La garçonnière di Armando Armand, ai Champs Elisées. Ambiente di suprema eleganza e originalità. Nell'angolo di sinistra una grande finestra
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Io pur vedevo turbinar fantasmi A rincorarmi Nell'oscurità!
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Rubria è rimasta sola nell’orto. Il canto s’affievolisce allontanandosi.
La viva luce diurna entra dall’arco esterno nell’Oppidum.
Fanuèl va frugando a sua volta nell’ombra lungo la parete di destra.
Nello stesso tempo s’è spento il raggio che illuminava Asteria. Il sacrario ripiomba nell’oscurità.
Le grida del Circo giungono nell’Oppidum da varie altezze e distanze, seguite da risate e da urli, frammiste a squilli di buccine.
Frattanto la più sordida plebe del Circo s’è riversata nell’Oppidum. Nerone, presso la porta pompae, attende cupidamente il passaggio delle vittime.
Si vede l’interno dell’Oppidum fra i suoi grand’archi centrali, quello di destra che sbocca nell’arena e quello della porta pompae, a sinistra, che s
’aspersorio nell’idria, raccoglie da terra il velo nero, lo distende.
Le grida di terrore aumentano e s’avvicinano. Il fumo penetra nell’Oppidum e s’ode Gobrias che grida: «L’incendio è nelle fornici!». Altre voci
funeraria; il lumignolo si ravviva e riarde. La donna s’inginocchia, inclina il capo sulla tomba, congiunge le mani e, nell’alto silenzio che la circonda
bestiarii sollevano Rubria sulle teste della folla ruggente e la trasportano nell’arena dove è spinto anche Fanuèl insieme alle Dirci e ai Cristiani che
disperdono nell’orto. Fanuèl, appoggiato ad una colonna della vite, guarda Rubria. Incominciano a spargersi le prime ombre della notte.
Dal circo giungono grida di «Euoè! Euoè! Euge! Euge! Macte! Macte!» mentre un’ondata di folla entra correndo dall’esterno nell’Oppidum. Entra dalla
Sul lato destro della via, dalla parte di Roma, s’innalza un grande sepolcro che si prolunga nell’erba; gli si allinea d’accanto, progredendo verso
questa mettere dappertutto»: ecco la conclusione che già nell’87 Cesare Cantù scriveva nell’epilogo della sua Storia universale. Questa è la nostra
e nell’azionariato operaio, agevolati da norme giuridiche, la soluzione democratica cristiana del problema e conchiudeva: «facciamo appello alla
ristrettezze abbiamo risolto positivamente il quesito che ha tormentato i cattolici di tutti i paesi nell’ultimo cinquantennio, cioè se dovesse esistere un
, persuaderà anche gl’indifferenti di ieri che il problema deve riguardarsi come il problema centrale italiano. Nell’80, gli uomini di destra si accorsero
Il primo dovere dei popolari nell’ora presente — ha detto l’oratore —— è quello di perseverare nell’opposizione all’attuale sistema di governo. Le