Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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I ragazzi della via Pal

208271
Molnar, Ferencz 12 occorrenze
  • 1929
  • Edizioni Sapientia
  • Roma
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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, con i vostri due battaglioni, vi nasconderete nella trincea. Quando la colonna nemica entra dalla porticina, le fortezze cominceranno il bombardamento

— disse al presidente. — Il segretario chiede la parola — annunciò Vais con gravità; e suonò il campanellino da sedici soldi. Ma a Nemeciech, che nella

me due tra i più audaci ed andremo insieme all'Orto Botanico. Penetreremo nella loro isola ed inchioderemo sopra un albero questo cartello. E cavò di

Nella piccola casa di via Racos regnava gran silenzio. Anche gli inquilini ch'eran soliti radunarsi a far quattro chiacchiere in cortile ora

. Nessuno ebbe più voglia di giocare. Le palle rimasero inoperose nella tasca di Richter che era il guardiano delle palle. I ragazzi camminavano in su e in

smetteva di sbuffare e d'un tratto regnava gran silenzio nella casupola e il cocchiere sgridava i cavalli e i cavalli partivano col carro pieno. E allora

salute. Erano disseminati un po' qua, un po' là, dappertutto: chi in prima fila, chi nella terza, chi — come Cionacos — nell'ultima. Ma su tutti i visi

sopportò l'offesa con tolleranza, e nella guerra combattè da eroe, la qual cosa oramai è storica. La Società dichiara perciò che la passata iscrizione era

contrattempo. Il grande corridoio della scuola si affollò: anche le altre classi si riversavano fuori e un gran vocìo e calpestìo, risuonarono nella galleria

sottotenente. Sebeni ti darà una lancia e un tomawahk e iscriverà il tuo nome nella lista segreta. Ed ora ascolta. La cosa non si può più rimandare

verde che splendeva nella lampada Bunsen; gli altri gettavano lo sguardo traverso le finestre aperte e, al di sopra dei tetti delle casupole vicine

nostri due battaglioni dovranno fingere la fuga. Guardate qui sulla carta topografica... Ecco: il battaglione C, il tuo, Richter, correrà nella

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I miei amici di Villa Castelli

214161
Ciarlantini, Franco 29 occorrenze
  • 1929
  • Fr. Bemporad & F.°- Editori
  • Firenze
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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SUPERSTIZIONE Nella casetta, accanto a quella di Mario c'è un bambino che ha la febbre da parecchi giorni. Il bambino è affidato alla nonna perchè in

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IL RE Nella vicina città han fatto una gran festa: hanno inaugurato un monumento in onore dei soldati che morirono in guerra per ubbidire alle leggi

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udire quando si svegli, strillando, il bimbo più piccolo che è nella culla. Appena appena qualche gallina esce sull'aia a becchettare o a razzolare

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Capra ebbe tutte le belle rape bianche. Anche questa volta il Lupo si pentì di essersi sbagliato nella scelta. La Capra al terzo anno domandò al Lupo

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in fretta la sottoveste, e tenedo un capo nella mano cerca di lanciare l'altro capo a «Moschino » perchè lo addenti. «Moschino » ha già capito e

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desta, piange nella cameretta buia, con le imposte serrate. Dina corre ad addormentarla, con una vecchia ninna nanna. - Fa' la nanna, cosci ne di

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gettò quella nella bocca aperta del Gigante Zucca. Il Gigante straluna gli occhi, fa ancora tre o quattro passi, poi, mentre babbo e figlio scappano a

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e a stridere. I contadini tolgono dai ripari i covoni e successivamente li mettono nella grossa macchina che pare ingoiarli. Dall'altro lato intanto

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ti accompagneranno con una preghiera. Poi nella terra soffice sentirai ricominciare la vita: una nuova forza uscirà da te, un tenero stelo verde che

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' da per tutto, lo portò nella stalla dei buoi come 'un trofeo di vittoria.

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facendo delle ghirlandette di speronelle turchine e si diverte. Quello è il suo mondo, e in quegli istanti nulla le sembra da desiderare nella vita.

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L'ALMANACCO Il babbo di Mario ha appeso nella cucina un calendario mensile. Ogni mese ne stacca un foglio e Mario, che ormai sa leggere, cerca su di

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occhi umidi, mentre un ciuffo di fieno le sparisce nella bocca a poco a poco.

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porticati delle stalle, o presso le piccionaie, son rimasti vuoti. Passano i cacciatori coi loro cani al guinzaglio; poi nella valle si odono i colpi di

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in terra, tolgono ogni più piccola ragnatela dai travicelli del soffitto; lucidano il rame e lo dispongono nella rastrelliera con delle foglie d'alloro

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prende e lo porta di sopra, nella sua culla di vimini presso il letto dei suoi genitori.

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subito lo raccolse e ringraziò Iddio perchè avrebbe portato un fiore nuovo alla sorellina ammalata che l'attendeva nella povera casupola di montagna.

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suona al mattino, al mezzodì, alla sera e nelle domeniche. Egli sa dov'è la scuola, posta non nella via principale, ma dove la strada maestra comincia

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oggi è giornata di pioggia e non si può andare. Fa freddo e i monti lontani sono già coperti di neve. Il babbo è nella capanna che riaccomoda gli

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appena sfornate, di bruciate e di alloro. Mario stamane è andato nella chiesa parata a festa ed ha ascoltato, vicino alla mamma, le tre messe: poi è

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IL PRESEPIO Il Priore di Santa Maria ha invitato tutti i bambini dei dintorni nella ricorrenza della festa di Natale a vedere iI Presepio. I bimbi

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XXXI DICEMBRE L'anno finisce! Nella notte buia, mentre Villa Castelli dorme e tutte le finestre sono serrate come per difendersi da un nemico

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tardi tutto è risaputo, il vicinato spesso ride alle sue spalle. Sentite questa: Un giorno la poverina aveva riposto nella credenza un bel pezzo di

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ai bambini, in altri si fanno focacce in cui si nasconde una fava. Chi la trova nella sua parte comanda per tutta la serata i giochi da farsi. In altri

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L'ARANCIA Nel mese di gennaio giungono anche nella campagna le belle arance dorate che maturano vicino al mare. Che buon profumo esse mandano! Come

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! E non c'era da disubbidire, ché la cattiva donna picchiava senza pietà e lo faceva persino mordere dal cane. L'acqua cantava nella fontana e a

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LA "MORELLA" Nella stalla del babbo di Mario vi sono parecchi animali: buoi, vitelli e due cavalli. Tutte le bestie hanno il loro nome; anche le

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sempre più e sempre più in alto. Nella fantasia del piccino l'aquilone andrà a trovare le stelle e chi sa quante meraviglie vedrà prima di tornare

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.... ». Ciò vuol dire che tutti i fanciulli italiani debbono somigliare al ragazzo genovese chiamato Balilla. Nella scuola di Villa Castelli tutti sanno

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