Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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 Nella  prima edizione soltanto «attribuito»: per mio consiglio
«attribuito»: per mio consiglio restituito senza riserve  nella  seconda. [Oggi nella mia raccolta. Mi è risultato in
mio consiglio restituito senza riserve nella seconda. [Oggi  nella  mia raccolta. Mi è risultato in seguito modello originale
modello originale per uno degli affreschi del Sacchi  nella  Farmacia del Collegio Romano].
spiralica rappresenta  nella  scultura quello che l'Elasticità nella pittura di Boccioni.
rappresenta nella scultura quello che l'Elasticità  nella  pittura di Boccioni.
cominciò a delinearsi iconograficamente nel Medioevo, sia  nella  pittura che nella scultura.
iconograficamente nel Medioevo, sia nella pittura che  nella  scultura.
egli  nella  scelta del soggetto, fu ancor più felice nella esecuzione
egli nella scelta del soggetto, fu ancor più felice  nella  esecuzione delle parti di questo ardito lavoro.
a fondere le varie tendenze stilistiche che lottavano  nella  sua pittura nella composizione più complessa che ci rimanga
varie tendenze stilistiche che lottavano nella sua pittura  nella  composizione più complessa che ci rimanga di lui, nella
nella composizione più complessa che ci rimanga di lui,  nella  Natività della Vergine ch'è al Santuario della Misericordia
Monaco con libro. Milano, prof. Silvestri. Scomparso  nella  seconda edizione. Mi era sembrato del Mastelletta. Nella
nella seconda edizione. Mi era sembrato del Mastelletta.  Nella  stessa seconda edizione fu posto a «Scuola bolognese», non
(890 A; lª ed. 903) del Castello Sforzesco a Milano,  nella  prima dato a «Scuola lombarda» (903), mentre a me pareva di
lombarda» (903), mentre a me pareva di uno dei Francesi  nella  scia del Valentin a Roma.
 nella  Quadreria dell'Accademia Albertina Orazio ci appare nella
nella Quadreria dell'Accademia Albertina Orazio ci appare  nella  grande e bella Sacra Famiglia**** che nel catalogo suona
rococò, sono invece la Calisto e Diana a Berlino,  nella  racc. Glaser, la Venere dormente a Lipsia (Platky); la
la Scena bacchica a Berlino (van Dam): Adone e Venere,  nella  galleria di Schleissheim; il Ratto d'Europa, nella
Venere, nella galleria di Schleissheim; il Ratto d'Europa,  nella  Collezione del Duca di Northbrook, ecc.
Pala di Sezze.  Nella  prima edizione ancora presentata come Lanfranco
la mia restituzione, ch'era già del 1916, venne accolta  nella  seconda.
nel suo insieme, è la versione fornita dal Tintoretto  nella  pala conservata nella Chiesa dei Gesuiti, a Venezia, dove
è la versione fornita dal Tintoretto nella pala conservata  nella  Chiesa dei Gesuiti, a Venezia, dove nella parte bassa della
pala conservata nella Chiesa dei Gesuiti, a Venezia, dove  nella  parte bassa della composizione gli apostoli sono
arte richiede l’intervento di tutte le capacità dell’uomo,  nella  creazione e nell’interpretazione. L’essere si manifesta
nell’interpretazione. L’essere si manifesta integralmente,  nella  pienezza della sua vitalità.
finalmente,  nella  Fuga di Massenzio si spiana e slarga il frastaglio formale
di Cosroe, dimostrando così, prima di Tiziano, quanto valga  nella  pittura l'ampiezza delle superficie!
modo nuovo di concepire la realtà non trova più  nella  pittura e nella scultura i mezzi atti a darne l’espressione
nuovo di concepire la realtà non trova più nella pittura e  nella  scultura i mezzi atti a darne l’espressione più concreta e
deposto. Milano, Coll. Chiesa [figura 230]. Attribuito  nella  prima edizione al Cavallino o allo Strozzi, ottenni che
prima edizione al Cavallino o allo Strozzi, ottenni che  nella  seconda (894) figurasse almeno come «Scuola genovese». A me
il predominio delle scienze,  nella  civiltà attuale, rende a taluni molto doloroso e quasi
per l’estetica, in area esclusivamente empirica, proprio  nella  sua novità maggiore, nell’aver fatto confluire la semantica
sua novità maggiore, nell’aver fatto confluire la semantica  nella  fenomenologia, e più precisamente, nella intenzionalità
la semantica nella fenomenologia, e più precisamente,  nella  intenzionalità husserliana.
esempio di questo genere lo possiamo trovare  nella  Chiesa di Santa Maria in Antiqua al Foro Romano, nella
nella Chiesa di Santa Maria in Antiqua al Foro Romano,  nella  cappella privata di Papa Giovanni VII, risalente all’VIII
scena urbana, le tecniche industriali, vengono recuperati  nella  fredda analisi critica o nella partecipazione, nella vita
vengono recuperati nella fredda analisi critica o  nella  partecipazione, nella vita dei sensi e dell’immaginazione,
nella fredda analisi critica o nella partecipazione,  nella  vita dei sensi e dell’immaginazione, comunque sempre nel
dei disegni, significa mettersi in due fasi successive  nella  elaborazione dell’artista, la prima, pittorica, di analisi,
seconda grafica, di sintesi, dove ogni contrasto è sanato  nella  unità e nella pienezza della visione.
di sintesi, dove ogni contrasto è sanato nella unità e  nella  pienezza della visione.
ricordare due piccole tele  nella  Galleria Malaspina di Pavia, e i due grandi teloni già
teloni già ricordati con le Storie di San Giovanni Buono  nella  Sagrestia del Duomo di Milano, citiamo: una Santa monaca
Duomo di Milano, citiamo: una Santa monaca con due angeli  nella  stessa sagrestia; i due grandi quadri con Fatti di
sagrestia; i due grandi quadri con Fatti di Sant'Eligio,  nella  Raccolta Borromeo all'Isola Bella, che sono certamente da
certamente da identificarsi con le tele ch'erano un tempo  nella  chiesa di S. Michele al Gallo in Milano e che il Nicodemi
e Carlo Borromeo nel Museo di Novara; la Santa monaca  nella  Chiesa dell’Annunziata al Vastato in Genova [figura 166].
figura di romito, scoperta da Adolfo Venturi vent'anni fa,  nella  quadreria dei Gerolomini (ora nella Pinacoteca di Napoli) e
Venturi vent'anni fa, nella quadreria dei Gerolomini (ora  nella  Pinacoteca di Napoli) e da lui giustamente assegnata al
voglia aggiogare la gigante umanità, che non vive  nella  sua fantasia oltre la sua conchiusione plastica, a
sua conchiusione plastica, a espressività ideali, così che  nella  ricerca del dramma - che per le arti figurative è non senso
figurative è non senso - il Giudizio smarrisce l'arte, e  nella  vôlta andiamo in traccia di Michelangelo fantastico più
tocca, - la calura solleva la corteccia; che il torso d'Eva  nella  tentazione è infinito nel rigirarsi appianato della sua
Giotto e di Masaccio - non credo che ci fermeremmo oltre,  nella  Sistina.
 nella  serie e sulla parete
dovevano segnare uno dei periodi più torbidi e turbolenti  nella  storia delle manifestazioni artistiche di questo
dopoguerra; e le ragioni ne erano, in fondo, già implicite  nella  mostra di New York. Quale era infatti l’aspetto più
sotto un’altra angolatura, sarebbe risultato evidente anche  nella  grande rassegna dell’estate successiva ai «Documenta 4» di
con la croce, lievemente mitigato nel tipo, si ripete  nella  mezza figura isolata [figura 94] nella Quadreria dei
nel tipo, si ripete nella mezza figura isolata [figura 94]  nella  Quadreria dei Gerolomini (n. 20), ove ritorna anche, ma più
sinceramente: è difficile abituarsi a vedere Mino Maccari  nella  veste maiuscola del pittore; ma non per colpa di Maccari, o
uomo la sa lunga in tutto: nel linoleum, nell’acquaforte,  nella  illustrazione e nella battuta satirica, e, fuor del campo
tutto: nel linoleum, nell’acquaforte, nella illustrazione e  nella  battuta satirica, e, fuor del campo delle arti figurative,
fuor del campo delle arti figurative, il toscano è esperto  nella  vita: sono noti i suoi discorsi al caffè, le sue risposte
diventa, nell’informazione, l’originalità. Ossia, mentre  nella  termodinamica statistica l’entropia rappresenta quel che
fisico, contrasta con quanto sarebbe l’andamento regolare,  nella  formula dell’informazione, proprio l’originalità o
proprio l’originalità o informazione è l’anomalia che sorge  nella  massa nota della ridondanza. L’originalità è un disordine.
cosiddetto «Amorosi» cui fu attribuito «ad pompam» (23 B)  nella  seconda edizione; il San Francesco (403) di Rovigo facevo
Bodkin). D'accordo col Gamba ottenevo invece di annettergli  nella  seconda edizione (413) il bellissimo Ritratto Uzielli de
edizione (413) il bellissimo Ritratto Uzielli de Mari,  nella  prima (960) attribuito allo Strozzi. Ma la stessa cosa non
Grazia al condannato (620) attribuita al Lyss [figura 239],  nella  Galleria Nazionale di Roma. A semplice «attribuzione»
e quasi di un cerquozziano «grandeur nature» per eccezione.  Nella  prima assisa della Mostra era anche esposto come Fetti un
come Fetti un Angelo Custode del Brass (s. n.) che io feci,  nella  seconda edizione, trasferire al Maffei (630 A) avanti
edizione, senza però avvedersi della correzione avvenuta  nella  seconda.
col suo Palladio, libero e grandioso senza freddezza  nella  magnifica Basilica, rigido e già iniziatore della
rigido e già iniziatore della pedanterìa imitatrice  nella  Rotonda del Capra ed in altre opere troppo lodate.
questo nuovo stato della coscienza sorge un’arte integrale,  nella  quale l’essere agisce e si manifesta nella sua pienezza.
integrale, nella quale l’essere agisce e si manifesta  nella  sua pienezza.
di queste relazioni fu  nella  commissione del 1654 per un Aristotile; il risultato fu che
pochi anni dopo, nel 1661, il Ruffo contava del Rembrandt  nella  sua galleria, oltre l’Aristotile, Alessandro e Omero, e
valore è adunque piuttosto  nella  raccolta e nella esposizione dei fatti storici che il Mayer
valore è adunque piuttosto nella raccolta e  nella  esposizione dei fatti storici che il Mayer conosce ed
sulla chiarezza che questo americano sa conservare  nella  messa in opera, nella applicazione pratica dei concetti
che questo americano sa conservare nella messa in opera,  nella  applicazione pratica dei concetti estetici dapprima
fin qui abbiamo dato nomi di maestri, precisi? È, intanto,  nella  libertà fantastica e spirituale del pittore di fronte ai
e spirituale del pittore di fronte ai suoi personaggi, è  nella  interpretazione dei Fauves in un ordine psicologico, nella
nella interpretazione dei Fauves in un ordine psicologico,  nella  accentuazione lirica dei caratteri dei modelli, che
che dentellavano nettamente l'Espansione spiralica; qui,  nella  materia d'impressionismo successivo sono fenditure molli
materia d'impressionismo successivo sono fenditure molli  nella  polpa (agisce qualche tendine profondo) o fossette di
profondo) o fossette di minimo accenno realistico che,  nella  plastica, trivellate da un vorticoso turbine aereo
a mezza figura che porta giustamente il suo nome  nella  Quadreria dell'Accademia Albertina (n.177). Forse è l'unico
fare con sussiego, poiché la preparazione dell'arabesco  nella  posa e nella sigla studiata dei panneggi è quale potrebbe
sussiego, poiché la preparazione dell'arabesco nella posa e  nella  sigla studiata dei panneggi è quale potrebbe darci un
A parte, come finale, è trattata l'attività di Michelangelo  nella  fabbrica di San Pietro, sovratutto nella cupola che, dice
di Michelangelo nella fabbrica di San Pietro, sovratutto  nella  cupola che, dice il T., a guardarla dal Pincio, al
queste brevi considerazioni, scenda più franco  nella  difficile palestra.
Agostino, Annibale si accosta al Correggio e ai veneti. Se  nella  Comunione di San Girolamo Agostino fa opera di analisi,
Comunione di San Girolamo Agostino fa opera di analisi,  nella  madonna di San Luca (1592) Annibale fa opera di sintesi:
Madonna, a lasciare che il sentimento si effonda e dilegui  nella  natura, nel paesaggio lontano.
 Nella  prima edizione gli era attribuito il Turco dormente (694)
me mi pareva della stessa mano della Scena zingaresca  nella  Coll. Goltara-Lussana di Bergamo, esposta (908) come Scuola
Napoleana del '600; e, pertanto, venne riunita al Mola  nella  seconda edizione (692). [Tuttavia il problema che indica
scritta a tergo [figura 252]. L'errore venne corretto  nella  seconda edizione dove l'opera figurò al nome del Sorbi (930
l'opera figurò al nome del Sorbi (930 A). Al Mola, sempre  nella  prima edizione (695), era dato anche un Ratto d’Europa, per
le cose nascono per necessità e hanno valore  nella  loro epoca.
motivi che alludono alla Passione o alla Resurrezione, come  nella  Pala di San Zeno, di Andrea Mantegna, o nella Pala Brera,
come nella Pala di San Zeno, di Andrea Mantegna, o  nella  Pala Brera, di Piero della Francesca (figura 8). Nella
o nella Pala Brera, di Piero della Francesca (figura 8).  Nella  prima il trono della Vergine si erge sopra un sarcofago,
simbolo di morte che prefigura la Passione, mentre  nella  seconda il Bambino giace addormentato sulle ginocchia della
consiglierei i giovani a studiarlo nei suoi pregi estetici,  nella  bellezza dell’esecuzione, nella scelta della natura, non
nei suoi pregi estetici, nella bellezza dell’esecuzione,  nella  scelta della natura, non gli ecciterei mai ad imitarlo,
i loro nomi, che in caso diverso avrebbero potuto figurare  nella  storia della pittura, ed avere annoverate le loro opere
dell’Arcangelo, ma viene sostituito da un ramo di ulivo  nella  pittura senese, come possiamo notare nell’Annunciazione di
agli Uffizi. La ragione di questa sostituzione va ricercata  nella  tradizionale inimicizia tra Siena e Firenze, e poiché il
il giglio è emblema fiorentino gli artisti si trovarono  nella  condizione di doverlo eliminare. La scena avviene in genere
fondersi con essa. È uno stile che possiamo identificare  nella  Teoria delle Vergini nella Chiesa di Sant’Apollinare Nuovo
stile che possiamo identificare nella Teoria delle Vergini  nella  Chiesa di Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna.
spaziali non si ritengono geni, s’ambientano  nella  loro era.
nessun artista aveva mai rappresentato il tema che trovò  nella  pittura nordica la sua prima espressione, come possiamo
Altdorfer, rispettivamente nel museo del Prado a Madrid e  nella  Dahlem Galerie a Berlino.
 Nella  prima edizione figurava anche col Sant'Omobono della
autografo di Sant'Adriano (879) che figurò infatti da solo  nella  seconda edizione.
infatti le forme e i colori di Paolo Uccello trasportati  nella  misura di Andrea senza perder appianamento e sintetismo di
di limiti prospettici: intonate le loro superfici  nella  luce diurna e diafana di Domenico Veneziano cui Paolo
 Nella  seconda ediz. vennero esposte come Burrini, su giusta
guardi i gruppi dei contadini dipinti  nella  seconda sala proverà subito una impressione nuova e
inseriscano nel taglio dei quadri come dentro una finestra,  nella  quale Levi abbia posato il suo sguardo. Il pittore scrive
quale Levi abbia posato il suo sguardo. Il pittore scrive  nella  sua premessa in catalogo di aver dipinto dei frammenti di