agitazione dunque... niente meraviglie, e sopratutto niente speranze! Lancio nel vortice una nuova donna stasera!
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Un gioco nel quale bisogna assolutamente vincere... se no, guai!... Mi correggano dunque... mi riprendano pure, se sbaglio... L'amico Bista
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neve... Ma nel cuore di Armando un vulcano...
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Forse - vede - il nostro amore, la nostra confessione, sarebbe scoppiata ora... dopo la crisi... nel momento risolutivo della crisi, anzi!... Mentre
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Tu cercavi la tua pace qua e là, nei legami che duravano un giorno od un'ora... nelle ebbrezze che lasciano la bocca amara... nel tumulto del mondo
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Povero vecchio Garan!... Tutte le sue esigenze le aveva concentrate nel sabato!
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Non so... nella gran fiamma!... Nel vortice della vita!
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Nel vortice!
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No, Giacomo! Rovineresti tutto!... Non credi nel destino, tu?
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Strette strette al loro amico nel taxì...
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di glicine. Una sola porta, larvata dalla stessa stoffa della tappezzeria, a destra. Nel fondo gli alberi del giardino che si immagina in basso
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Poi si cerca un nuovo legame eterno nel futuro, nel destino, nell'imprevisto!
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(Butterfly sparge i fiori nella stanza, mentre Suzuki ritorna nel giardino)
Nel giardino compaiono Mr. Sharpless e Goro; Goro guarda entro la camera, scorge Butterfly e dice a Sharpless:
stanno nel mezzo)
(Goro nel seguire i servi che rientrano in casa si accorge che altre persone salgono il colle: osserva; poi corre ad annunciare a Pinkerton e a
Porta il bambino presso lo shosi, nel quale fa tre fori: uno alto per sé, uno più basso per Suzuki e il terzo ancor più basso pel bimbo, che fa
Presso all’arco che sbocca nel Circo si vede internarsi nel muro, di prospetto, il primo ramo d’una scala che sale al podio.
(Nel sacrario)
Gobrias entra nel sacrario seguito da Dositèo.
Nerone ridendo sempre più eccitato, entra nel Circo.
Ancor più nel lontano risuona il canto di prima:
Il salmo nella cella è cessato; ritorna la calma anche nel sacrario.
Asteria porge la face a Simon Mago che sta per discendere nel sotterraneo.
Molto lontano, forse dall’ottavo milliario, s’odono squillare, nel puro silenzio dell’alba, alcuni appelli di trombe.
Nel Circo non cessano i clamori: si odono le grida feroci «A morte le Dirci! Vogliamo la Tragedia! Non vuol morir! Pollice verso!».
La folla vociferando segue la quadriga e s’interna nel criptoportico. Simon Mago, seguito a distanza dal suo Centurione, incontra Gobrias che viene
Nerone entra nel campo coll’urna fra le braccia. Tigellino al suo fianco lo guiderà fra le tenebre, lentamente. Giunti alla fossa si arrestano.
Simon Mago sale l’altare mentre Gobrias svuota un simpulum di vino. Gobrias ripone il simpulum nel recipiente del vino e sale a salti la gradinata.
Gobrias s’è allontanato dall’orto. Rubria entra nel casolare e poco dopo n’esce con alcuni Cristiani. Fra gli alberi del fondo si vede un Centurione.
S’intravvedono nel fondo Simon Mago e Gobrias poveramente vestiti. Simon Mago ha il capo coperto da una calàutica i cui lembi sciolti gli mascherano
Eneatori con trombe, da un porta-insegne, dal Lanista e da un servo, entrano nel Circo.
La luce, mite ancora e senza raggi, a grado a grado discopre le cose remote, gli edifici sparsi qua e là nel fondo della campagna, gli archi del
È un tempio sotterraneo; visto nel senso longitudinale appare diviso in due parti. Un’ampia cortina, tesa fra due pilastri addossati alle spalle d’un
appostati due tempieri, e nel centro dell’arcata Gobrias (giovane discepolo di Simon Mago) e Dositèo, vecchio sacerdote, stanno rivolti verso la folla.
Alcuni fedeli, nella cella, appendono degli ex-voto alle ginocchia dell’idolo, altri depongono delle monete nel piatto delle offerte che sarà portato
D’un tratto un largo fiotto di sangue trabocca spumeggiando dal calice e cade nel bacino sottoposto. Nello stesso momento sorge dal braciere ardente
a raccogliere l’ara thuraria, il velo nero e l’idria in cui pone la tazza e l’aspersorio e ritorna là ove discende; lascia cadere gli oggetti nel
In questo grande atrio ha sua foce un criptoportico che si prolunga nel fondo seguendo la lieve curva della fronte del circo; è chiuso, alla diritta
Gobrias penetra nel nascondiglio. Simon Mago chiude l’uscio segreto su Gobrias, poi ridiscende ed esce dalla porta dell’antrum. Ritorna subito dopo
tavola insieme agli altri. Tutte le donne si radunano intorno ai fiori. Alcuni uomini vanno accanto alle donne, altri entrano nel casolare, altri si
L’orto dove s’adunano i Cristiani, nel suburbio di Roma, è illuminato dagli ultimi riflessi del tramonto. A sinistra v’è un casolare con un vasto
sentirsi a disagio nel pronunciare un discorso in mezzo ad amici che meglio forse avrebbero affidato tale compito a un giovane sul cui animo non sia ancora
dovuto dominare incontrastata e segnava nella cooperazione, nella rappresentanza sindacale di tutti i fattori della produzione, nel partecipazionismo
alla caserma». Guardando molti che oggi militano nel partito dominante, si capisce che erano pronti a salire tanto alla caserma rossa come a quella
la funzione del Partito popolare italiano, ecco il programma nel suo motto delle grandi tradizioni italiche: «Libertas». L’oratore, che è stato più
partito dominante sollevato l’accusa di «sovversivismo» contro i cattolici, i quali militano nel Partito popolare italiano. Nessuno può ritenere sul
innanzi alla popolazione trentina le proprie responsabilità da quelle del fascismo locale. Nella campagna abbiamo visto fascisti che nel ’19
e, spesso, la cessazione forzata di ogni attività, conviene oggi pensare ad una ripresa generale. Se nel campo organizzativo e delle pubbliche
: si ripeterono con accento più solenne, pari alla tragicità dell’ora, nel manifesto delle opposizioni e trovarono precisa espressione nelle