fra le donne romane. Ivi danze festose, luminarie magiche, giuochi, banchetti, come solo Lucullo sapeva darne. Ivi profumi di nardo, coppe di nitido
nardo le seducenti etere, correvano giovani e vecchi al foro, alle terme, ai teatri, sulle porte delle case erano sospese corone di rose olezzanti: la