spiava. I passeri, guidati da Cipí, si allinearono sopra il muro del cortile. — Io dico che là dentro c'è del buono! - disse Beccodolce che non ne poteva
, Mamma e papà, me ne vado 44 Franco Signoracci, L'incredibile storia del cavalier Ottone Ottonieri 45 Giacoma Limentani, ...e rise Mosè 46 Roberto
dei passeretti! Palla di fuoco stette un po' sopra pensiero poi disse: — Il signore della notte? Ne ho sentito parlare, ma io non l'ho mai visto perché
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! Addio! — dicevano partendo. Man mano che se ne andavano, la terra tornava qua e là alla luce e le erbe rialzavano il capo. Attraverso mille strade le
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intorno alla casa dell'uomo e chiamava: — Cipí, sono qui! sono qui! sono qui! — Ma Cipí non la sentiva, perché fra le mani dei due bambini ne passava di
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angolino, non si decideva a ritirarsi: ma un nuvolone accese all'improvviso un suo potente fiammifero: tutto il cielo per un attimo ne fu illuminato
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anziane fu quella di Beccodolce, che aveva il nido ai piedi della torre fumante; anche lei disse che passerotti cosí belli e vispi non ne aveva visti mai
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soffice e impenetrabile di farfallette sulle quali, stanche di vagabondare, ne calavano sempre di nuove. Cipí frugò sotto la sponda, vicino all'acqua, in
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fame... io ci vado! — piangeva uno. — Io non ne posso più! — si lamentava un altro. Tre passerotti cedettero: spiccarono il volo, si calarono vicino
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raggi erano cosí brillanti che Cipí ne fu abbagliato. — Passerì, vieni a vedere! — Nel buco nero ci sono due luci... ah, sono sparite! — brontolò Cipí
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! E se ne andò da Beccodolce. Beccodolce era molto triste, e disse perché: — Da tre giorni il piú buono dei miei ultimi figli è partito da casa e non
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tetto, — incominciò Cipí con voce un po' tremante, — da qualche tempo molti passeretti spariscono e non tornano piú a casa: stanotte altri due se ne
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e di Cippicippi che, ormai incantati dalle parole, andavano verso le luci. Volevamo avvertirli ma non ne avemmo il tempo perché i due uccelli
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mamme. — Tutti i giorni se non è uno, sono due che se ne vanno. — Tutti i giorni? Vorrete dire tutte le notti! — precisò Cipí. — È vero, spariscono di
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dipingeva stupendi paesaggi e altri ne inventava, disponendo forme e colori come avrebbe fatto, se fossero stati veri, un buon creatore. Molti ricchi
, ne fece corda torta e si calò dalla finestra, e divenne uccel di bosco in città: e Cosimo, si racconta, dapprima lo fece cercare con cattive intenzioni
1. La galea scivolava sulla lucente via del mare. Il sole acerbo ne tingeva di rosa la prua, il fianco sinistro e la vela quadrata, gonfia di
dignitari, rimasti immobili lungo le pareti fino ad allora, se ne era andato. — Per oggi basta, Signore, — aveva detto Kama Katuray a Gentile, rimasto con il
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diverso punto di vista. Quelle erano certo condizioni di lavoro che mai aveva affrontato, né mai avrebbe immaginato di affrontare: ma da quando era giunto
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: anche se ora, meno oppresso dall'urgenza del riposo, di piú ne approfitterò. Il Sultano si allontanò. Gentile rientrò nel suo alloggio turbato e contento
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più un movimento. Gentile spostò la torcia verso la porta, e si coricò. Davvero non percepiva il respiro di lei, sebbene ne sentisse il delicato
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? — Certo, Madurer. Ma prima bisogna che ne parliamo, io e te. Bisogna che decidiamo quali sono i nostri desideri. Facevano molti giochi insieme, si
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pittore! » E lanciò a Gentile il coltello, colpendolo al ventre. Dolorante, cadde rotolando su un corpo di donna nudo, ma in cui non si distinguevano né
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dello sguardo di Gentile, che li scrutava non solo con sorpresa sacra e scorata adorazione, ma ne catturava avidamente forma, linea, colore, espressione
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ritocco, durante la lunghissima osservazione. Quando sbucarono nella piccola foresta di palmizi, e il pittore ne uscí silenziosamente, Amilah giaceva sulla
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parlare della tua bellezza, favola dell'Oriente, e ne sono divenuto curioso. La mia vita mi sarebbe sembrata stupida e buia, se non avessi potuto vedere
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ancora lei. Non mostrava sorpresa, né finta né vera. Il pomo nel collo di Gentile, lentamente, si abbassò e sollevò. I suoi occhi non fissarono quelli del
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piú grande, se non se ne taglia la radice... E lentamente, a faccia alta, guardando la parte posteriore della tela dipinta come se guardasse la porta
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furono cerimonie di congedo, né di altro tipo. Il mattino seguente, il nobile Kama entrò nell'alloggio del pittore seguito da quattro servi, che
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Filippo divenne pittore, e quanto poi premiò con fatti e fama il buon priore, tutti sanno: come dice il cronista, «negli anni acerbi non che ne' maturi
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strada: e non sentirono, né si accorsero, di avere alle spalle un cavaliere, il cui cavallo, spaventato dalle risa clamorose, scalciava e scavezzava
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lavorando insegnava all'amico le cose di pittura, e spesso diceva: — Né come frate, Diamante, né come uomo posso farti insegnamento giovevole, ma solo in
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Vergine, io ho invano cercato nel borgo, in questi giorni, un volto di donna che ne sembrasse degno. Posso dire, in lealtà, che quasi falsi, o almeno
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disturbo. — Di questo son sicuro, e ti ringrazio. — Infine, caro pittore, cosa di pochissimo conto, a suor Marta non sarà concesso vedere, né prima né
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, - disse piano Filippo. — Una di quelle che scacciano le altre: ma non ne parliamo. Ti stavo dicendo che, almeno all'inizio, il lavoro del monastero lo farò
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Marta non può dire né ricevere parola: sicché dico a te che sarebbe bello se alzasse il volto, giacché persino l'umiltà è superba, quando è troppa, e
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? — Il tuo parlar di pittura, ieri, era piacevole e bello: madre Pia crede però che la giovane se ne potrebbe turbare. Oggi taceremo. — Anzi, faremo
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, se ne trova moltissimo. Cosí dicono i viaggiatori. Madurer alzò la faccia. — Se esiste davvero, — disse, — e se la farfalla ci va sopra, nessuno la
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ed affidare un'opera. Sakumat non era mai stato nelle vallate del nord, però ne aveva sentito parlare. Sapeva che erano territori aspri e sperduti
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, un'intensa striscia azzurra, a tratti increspata, splendeva sotto il diverso azzurro del cielo. Nuvole gonfie ne coprivano una parte, venendo da lontano
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, trovava al risveglio piccole zone d'erba piú alta e fiori piú sviluppati. Poi cominciarono ad apparire le farfalle, e Madurer ne cercava esemplari
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silenziosi. Quando se ne furono andati, il burban chiamò Sakumat e disse: — Amico mio, la speranza si perde. Costretti alla sincerità, i medici hanno
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non se ne voleva andare, perché se partiva l'avrebbe persa. Però non poteva nemmeno restare li senza combattere, senza continuare l'assedio, perché i
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la stoffa bruna oltre l'ultima erba. Ganuan non parlava al pittore, né il pittore a lui. Quando il padre entrava nella stanza del figlio, i due uomini
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rifiutato di spiegarne la ragione, Sakumat vendette la casa e salutò gli amici per sempre. — Sei stato via cosí a lungo, e già te ne vai? Sorrideva e
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, voglio dirti due cose: ma tu ascoltando la prima, sappi che ce ne sarà una seconda. La prima è questa: immaginando in questi giorni il dono che mi avevi
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in modo solenne e direi quasi pressante, tale da non permetterci dubbi né esitazioni. Né dubbi o esitazioni abbiamo avuto, del resto, nel pronunziare
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la sua curiosità di pittore sul volto del suo soggetto, aspettando future prossimità: ne ammirò la veste assolutamente bianca, il bianchissimo
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pittore se ne chiese distrattamente la ragione, guardando il cielo del tramonto e il volo malinconico di due cicogne verso la costa settentrionale
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contiene una richiesta per te. Se per qualche ragione o timore tu non vuoi essere posto davanti a una scelta, io me ne andrò dalle tue stanze, e tu mi
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