encomiabile finalità studiate tulle le forme del piacere, da quello puremente fisico a quello eminentemente spirituale. Nella prefazione alla terza
nasce da un sentimento che ne' suoi gradi minori è molto indeterminato. Nella prima età manca la capacità di una profonda riflessione, e la nostra
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adempiere e ci sentiamo chiamati ad una lotta aspra, nella quale dobbiamo con l'ardore del coraggio e con la forza della pazienza vincere nemici
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I primi piaceri di questa natura si provano nella fanciullezza, ma non appaiono in tutta la loro solenne maestà che nelle età successive. Sono gioie
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più suscettibile di ogni altro, per cui rarissime volte gode di una perfetta salute, e quasi sempre passa la vita nella convalescenza di leggere
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rappresentare con un uomo che dall'alto di un colle osserva sorridendo il brulicame di un popolo che si agita nella valle, e ch'egli potrebbe terrorizzare
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supporre a chi viene a trovarlo che ha vegliato nella notte e ha sudato le lunghe ore sopra una catasta di libri, che stanno tutti aperti l'uno
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giocondamente nella nostra mano, sentiamo che è nostro più di ogni altra cosa, e che il pronome possessivo arriva in questo caso al grado superlativo. Il denaro
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che nel genere degli oggetti. Io, ad esempio, nella primissima età feci vero trasporto una raccolta di ciottolini, senz'esser mineralista; poi riunii in
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sentimento morboso primitivo che domanda imperiosamente dalla nostra volontà esercizio e vita. Allora, anche nella prima fanciullezza, l'uomo ruba i
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sociale, che esiste sempre in noi allo stato di potenza, può ridestarsi ad un tratto, procurarci una gioia, e poi ritornare nella solita sua calma. Così
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sghignazzava nel salire il patibolo fu ammirato da taluno, che, nascosto nella folla, avrebbe dovuto inorridire e vergognarsi.
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appaga le sue aspirazioni, se una risposta è data alla sua domanda, egli prova una gioia religiosa semplicissima, nella quale non concorrono altri
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, ravvolgendosi a mille doppi nella rete intricatissima della dialettica, illude se stesso e quelli che credono di intenderlo. Fortunatamente, dove la ragion
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Nella serie delle gioie impartite dal sentimento, ci siamo imbattuti in molti piaceri colpevoli e morbosi; ma il loro carattere patologico non era
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più viva nell'età della forza, nella primavera e nell'estate della vita. La civiltà tende sempre a raffreddarlo e a spegnerlo; però, finchè l'uomo
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essere, si confonde e si unifica nella coscienza con tutte le altre che emanano da ogni punto dell'organismo. In questo modo abbiamo la coscienza di
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Tutti nella loro vita provano in qualche momento il piacere di imparare, ma non tutti provano il piacere di osservare. Vi sono cognizioni così facili
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L'officina intellettuale è così operosa, che non appena ha ricevuto una sensazione qualunque e l'ha percepita, la getta nella macchina misteriosa che
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dell'ora nella quale si desterebbero naturalmente, per provare un certo piacere, che riesce più voluttuoso che alla sera, nel passaggio dal sonno
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Le gioie della fantasia sono più vive nella giovinezza e nel sesso maschile. In quanto all'influenza del clima in questi piaceri, la fantasia
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incertezze e dai dubbi, e quindi dalle malattie della fede, nella quale ill cuore entra per la massima parte a costituire il dolore. Se con la
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, ad esempio, accompagnare il piacere nella vita umana, facendogli percorrere gli stadi delle diverse età: in questo caso si farebbe la storia del
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, ma nella quale non si può far penetrare di una linea il bisturi dell'analisi.
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ricca nella donna che nell'uomo. L'estrema suscettibilità del sistema nervoso nella donna la rende facilissima al pianto e al riso, e i crepuscoli di
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di un delitto, cerca chi beva con lui alla coppa infame che lo inebbria. Altra volta la gioia è pura nella sua origine, e non è colpevole che nella
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L'avvenire delle nostre gioie è già abbozzato fin dalla nascita, per il solo caso che ci volle maschio o femmina. In ogni modo, nella funzione del
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rovina, e arrivati all'età adulta raccogliamo i frammenti della nostra fortuna, e diventiamo economi, per poi divenire nella vecchiaia sempre avari od
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sociali. Sebbene le gioie della vita eterna, promesse agli uomini di buona volontà, possano consolare in gran parte i poveri che soffrono nella miseria, e
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, crudele, non ha mai veduto nella religione cattolica che gli abusi dell'intolleranza, e soprattutto ha lodato il rogo, il cilicio e l'inferno. È
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nell'infanzia e nella vecchiaia può riuscire voluttuosa nella gioventù, ridestando a un tratto un eccitamento nei genitali. Altre volte, nella stessa età
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l'apparato muscolare, il senso, il sentimento e l'intelletto. Il pensiero è lento e impacciato nella sua azione, le sensazioni sono ottuse, e l'aumento
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non si ha nella copula. Questo argomento, come il precedente, è però debolissimo, giacchè molte volte nel coito il pentimento e il timore delle
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di altri bisogni, costituendo il senso complesso della vita. Salendo di un grado nella scala degli esseri viventi, noi vediamo alcuni infusori composti
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quanto meno le sensazioni sono intense. In ogni modo i piaceri variano all'infinito, e se ne hanno ogni giorno le prove più ovvie nella vita familiare. Il
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mani! Una sorgente fecondissima delle voluttà più semplici dell'udito si ha nella natura del suono. Una stessa nota pizzicata sulla corda di un'arpa o
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arie da artista. Nella storia dell'arte si hanno epoche, nelle quali pare che una epidemia attacchi artisti e dilettanti, per cui si trovi bello e
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sera a se stesso: Che cosa ho io fatto di bene? X. Aver sempre nella propria libreria un libro nuovo, nella cantina una bottiglia piena, nel giardino
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peccati e di corruzione. Il filosofo invece nè ride nè maledice, ma, studiando, cerca nella natura umana le cause prime dei vizi e delle virtu, persuaso che
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, ebrietas opus diaboli est. Nella vita dell'individuo, gli alcoolici usati con moderazione fortificano il corpo, sono alimenti nervosi e respiratori
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Passata la prima adolescenza, una decisa separazione suole accadere tra i due sessi che sinora, sotto gli occhi dei genitori, e nella vita esteriore
, bisogna adoperar la falsariga, per la necessaria regolarità. La calligrafia ha pure la sua importanza, ed è quello che è la voce, nella conversazione
possibile nella sua compagnia e nei suoi atti e di eliminar ogni cosa che potesse dar disgusto, dovrebbe trovare intorno a sè una corrispondente premura di
Ricordiamo Dante nella «Vita Nova» ove i costumi fiorentini appaiono così schiettamente rappresentati. Ricordiamo il celebre sonetto che comincia:
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Che direbbe il Poeta se avesse a leggere nella cronaca dei giornali ogni lunedì la lunga serie delle disgrazie che accadono per le strade d'Italia
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poltroncine, si reca in gran gala. Ed è giusto: perchè invero il diletto della serata non consiste solamente nella rappresentazione che si dà sulla scena
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cose tra suocera e nuora: spesso la commedia si muta in tragedia. Una tragedia nella quale la colpa è propria del fato antico, e sembra non si possa
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quello che ci rende dei servigi, e che del resto, nella odierna società tutti serviamo, o in un modo o nell'altro: e alcuni sono modi nobilissimi. Tolta
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veramente ridicola nella classe popolare dove è penetrata, specialmente in certi paesi. Bisogna sentir con che sicurezza baldanzosa dice la mia
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un po’ piagnucolando, un po’ borbottando contro l’impulsività dei cavalieri erranti, si dirige verso il caduto nella speranza di ritrovarlo ancora