Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 Noi  spaziali ci sentiamo gli artisti di oggi, poiché le
conquiste della tecnica sono ormai a servizio dell’arte che  noi  professiamo.
quale scopo?  Noi  pensiamo che Picasso abbia voluto dirci: nascono dentro di
pensiamo che Picasso abbia voluto dirci: nascono dentro di  noi  per ogni cosa che vediamo, per ogni persona che amiamo,
a quando questa parte del nostro sentire rimarrà dentro di  noi  come un peso, una colpa, noi non potremo liberarcene.
sentire rimarrà dentro di noi come un peso, una colpa,  noi  non potremo liberarcene. Soltanto quando questo inconscio
sarà fatto conscio, questo inespresso sarà reso espresso,  noi  cesseremo d’esserne le vittime. Per non avere più paura —
punto per punto l’immagine della paura. Ecco perché a  noi  il quadro, «alla fine», non ripugna. Vi troviamo, e in
tanto ne variava che il Vasari ricordò essere fra  noi  lodate le incisioni di Dürer «soltanto per la finezza
la finezza dell'intaglio. All'argomento del quale Vasari,  noi  staremo paghi.
 NOI  CONTINUIAMO L’EVOLUZIONE DELL’ARTE
 noi  le cose procedono assai diversamente.
 NOI  CONTINUIAMO L’EVOLUZIONE DEL MEZZO NELL’ARTE
distacco, anziché diminuita, crediamo essere maggiore in  noi  la stima per Scipione; diremmo che anche la sua vita
dalle memorie, pur belle, degli amici poeti, assuma per  noi  un volto più netto. Ecco, dopo i molti patetici aspetti di
«fratelli urlanti» con animo non solidale; quasi che fra  noi  «sani» e loro «ossessi», sia di mezzo la Ragione e
da difendere sino alla fine dei nostri giorni. A  noi  sembra invece che, se un così vivo gruppo di artisti di
di fronte al mondo con animo tanto scoperto, aprendosi a  noi  in un modo che sarebbe vergognoso se non fosse sostenuto
se non fosse sostenuto spesso da una candida ispirazione,  noi  dobbiamo accogliere le loro opere come un dono. Perché al
come un dono. Perché al fondo della nostra coscienza, anche  noi  «sani» ed «equilibrati» abbiamo storture e frenesie, paure
e frenesie, paure e inettitudini gravi e ingloriose, anche  noi  dobbiamo avere il coraggio di portare una parte di quella
figurare del defunto artista statunitense sia per lui o per  noi  che oggi guardiamo, un momento irrepetibile, una meteora,
minotauro, nato dallo sbaglio e dalla fantasia. Se  noi  accettiamo l’arte di Pollock nel suo sviluppo
migliore di quello vero, è infatti a ben leggere dentro di  noi  che guardiamo, l’ultimo nostro modo di negare l’evidenza.
quadro loro ha per fine la glorificazione di Venezia - E  noi  che credevamo...
se crediamo a Bacon,  noi  critici non aiutiamo a risolvere alcun tipo di diffidenza.
Villa Giulia? No, alla Galleria Nazionale di Londra.  Noi  ci accontentiamo delle falsificazioni di De Nittis.
per migliorare questa situazione di disagio, non sta a  noi  decidere, in questa sede.
innesto di barocco sul nuovo classicismo». Ora per  noi  la parola «singolare», come la locuzione «sui generis»,
in un'odiosa pluralità. Anzi, se dovessimo provarci  noi  a definire diremmo che lo Knoller s'ingegna a scacciare il
Knoller sia indiscutibilmente superiore nel comporre? E a  noi  che tutto ciò pareva così orsesco e tirolese! Noi che una
E a noi che tutto ciò pareva così orsesco e tirolese!  Noi  che una voglia irrefrenabile pungeva di mettere il
considerati misteriosi ed ormai noti e sondati, e quindi da  noi  usati come materia plastica;
È un ornamento come s’usa tra  noi  pittori. Nui pittori ci pigliamo licentia che si pigliano i
 noi  qui lasceremo i novatori perchè meditino con coscienza su
e darci ancora, netta, stimolante, la impressione di essere  noi  con lui e non lui con noi; d’essere ancora, non solo il più
ragioni dei nostri entusiasmi per il pittore, vedere come  noi  siamo oggi, alla luce di come è stato Picasso ieri.
idest psicologico ed è contro questa interpretazione che  noi  abbiamo reagito, poiché si trattava di letteratura.
«Il decoratore non deve pensare» egli dice; ebbene:  noi  diremo allora che M. Reymond è un decoratore della critica
 Noi  faremo un po' di tara a queste affermazioni del Fry, anche
cattivo. Il gusto è a brandelli tanto in Francia che da  noi  e non vi si ha alcuna difficoltà a mescolare con molta
alcuna difficoltà a mescolare con molta noncuranza ciò che  noi  ci siamo affannati a separare per conto nostro.
tampoco  noi  fummo mossi a ciò dire da spirito di pedanteria, o da
degli antichi tempi debba del tutto assomigliarsi; perchè  noi  pure conosciamo esser le nostre costumanze diverse da
tuo scritto è molto intelligente, come logica, fra  noi  vi possono essere delle divergenze che ritengo a tuo
 Noi  invece vediamo unità e forza, originalità e tensione, per
delle pattinatrici e, fra gli ultimi della serie che a  noi  più interessa, gli amanti sul prato e i suonatori!
come Maffei la Cleopatra di Rovigo, sebbene già parecchi di  noi  convenissero sul nome del Mazzoni, anche prima della
C’è una forza che l’uomo non può ancora manifestare.  Noi  la esprimiamo in forma letteraria in questo manifesto.
 Noi  spaziali trasmettiamo, per la prima volta nel mondo,
 noi  vogliamo offrire una riprova delle precedenti deduzioni
non basta:  noi  crediamo che più ancora che della scuola caravaggesca di
 Noi  non siamo fra quelli che vedono la fine anche fisica di de
in certo senso «mediate», e tutte — in questo siamo anche  noi  dell’idea di Argan — «astratte».
 Noi  siamo venuti così a toccare un altro punto oltremodo
 Noi  al contrario vediamo un fatto capitale nella costruzione
e solide. Ci manca la forte conoscenza dell’organismo. In  noi  polpa, superficie, belletto, genio di natura facile e
Francia è ciarlatana in tante cose, chi lo può negare? ma  noi  — la patria perdoni queste parole — noi siamo spesso i
lo può negare? ma noi — la patria perdoni queste parole —  noi  siamo spesso i ciarlatani della scultura.
televisione è per  noi  un mezzo che attendevamo come integrativo dei nostri
del 1640, e quello che si conserva nel Museo di Bruxelles;  noi  propendiamo per una identificazione delle due citazioni.
dei plastici Lubecchesi del primo '400 se la prende con  noi  e ci avverte che, la ricerca artistica tedesca dimostrerà
una statua ci sfugge questa esclamazione: pare la verità,  noi  abbiamo già provato dentro di noi una sensazione artistica,
pare la verità, noi abbiamo già provato dentro di  noi  una sensazione artistica, la quale potrà essere lievissima
presentare alla gara del 1630, come pare molto probabile,  noi  possiamo desumerne le tendenze dell'arte locale verso
le tendenze dell'arte locale verso quell'anno. Ebbene  noi  non vi scorgiamo che i principi di legamento compositivo
l’arte è eterna, ma fu sempre legata alla materia, mentre  noi  vogliamo che essa ne sia svincolata, e che attraverso lo
diritto abbiamo  noi  di goderci l’arte in pigrizia, come un Sultano che,
davvero di goderci la bellezza, saremo più contenti di  noi  medesimi, e la soddisfazione di noi stessi ci moltiplicherà
saremo più contenti di noi medesimi, e la soddisfazione di  noi  stessi ci moltiplicherà il piacere. Nessuna cosa fa pro, se
o metafora, del nostro destino, ma soprattutto di ciò che  noi  pensiamo del nostro destino, nello spazio e nel tempo in
 Noi  non dubitiamo ch'essa calcasse allora moderatamente le orme
 noi  non possiamo in questa sede correggere quadro per quadro
cammino. Non saranno forse quali ciascheduno di  noi  le vorrebbe. Noi, diventati vecchioni, ci lamenteremo
sarà visione più sana della realtà storica, certo si è che  noi  non comprenderemo mai che giovamento possano arrecare alla
se i visitatori della Mostra adopreranno umiltà e pazienza,  noi  siamo convinti che, con un po’ di meditazione e di