blandi e pietosi ove il pennello è passato come una carezza, da quelle narici d’un taglio sì fine, da quelle labbra ove la mano s’è intrattenuta a
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giovanili alquanto arricciati, per le narici oblique che rendono talora men amabili le fisonomie, per angoli di bocche volti all’insù; Innocenzo ha
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narici di Anita con tre buffetti della dita. Girando mollemente il braccio sinistro, cinse e chiuse nel circuito magnetico anche la testa di Paolino, si