J. Maynard Smith, La teoria dell’evoluzione, trad. it., Newton Compton, Roma 1977.
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Newton, Isaac, 78.
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Newton, A, intorno al sacco gulare della Starda maschio; differenza fra le femmine di due specie di Oxynotus; costumi del falaropo.
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. , per quanto fosse nota già prima al Newton Isaac Newton n. in un villaggio della Contea di Lincoln nel 1642 (anno della morte del Galilei), m. in un
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Isaac Newton n. in un villaggio della Contea di Lincoln nel 1642 (anno della morte del Galilei), m. in un sobborgo di Londra nel 1727. Qui basti
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La relazione (20) risale in sostanza al Newton, cui si deve il concetto di similitudine meccanica.
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Questa è appunto la veduta della Scienza, che KANT ha tratto dalla sistemazione di NEWTON; la gerarchia scientifica, nella quale i rapporti più
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meccaniche di essa per riguardo al sistema planetario; e poteva ben darsi che certe piccole divergenze dalla legge di NEWTON trovassero così una
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da ARCHIMEDE, e si svolge nei tempi moderni, per opera di STEVIN, VARIGNON, GALILEO ecc. fino a NEWTON. La seconda è scienza intieramente moderna, la
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Lo sviluppo storico della Dinamica da GALILEO, a HUYGHENS a NEWTON, fa capo essenzialmente a due principii generali: l'equazione del moto di un punto
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L'equazione del moto di un punto materiale, contenuta nelle due prime leggi di Newton, esprime che «le forze sono proporzionali alle masse e alle
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Differenziando la prima delle due equazioni soprascritte si ottiene la equazione fondamentale di Newton
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1) dei modi di determinare il movimento, che Newton concepiva come assoluto, rispetto a cui valgono le leggi dinamiche;
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compensa ampiamente l'infelice espressione di NEWTON, che ha ammesso il concetto del moto assoluto come dato a priori.
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L'analisi svolta fa vedere che il concetto dinamico del movimento, da Newton preso come assoluto, contiene implicitamente un fatto, cioè l'accordo di
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NEWTON avendo riconosciuto nella massa qualcosa di, distinto dal peso, arrivò a rappresentarsela come quantità di materia, e volle spiegarne il
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Ed anzitutto giova osservare che NEWTON scorse in esso una semplice estensione del principio di simmetria statica (§ 15) ammettendo implicitamente
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La formulazione di Newton è contenuta nelle due leggi seguenti:
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Per Newton la legge suddetta doveva esprimere una relazione fra due elementi che egli riguardava come già noti: la forza da un lato, e il prodotto
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in cui viene adoperata più tardi, occorre aggiungere una supposizione nuova che Newton ha creduto di esprimere adeguatamente colla legge d'inerzia
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Abbiamo accennato che la legge generale del moto si ottiene integrando la legge del moto incipiente (Lex II di NEWTON) con quella d'inerzia, e
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Questa ipotesi delle forze posizionali si presentava a Newton molto naturalmente, perchè la sua Dinamica (comunque rivestita di un aspetto universale
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Comunque, la teoria dell'emissione raggiunse per opera dei continuatori di Newton un alto sviluppo e, mercè un certo numero d'ipotesi supplementari
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Si aggiunga, sulla terra, la determinazione delle maree, che già Newton aveva riattaccate all'attrazione lunare, e da cui Laplace ha tratto
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Newton detta legge
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A raccontarlo fu Newton in persona al suo primo biografo William Stukeley, ma lo fece molto tardivamente, nel 1726, un anno prima della morte, quando
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Richard S. Westfall, ben documentato biografo di Newton, attribuisce all’aneddoto della mela un certo credito. “Le testimonianze sull’episodio sono
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Nel 1684 Edmond Halley affrontò la questione direttamente con Newton e gli domandò che forma avrebbe dovuto avere l’orbita di un pianeta nel caso che
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Quando i Principia fondano il pensiero scientifico moderno, ormai da tempo gli interessi di Newton avevano cambiato direzione. Superata una delle
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Su ogni sterlina battuta Newton si prendeva una percentuale, tanto che divenne ricco: fu questa per lui vera la pietra filosofale sognata dagli
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La parrucca di Newton
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L’acutezza della sua analisi (dopotutto Newton era Newton anche quando faceva il teologo) finì con il portarlo a convinzioni non ortodosse sulla
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Ma le Carte di Portsmouth non dicono tutto. Due mesi prima di morire Newton bruciò vari scatoloni di documenti. Nessuno saprà mai che cosa
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La luce di Newton
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L’eredità di Newton
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L’esistenza di Newton si concluse il 20 marzo 1727, una domenica mattina. Aveva 84 anni. Rifiutò i sacramenti e non lasciò testamento. Il declino
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della cometa che ora porta il suo nome. Della cometa di Halley erano già stati osservati vari passaggi a intervalli di 76 anni. Uno anche da Newton nel
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Da Newton a Cavendish
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Il Settecento e l’Ottocento vedranno molte altre conferme della legge di Newton, dalla scoperta di Nettuno in base alle perturbazioni subite da Urano
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Nel 1680, quando il gesuita tedesco si congeda dal mondo, Newton ha concepito da un pezzo la legge di gravitazione universale, anche se ne rinvierà
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Tra i pochi scienziati con cui Newton non riuscì a litigare c’è Edmond Halley: troppo fedele, troppo devoto, tanto generoso da pagargli le spese di
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nel 1752 in Africa al Capo di Buona Speranza spazzarono gli ultimi dubbi: avevano ragione Huygens e Newton, la Terra era un mandarino. Voltaire, tifoso
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In effetti è così: la teoria di Newton è una approssimazione della relatività generale che Albert Einstein elaborerà tra il 1910 e il 1916 e l
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La relatività generale di Einstein, invece, pur abbandonando anch’essa lo spazio assoluto di Newton, salva Foucault: pendolo e giroscopio definiscono
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Si sono tentate varie spiegazioni dell’energia oscura che fa accelerare l’universo, dalle teorie MOND fondate sulla dinamica di Newton modificata
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Abbiamo già parlato della legge di gravitazione del Newton, per effetto della quale ogni corpo è soggetto alla gravitazione, cioè alla possibilità di
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La legge di gravitazione del Newton, che noi abbiamo considerato a come legge universale, per la sua generale validità; vale soltanto se circoscritta
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La Meccanica del Newton e le sue leggi. — Ma, fra tutte, la scienza che indubbiamente ha tratti i maggiori vantaggi dal metodo matematico
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(10) La III legge della Dinamica si deve al Newton ed è nota sotto il nome di legge di azione e reazioneche si enuncia: «ad ogni azione corrisponde
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Tale ipotesi fu formulata dal Newton, nell'opera più importante che egli abbia scritta: Ottica, pubblicata già, in parte, nel 1675, e completamente
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