legumi e gli elementi mangerecci o no, che gli fanno corona, devono contribuire, con la disposizione loro, a mettere in evidenza il pezzo più
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I tramessi (entremets) o no, si servono dopo l'arrosto. Si compongono di legumi, di pasticceria leggiera, di creme, di gelatine, ecc.
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Non sarà eccessivamente sostanzioso; oh, no! ma riscalderà meno del famosissimo estratto Armour e del rinomato Liebig e di altri consimili preparati.
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175. Cavolfiore alla caciata. — No, il titolo non è bello; ma il cavolfiore riesce buono.
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404. Marmellata di mele. Preparate come al solito, le mele; tagliatele a fette sottilissime; ponetele in un recipiente di ferro stagnato o no
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Pulite 450 grammi di uva di Corinto e 450 grammi di uva di Malaga. Tagliate insieme 330 grammi di grasso di bue e no di midollo. Grattate 330 grammi
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Il tacchino si prepara come l'oca, e si serve lessato, arrostito, ripieno o no, con tartufi, marroni, ecc.
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spesso a quelli, di finire cioè in un opportunismo tanto più avvilente, quanto è maggiore il contrasto col verbalismo degli anni giovanili. No, il
no, qualche domenica notte succederà uno sbaraglio. Sono sei mesi che tenta. Credevo che egli ignorasse che il posto è preso. Ora, però, che non posso
grammatica, un po' di stile, forse un po' di.... Ma no! Ma no! Non gli mancava altro; e per ciò le sue novelle, i suoi romanzi rimanevano inediti
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professione. Me ne han parlato i colleghi come di un caso nuovo. Un rapido deperimento.... - Tisi, dunque! - No. La malata non avverte nessun sintomo
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a casa, le due donne capivano se don Pietro aveva vinto o no. Aveva vinto sera per sera, in quel mese, e entrava zufolando un motivetto di valzer
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originale.... - Lascia stare le storielle! - No, questa è opportuna, ed ha il rarissimo pregio di esser vera. Mio padre era rimasto scapolo fino a
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denunziare il sospetto di avvelenamento. - No; si tratta di un sogno. - E vuoi raccontarlo al Pretore? Il giovane magistrato sospese l'istruttoria di un
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aiuto a cercare. - No, grazie! Non occorre. Intanto continuava a frugare febbrilmente. Giani, prese in mano una pratica, finse di sfogliarla e poi
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mutato casa da otto giorni. - Ti trovi già male nella nuova abitazione? - No.. Anzi! Padrona di casa un'amabile signora, quasi vecchia, vedova di un
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? - fece Ramaglia. - No... Che piacere! E come mai sei qui? - Dovrei domandarlo a te. Sono a Roma da sei mesi. Ti credevo ancora a Firenze. - Sempre
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detto: Questo no! Ed è stato forse il mio torto! - Non vi pentite di essere stato buono! - Cinque anni! Notte e giorno! Come se fosse rimasta sempre
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forze. - Avete sofferto molto tutti e due! - Abbiamo anche scontato, tu intendi dire; è vero? - No, figlia mia! Io non giudico. Se tuo padre fosse vivo
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può avere? Non è sua figlia. - L'interesse di levarsela di casa. La dia a chi vuole; a mio nipote no. Vedremo chi la vince. Io intanto la mando in
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o se un urto che lo faceva ricadere su la seggiola. Gli era passata poco distante... - No! Non poteva essere! - Ma il sindaco, sorridendo, gli diceva
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, aperse il gancio di uno degli orecchini e, con un po' di tremito nella voce, disse: - No: devono stare al lor posto! Permettete; voglio rimetterveli
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mondo? E poi, te lo avverto, Tonghi non è un marito comodo. - Mi ammazzerebbe? - Ammazzerebbe pure lei anche pel solo sospetto. - Lei, no! Lei, no
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Accademia della crusca
