Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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si resta  nelle  generalità, nulla si può aggiungere di più preciso; giova
aggiungere di più preciso; giova quindi porsi senz’altro  nelle  circostanze concrete, che hanno maggior interesse per la
posto, se  nelle  formule relative al parallelepipedo, nelle quali
posto, se nelle formule relative al parallelepipedo,  nelle  quali intervengono soltanto a, b, c, ed m, si pone c = 0,
 nelle  (269) si ottiene
conto dell'ultima di queste, si vede che  nelle  prime due delle equazioni (272) si elimina il termine della
(272) si elimina il termine della prima parentesi, mentre  nelle  altre due tale termine si raddoppia: le equazioni divengono
ogni caso eseguendo  nelle  due prime equazioni differenziali del moto (13') le
alla integrazione delle due equazioni differenziali  nelle  sole funzioni incognite x(t), y(t)
questo valore  nelle  (20), si ottiene
allora  nelle  (22), si perviene alle
spezzano  nelle  sei equazioni scalari:
applicare il teorema stabilito  nelle  premesse algebriche.
che l'equazione si spezza  nelle  due
la (246') si scinde allora  nelle  due
Sostituendo  nelle  (10) alle π, χ le loro espressioni (11), si ottengono due
(11), si ottengono due equazioni lineari omogenee  nelle  derivate , delle coordinate lagragiane; onde possiamo dire
 nelle  due funzioni incognite x, y dell’unica variabile z.
 nelle  (334) e procedendo come poc'anzi, si trova che, se si
queste si traducono  nelle  seguenti relazioni tra gli elementi delle matrici
assumendo per le le espressioni (267), si traduce  nelle  quattro equazioni
solito, sia  nelle  macchine semplici che nelle bilance, le forze attive si
solito, sia nelle macchine semplici che  nelle  bilance, le forze attive si riducono a due, F 1 ed F 2 ,
quattro equazioni lineari omogenee  nelle  quattro costanti , hanno soluzione non nulla solo se
quale, per l'arbitrarietà dei coefficienti v p, si spezza  nelle  n equazioni
queste espressioni  nelle  (346) e annullando intanto i coefficienti di , si trova
un sistema di infinite equazioni lineari ed omogenee,  nelle  infinite incognite
si riducono alle due seguenti equazioni  nelle  funzioni F(r), G(r):
così  nelle  (19) le espressioni di infinite sollecitazioni equilibranti
e materialmente in tutti i loro particolari e quindi anche  nelle  macchine, nelle eliche, ecc.; e proponiamoci anzitutto di
in tutti i loro particolari e quindi anche nelle macchine,  nelle  eliche, ecc.; e proponiamoci anzitutto di vedere in quale
quali sono in particolare quelli che si considerano  nelle  applicazioni tecniche, è ancora lecito ritener valida (4)
parte dei casi, supera quella fisicamente raggiungibile  nelle  misure.
in base alle (11), per la indipendenza di si spezza  nelle  due ulteriori identità
generico vettore fisso u è caratterizzato,  nelle  notazioni del n. 10, dall’equazione differenziale
membro dovrà essere pel n. prec., omogenea di grado zero  nelle  lunghezze e nelle masse e di grado uno nei tempi. Ma poiché
pel n. prec., omogenea di grado zero nelle lunghezze e  nelle  masse e di grado uno nei tempi. Ma poiché l e g sono
 Nelle  considerazioni precedenti abbiamo esplicitamente supposto
vi è invece nessuna limitazione  nelle  variazioni del quanto radiale , e quindi nemmeno del quanto
più esplicitamente, come un sistema di due equazioni  nelle  due funzioni (con k = 1, 2): p. es., se si indica con la
si pone , la (246) si può esplicitare, mediante la (245),  nelle  due equazioni
eseguendo  nelle  (16') la derivazione rispetto ad s e sommandole membro a
queste espressioni, e le analoghe per , e ,  nelle  (349), si trova per le cs la formula ricorrente
osservi infatti anzitutto che  nelle  regioni dove la u e la hanno segno opposto, e quindi la
verso l'asse x: viceversa, essa, è convessa verso l'asse x  nelle  regioni in cui . È intuitivo allora che nelle prime regioni
l'asse x nelle regioni in cui . È intuitivo allora che  nelle  prime regioni la curva può attraversare più volte l'asse x
più volte l'asse x con andamento oscillatorio, mentre  nelle  seconde la curva, se anche attraversa una volta l'asse x,
di «Teoria dei quanti», che abbraccia tutte le teorie  nelle  quali ha una parte essenziale la costante h di Planck:
dei quanti classica») sia la «meccanica quantistica»  nelle  sue diverse forme («meccanica ondulatoria» ,metodo delle
 Nelle  applicazioni hanno quasi esclusivo interesse i momenti di
 Nelle  esperienze di Bragg coi raggi X si faceva oscillare il
che θ passava per un valore soddisfacente la (34): invece  nelle  esperienze con gli elettroni è più comodo tenere fisso
è inutile osservare che,  nelle  circostanze supposte, le equazioni indefinite
procurarcene la conferma formale ponendo  nelle  (7') e cambiando contemporaneamente α - φ in α', con che kα
risulta lineare omogenea  nelle  variazioni elementari (arbitrarie e indipendenti) δq h ,
la massima altrettanto semplice quanto importante, che,  nelle  questioni statiche, prescindendo dall’attrito, si agisce in
dimostrarlo, basta notare che, se  nelle  (15) e (17) si sostituisce f(nζ) al posto di f(ζ) e
gli altri due solo da e da : quindi l'equazione si spezza  nelle  due
osculatore σ è quello che meno si scosta dalla curva l  nelle  vicinanze di P.
 Nelle  espressioni (19) i moltiplicatori λk, μj sono essenziali,
 nelle  quali si riconoscono le velocità areolari, in senso
che si possono considerare inverse l'una dell'altra, e  nelle  quali le funzioni e hanno parti simmetriche.
ad un altro parallelo mediante una cinghia tesa, inserita  nelle  gole di due carrucole.
 nelle  strade assai cattive [forte attrito volvente sì che sia h
 nelle  generalità, la precedente disuguaglianza rende ragione del

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