Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il letto vuoto

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Bertoni, Alberto 1 occorrenze

nelle quali non mi oriento.

poesia

Il letto vuoto

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Bertoni, Alberto 1 occorrenze

E parlando, alzandomi come un ossesso, ti accarezzo la fronte, le guance, pero - nonostante i quasi quaranta gradi - mi s'impiglia nelle dita un

poesia

Salva con nome

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

Sono sulla porta di casa. Oltrepassano il cancello. Eccoli camminare nelle folate di novembre fino alla femiata dell'autobus. Da là, senza neppure

poesia

Salva con nome

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

che mi entrassero nelle mani. Le corone erano perfette, ma fragili. Bastava una folata di vento e si decomponevano volando a caso nel castagneto.

poesia

Dal balcone del corpo

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Anedda, Antonella 1 occorrenze

delle streghe, quello che sicuramente leimescola nelle notti di luna con ragnatele e code.

poesia

Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

Gli amici, ammirati del viaggio, resteranno fra i loro arredi, s`incont1'eranno di sera nelle piazze, si cercheranno al telefono. Fra due anni si

poesia

Il letto vuoto

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Pecora, Elio 1 occorrenze

Con gli occhi velati, le guance smunte, le labbra livide, all'alba e di notte, va a spezzare nelle aiuole dei vicini i boccioli della rosa tea

poesia

Dai Canti Orfici

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Campana, Dino 2 occorrenze

era il sogno ridesto nelle potenze sue tutte trionfale? Qual ponte, muti chiedemmo, qual ponte abbiamo noi gettato sull'infinito, che tutto ci appare

poesia

sbarravano il cammino. Una fanciulla nel torrente lavava, lavava e cantava nelle nevi delle bianche Alpi. Si volse, mi accolse, nella notte mi amò. E ancora

poesia

La Verna

656796
Campana, Dino 1 occorrenze

notti mediterranee. Cigolava cigolava cigolava di catene La gru sul porto nel cavo de la notte serena: E dentro il cavo de la notte serena E nelle

poesia

La Bufera ed altro

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Montale, Eugenio 1 occorrenze

conigli nelle ore di libera uscita. Qui vennero un giorno a giocare due sorelle, due bianche farfalle, nelle prime ore del pomeriggio. Verso levante la

poesia

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UNA PARTITA A SCACCHI - Leggenda drammatica in un atto

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Giacosa, Giuseppe 2 occorrenze

camino. - Durante la prima scena i servi recano lunghe torcie, che raccomandano ad anelli di ferro fissi nelle pareti.

poesia

non muovevo palpebra, quantunque nelle vene Mi serpeggiasse il freddo, ma, sia pigrizia o grillo, Sopportavo quei brividi, pure di star tranquillo. La

poesia

POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 9 occorrenze

. Ed il passero riscuoti con la tua folle ventata nella sua grondaia secca nella siepe denudata. Spazzi i portici e le calli e la nebbia nelle valli e

poesia

Tace la notte intorno a me solenne le ore vanno e sfilan le memorie siccome un nero e funebre convoglio. Del cielo nelle oscurità remote nell'ombra

poesia

sicuro non potrà affogare», né sbattuta dall'onda musicale quando senza velami dai tuoi occhi l'anima fiammeggiava e la tua vita nelle dita sicure era

poesia

Da te lontano, nelle notti insonni, innanzi agli occhi dove anche io miri, sempre ho lo slancio della tua persona come il vento la trae della

poesia

palpitasse del palpito che l'animo mi scuote ... vorrei che nelle tue pupille immote splendesse amore. - Ma dimmi, perché sfuggi tu il mio sguardo fanciulla? O

poesia

nascondiamo a noi stessi, ora del volgo mi par fatto preda contaminata. Nei giorni del dolore e nelle notti senza riposo, nella valle triste della sorda

poesia

che d'erbe e fiori ancor s'è ricoperta - se pur il ciel di nubi ancora svarii, onde occhieggian le stelle nelle notti, e nere fra il lor vario

poesia

arde di vicendevole calore? Perché di fosca fiamma la pupilla s'accende nel languore disperato? Perché non ride amore come rideva amico nelle tenui sere

poesia

soffocato lontane suscitava ignote voci, altra patria altra casa un altro altare un'altra pace nel lontano mare. Si sentirono soli ed estrani nelle

poesia

Penombre

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Praga, Emilio 7 occorrenze

Nelle eterne solitudini ride il sole come un pazzo, e le fervide risate son di raggi immense ondate; per le selve e i precipizi, lungo i solchi e

poesia

goccie ai bruchi erranti? Alle bucce che dice il vento fioco? Oh nelle tombe scheletri grondanti, oh beltà, robustezze, a poco a poco scioglientisi

poesia

d'aceto un canto mi cercò. Era un bel dì di luglio; dagli ampii finestroni piovean cadenze e balsami di fiori e di canzoni; brillavano le mummie nelle

poesia

Io ho cercato nel mio letto, nelle notti, colui che l'anima mia ama: io l'ho cercato e non l'ho trovato - Ora mi leverò e andrò attorno per la città

poesia

loro. Come, come restar fra questi avelli che chiaman stanze? Copron di versi i lirici tinelli le lontananze : oh miei curati nelle vigne erranti col

poesia

fremente nella mia testa; l'amor, l'orgoglio oblìa del tuo poeta, le sue lotte, i suoi sogni, e le sue pene, là nelle braccia della prima creta che

poesia

alti stipiti morde il suo vecchio pane; solo nelle mie tenebre cerco il mio pane anch'io, cerco la fede in Dio! E il mesto cuore interrogo di tante

poesia

TAVOLOZZA

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Praga, Emilio 3 occorrenze

lattai dalle cascine, che la sera amoreggiano le fulve contadine, mentre ai bifolchi narrano, raccolti nelle stalle, l'ardor delle cavalle che trottano

poesia

di fiamma, o ciclopi, o giganti, dite, entrar posso nelle vostre schiere? L'anima è un mar di note onnipossenti, e sotto i baci del licor di Chio

poesia

scrivere su questo tema tanti versi ancor, darò al fuoco la cantica, e nelle coltri metterò il cantor! Oh! ma prima al pericolo il ricordo togliamo

poesia

Trasparenze

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Praga, Emilio 7 occorrenze

goccie ai bruchi erranti? Alle buccie che dice il vento fioco? Oh nelle tombe scheletri grondanti, oh beltà, robustezze, a poco a poco scioglientisi

poesia

Il bambin che cantai nelle canzoni che son piaciute ai buoni, è malato, e, tuttor, nel contemplarlo, nell'indagar sulle sue guancie smorte se al

poesia

amor! l'ultimo... eterno, se un inganno non è l'occhio di Dio che nelle tombe io scerno. Siam da tempo compagni! e fu la bella allegria dei fanciulli il

poesia

Fosti eretto da uomini orgogliosi in un'età di ferro! Nelle viscere tue stan marmo e cerro, bel campanile! I tuoi merli son gloria e apoteosi

poesia

, quelle cui veglian, nelle grotte buie, gli Incubi, iddii dalle pupille fuie, la cospergean di innumeri scintille. Rosseggiava il rubino, come

poesia

all'alme perverse quanto all'anime buone pur nelle sorti avverse, dona a chi segue la sua legge Iddio d'esultanza o d'oblio! Né più il pastore, dalle prime

poesia

ruscelletti fonici, la bruna tanicciuola, per errar tutta sola? Ira ti spinge nelle vie d'esilio, noia, vaghezza, amore? Perché lasciasti gli acidi succhi

poesia