo con molte grazie e
famigliari che si usano festeggiare maggiormente, sono, per  noi  latini e credenti, il Natale e la Pasqua.