Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Una famiglia di topi

205114
Contessa Lara 22 occorrenze
  • 1903
  • R. Bemporad &Figlio
  • Firenze
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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Tra le poche famiglie rimaste fedeli ai conti Sernici (poichè, pur troppo! nella sventura si trova di rado chi abbia tanto buon cuore da starci

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tutti. Il conte, quando aveva un momento di tempo, correva a casa a godersi il gradito spettacolo della gioia tornata nella sua buona famiglia, e

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tratto s'udì giù nella via un organetto intonar le prime battute d'una vecchia mazurka. Rita e Nello non si mossero: ne passare tanti di questi organetti

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nessuno. Con la confusione che regnava allora nella famiglia Sernici, l'occasione non poteva mancare. Una volta fuori, Moschino, intelligente com' egli

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tra la paglia; quattro elastiche zampe di raso spiccarono un salto agile in giù, senza rumore, e due occhi scintillarono nella mezza oscurità mandando

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sparecchiata. E, balzellon balzelloni, attraversò i salotti, attraversò lo studio della contessa, ed entrò nella camera. Gli scuri della finestra erano chiusi

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ricadevano in fitti rami, per modo da formare de' ricami di verzura lungo la ringhiera di ferro. Impetuosamente, nella smania della libertà, la topina si

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de' suoi dentini; l' altro, nella sua beata stupidaggine, non capiva come si desina di mala voglia, se manca uno della famiglia. Un giorno che la

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venuto! - dicevano nella loro lingua Ragù. e la Caciotta. - Ben trovati! - rispose il forestiero. - Sei parente dei topi di scuderia? chiese Moschino

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? Moschino e Bellino, quello per avidità, questo per ignoranza, s' eran già buttati su le noci. Ma Dodò li ammonì, nella loro lingua, che le noci si mangiano

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anche ai topi convenne abituarsi come i loro padroncini. Fu Caciotta la prima che incominciò i bagni; tanto più che nella gabbia del girogavo le si era

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sofferte nella nostra vita da zingari. - Ragù, rassicurato su l' avvenire, dichiarò, volgendo qua e là la testina con gli occhi lucenti che piacevano

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momento la Letizia, che doveva portar il caffè e latte co' panini imburrati per la fine di tavola, entrò tutta turbata nella sala da pranzo, e

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frustati, Nello e la Rita s' avviarono nella sala da studio a fare i cómpiti per la scuola. La Letizia, sapendo che la padrona non disdiceva mai gli ordini

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alcuno, a domandare notizie e a recare conforti alla moglie. Da quel giorno, la Caciotta fu trattata nella famiglia Sernici con ogni sorta di premure

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intelligenza, poichè il Signore nella sua bontà vi ha concesso l' uno e l' altra, i poveri cuori e le oscure intelligenze di queste bestiole corrispondono

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portare nella sua paniera nativa; nè più nè meno delle formiche, che s' ingegnano tanto per accumulare le loro provviste. E non soltanto s' impadroniva

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morbidi, la carta e gli stracci di tela, che la Letizia aveva ordine di cambiar tutt'i giorni nella canestra dei topi. E se, per caso, Bellino non

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dargli il buon giorno. Allora scivolava, grave e soddisfatto, e se n' andava tranquillamente a schiacciare un pisolino nella biblioteca della contessa

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. Soltanto a Moschino era permesso d' andar qualche volta a trovare Dodò nella biblioteca; Moschino gli si metteva a torno a grattargli il collo e la testa

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balzava in piedi; Moschino andava avanti, e tutti e due scivolavano dalla libreria e correvano balzellon balzelloni nella stanza da pranzo. Ma una sera, i

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sapeva come fare, non ostante i suoi guai, per tenersi dal ridere. Frattanto Dodò, seduto pacificamente nella libreria, si ripuliva i baffi e la testa; e

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