Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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POESIE

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MICHELSTAEDTER, Carlo 14 occorrenze

Vita, morte, la vita nella morte; morte, vita, la morte nella vita. Noi col filo col filo della vita nostra sorte filammo a questa morte. E più forte

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diafana luce lo rivolgo dell'imagine tua cara e lontana, invano cerco a me farla vicina, invano cerco trattenerla, invano tendo le braccia: nella notte

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Scende e sale senza posa nebbia e pioggia greve e scura, nella nebbia la natura si distende accidiosa. Goccia, goccia lieve chiara va sicura al suo

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. Ed il passero riscuoti con la tua folle ventata nella sua grondaia secca nella siepe denudata. Spazzi i portici e le calli e la nebbia nelle valli e

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nella nebbia ombra nell'ombra, - fiaccola rossa dai camini neri batte nell'aria, e l'alito affannoso ferve di vita. E risponde dall'anima mia triste

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Dato ho la vela al vento e in mezzo all'onde del mar selvaggio, nella notte oscura, solo, in fragile nave ho abbandonato il porto della sicurezza

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nascondiamo a noi stessi, ora del volgo mi par fatto preda contaminata. Nei giorni del dolore e nelle notti senza riposo, nella valle triste della sorda

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, poiché ho esperta e ancor vivo ad ogni istante nella tua indifferenza la mia morte. Né più mi giova mendicare i giorni né chieder altro più dal dio nemico

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stesso? - Tu sei come colui nella notte vide l'oscurità vana ed attese da dio chiedendo la divina luce e d'ora in ora il fiero cuor nutrendo di più

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la pianura risuscita ugualmente illuminando nella lor gloria varia delle ben note forme all'abitante. Ma splendono più chiare e più serene

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che tristi rimembranze chiami mentre filtra sottil pei suoi forami vena di fumo. O caminetto antico quanto è triste che nella nera bocca tua rimanga la

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amar la sua vita. E i parenti - che allor nel neonato, nella creatura fragile impotente, della speranza lor videro il frutto, e con pavido amore a

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nella morte già eri raccolta ed alla morte come ad un riposo stanca le membra e i veli disponevi, con moto lento, come di chi ascolta d'una squilla

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, il coraggio di non sostare nella cura dell'avvenire, il coraggio di non languire per godere le cose care. Nel tuo occhio sotto la pena arde ancora

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