Questa nuova ristampa dell'aureo libro del Mantegazza, fatta sulla quinta edizione definitiva, licenziata dall'autore nel 1870, appare nel 94° anno
indipendenti dalla modificazione che verrà impartita al sentimento nel riflettersi in noi. Questi piaceri spettano quasi tutti ai sentimenti più
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burrasche del cuore sono cessate, che la nostra coscienza può scrutare nel nostro intimo un sentimento, che ha fatto sempre parte integrante di tutti i
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comprendere nel senso sessuale o erotico. Questa distintione è però del tutto artificiale, e ce ne gioviamo soltanto per meglio studiare i multiformi piaceri
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desta in noi nel considerare la nostra mente, non è innocente che nei suoi gradi minori. Nel regno del cuore il merito della vittoria è sempre reale, e
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occhi un cannocchiale quando giudica di sè e degli altri, colla sola differenza che nel primo caso lo tiene, come al solito, coll'oculare applicato
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, abbandonandosi ad un cinismo esagerato nel modo di vestire e di camminare, ride di cuore nel vedersi osservato e mostrato a dito. Più d'una volta anche i grandi
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si sprofonda in un sacco di monete, nel tintinnio soave di una pioggia di scudi che ricadono nello scrigno, o nel frusciare dei biglietti da mille
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L'influenza di questi piaceri non è benefica che quando essi si mantengono nel ristrettissimo cerchio fisiologico loro concesso, servendo come
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prova nel raccogliere; e può essere tanto intensa da arrivare ad una vera passione. In alcuni animali noi troviamo, quasi sotto forma di istinto
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si compiacciono di metterlo in circolazione, con tutti i benefici che ne derivano. La vita morale dell'oro si può rappresentare nel suo complesso con
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e del cuore. Se noi possiamo desiderare vivamente un oggetto e proviamo un'immensa gioia nel possederlo, possiamo pure essere disposti ad amarlo, se
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nel silenzio e nell'oscurità i più sublimi sacrifizi, e arriva a sopportare intrepida le sue torture morali senza sospirare e senza inorgoglirsi. Molte
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. Alcuni grandi artisti fermarono nel marmo o sulle tele lo sguardo celestiale del martirio, e tutti possiamo ricordare d'aver veduto in qualche galleria
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onde di voluttà che passano da un labbro all'altro. Nel primo periodo della maternità, ogni cura prestata al proprio figlio, ogni carezza, ogni piccola
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L'idea del sangue, dopo aver riuniti nel nido della famiglia i membri legittimi e necessari, ravvicina intorno ad essi alcuni altri parenti e
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sghignazzava nel salire il patibolo fu ammirato da taluno, che, nascosto nella folla, avrebbe dovuto inorridire e vergognarsi.
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cui non possiamo privarci con sufficiente prestezza del calore che continuamente si forma nel nostro corpo, o che riceviamo dall'esterno, proviamo un
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compiace del male altrui, sente anche nel momento della gioia un turbamento misterioso che lo lascia godere imperfettamente. La donna gode assai meno
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Più ci allontaniamo, nel fare l'analisi dell'uomo morale, dalla semplice sensazione per arrivare alle più sublimi creazioni della mente, tanto più ci
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L'attenzione non è una facoltà intellettuale primitiva, nè una forza speciale; ma è soltanto uno stato nel quale si trova la mente quando è intenta
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intellettuale molto complesso. Esso è nel senso più vasto l'applicazione della mente alla ricerca del vero, del bello e del buono; per cui abbraccia tre
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sempre un male sconosciuto, e il mondo che li circonda è una miniera inesauribile di esperienze e di gioie. Nel piacere di conoscere e di imparare la
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Il bisogno di dormire è uno dei più impellenti e indispensabili, ma siccome nel sogno l'attenzione e la coscienza si oscurano, così non è
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I lavori intellettuali esercitano nello stesso tempo quasi sempre molte facoltà che, variando nel numero e nella natura, dànno origine a diversi
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, si mostrerebbe la via del piacere in azione, ma si farebbe sempre un lavoro di sintesi analitica, nel quale si dovrebbe far sentire necessariamente lo
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magnifica strada maestra della sintesi, la quale, diritta e maestosa, fa percorrere nel più breve tempo possibile il grande viaggio.
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piacere dalla culla alla tomba. Si potrebbe ancora abbracciare un campo più vasto, e studiare il piacere nel tempo e nello spazio, considerandolo nelle
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i dizionari dei sinonimi e i testi di lingua, e attenendoci alla coscienza e al consenso universale che si rivelano nel linguaggio comune, vediamo le
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nel valore dell'espressione, la quale trae la sua natura intima dalla forma. Difatti le parole «mio Dio!» servono ad esprimere le voluttà più sensuali
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d'una sola linea i confini nei quali la natura ci ha rinchiusi. Nel mondo morale o intellettuale, sebbene la differenza dei sessi sia grandissima
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uno stato morboso passeggero dell'organismo. Piaceri patologici dipendenti dalla costituzione sarebbero quelli che provano alcuni individui nel
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; all'adulto sono concesse le compiacenze della calma e del riposo; e al vecchio sono lasciati gli ultimi piaceri che si provano nel gettare un estremo
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da chi ne gode o ne abusa; sicchè nel nostro modo di sentire e di pensare, senza saperlo, paghiamo a caro prezzo gli errori dei nostri padri, e
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grande quanto maggiore è il numero dei bisogni che vengono sodisfatti nel raggiungimento dello scopo finale. Così l'unione di due esseri, che si trovano
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non si ha nella copula. Questo argomento, come il precedente, è però debolissimo, giacchè molte volte nel coito il pentimento e il timore delle
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placidamente nel delizioso lavoro. Gli occhi brillano, ma sono fissi, e mal si allontanano dalla contemplazione del piatto che sta davanti, quasi a scrutare
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nuovi elementi intellettuali; per cui i sensi si fanno meno sensuali e più istrumentali. Nel tatto il piacere è per eccellenza locale ed è ristretto
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I. Lavorare sempre con alacrità; II. Amare sempre tutto e tutti; III. Amare la donna più di se stesso; IV. Non mettere mai nel bilancio attivo della
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Il più vago movente dei piaceri della vista è dato dai colori, i quali sono un vero lusso nel fenomeno di queste sensazioni. I piaceri più semplici
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... Nel Galateo dei tempi passati la lista del nefas era molto lunga, e comprendeva atti a cui presentemente non c'è davvero bisogno di dar la proscrizione
divertimenti, da gare di vanità. Se nel paese, vi sono villeggianti, e le circostanze vogliono ch'essa entri in qualche relazione con loro, si contenti
modo da non doverti poi vergognare delle tue azioni. 9. - E' nel tuo interesse conservarti onesto e virtuoso. 10. - Fa prima il tuo dovere e poi
Anche le lettere tra i piaceri della cortesia? - Si, signore e signori pregiatissimi, checchè ne possa dire l'umana pigrizia. Non godiamo forse nel
se stesso? In tutte le creature umane, anche nel più misero mendicante, è impresso un segno incancellabile di dignità, giacchè in tutte:
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, al suo fianco è il secondo posto; il terzo in faccia al primo, il quarto in faccia al secondo. Nel salire, va innanzi la persona di maggior riguardo
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pubblico, chieder quasi scusa d'averlo incomodato. In realtà, aggiunger materia su materia a quella che si va aggravando già tanto nel campo librario, può
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E, di già, quel bravo ladro ha un pensiero assai leggiadro. Va nel bosco difilato, ruba un nido abbandonato.
Bilbobul vuol farsi un amo per pescare nel torrente. Tira e tira e spezza un ramo quel bambino impertinente.
11^ PUNTATA - Don Chisciotte riprende le vie del mondo nel suo eroico vagabondare. Questa volta s’è procurato uno scudiero, del quale basta dire che