non seppe frenarsi. - Che cosa voleva? - Maestà, - disse il | Nano | - vengo a farvi una proposta. Se mi darete mezzo regno e la |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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intiero. - Parola di Re non si ritira. - Parola di Re! Il | Nano | partì. E non era trascorsa una settimana, che il Re |
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ci sentiva neppure. - Bella parola di Re! - gli disse il | Nano | una volta. - Ah, nanaccio impertinente! E il Re gli tirò un |
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- Doveva esser morto! Andarono a vedere in istrada; ma il | Nano | non c'era più. Si era rizzato di terra, si era ripulito il |
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la dovrebbe mantenere. - Come? Lei dunque voleva quel | Nano | gobbo e sbilenco? - Non intendevo dir questo; ma ... chi dà |
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mantenere. Anche la Regina non viveva tranquilla: - Quel | Nano | era potente: aveva vinto l'Uomo selvaggio; doveva tramare |
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di canzonatura! - Ah! Ah! Ah! Il Re guardò, e vide il | Nano | che si contorceva dalle risa con quella sua gobbetta e |
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essa sarà tua sposa, con mezzo regno per dote. Il | Nano | continuava a contorcersi dalle risa: - Ah! Ah! Ah! E a |
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regno per dote. - Maestà, se dite per davvero, - rispose il | Nano | - prima dovete riprendervi quel che mi deste l'altra volta. |
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figliuola gli fece dire di sì. Si rivoltò colle spalle al | Nano | e stette ad aspettare la pedata: però il Nano volle |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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spalle al Nano e stette ad aspettare la pedata: però il | Nano | volle mostrarsi più generoso di lui; e invece di menargli |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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batter d'occhio, cavallo e Reginotta furono lì. Allora il | Nano | disse al Re: - Maestà, datemi un pugno sulla gobba! Non |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
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l'altra per le braccia, e tira, tira, tira, il Nano, da | Nano | che era, diventò un bel giovine di alta statura. Il Reuccio |
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le parole fatate, in un colpo sparì. La Reginotta e il | Nano | (lo chiamarono sempre così) furono moglie e marito. E noi |
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disteso sulla sabbia nel letto del ruscello, e il vecchio | Nano | cer- cava di trascinarlo nella sua caverna. Appena questi |
Le Fate d'Oro -
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Duolo ebbe pronunziate queste parole, fu afferrato dal | Nano | e trascinato sott’acqua. Intanto Celeste aspettava il |
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per guardare nel fondo del ruscello. Appena il | Nano | vide che Celeste non metteva le mani nell'acqua, temendo |
Le Fate d'Oro -
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Ecco quel che il mortale, venera come forte. - Quando il | Nano | del ruscello ebbe udito queste parole si diede per vinto, e |
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che egli non molestasse più nè lui nè altri. Allora il | Nano | si tuffò nel ruscello e ne trasse fuori il principe Sole e |
Le Fate d'Oro -
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I tre Principi vissero per un certo tempo nella foresta. Il | Nano | li serviva con amorosa cura, recava loro i frutti profumosi |
Le Fate d'Oro -
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amato dai fratelli e dal popolo. E il Nano? Il | Nano | aveva preso a voler bene ai tre Principi, e quando essi |
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sarebbe cresciuto. Un giorno gli si presentò un vecchio, | nano | e sbilenco, con naso enorme a tromba, e occhi piccini |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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la farò io. - E tu chi sei? - Sono il Reuccio di Spagna. Il | nano | mi ha fatto l'incanto perché non ho voluto sposare la sua |
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uovo di piccione. Se lo mise in tasca e ripartì. Il | nano | lo attendeva davanti alla porta di casa. - Ahi Saetta! |
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finalmente, un figliuolo, lo spinse ad eseguire quel che il | nano | gli aveva consigliato. - Bada, moglie mia: sostituiscilo a |
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la prova. E attesero, moglie e marito, incerti se il | nano | si fosse divertito a canzonarli. Si sentirono peggio che |
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tartaruga! Lo scherzo non poteva essere peggiore! Se il | nano | mi capita tra i piedi! - Non cimentarti ... Meglio questo |
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rilievo dei contorni. Sotto la elegante sopraveste del | nano | si indovinavano un torace di granito, due braccia di |
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caso soltanto ... - Dessa mi appartiene! - interruppe il | nano | vivamente. - Interrogatela! ... Non posso supporre che ella |
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diritti più urgenti. Così parlando, la donna guardava il | nano | fissamente, colla espressione supplichevole e mesta del |
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Il Virey non esitò un istante a porgere il foglio. Il | nano | lo percorse rapidamente coll'occhio, e parve disarmato. - |
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potuto scorgere le facoltà che al mio caso si confanno. Il | nano | aggrottò le ciglia, le sue labbra impallidirono e parvero |
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luce. Una volta entrato, avvicinati al letto dove dorme il | Nano | e rubagli tre cose che tiene sotto il guan- ciale: il |
Le Fate d'Oro -
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lucenti della Fata, e fece come essa gli aveva detto. Il | Nano | dor- miva saporitamente. Il Manovale gli mise una mano |
Le Fate d'Oro -
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che penetrasse nella fortezza, dove si era barricato il | Nano | dopo che gli aveva rubato il balsamo, l'anello e la tromba; |
Le Fate d'Oro -
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è un individuo, ogni pensiero una conquista. Intanto il | nano | del nostro vaporetto aveva raggiunto il Thames e lo aveva |
Un giorno a Madera -
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qual fosse il cuore che agitava il moccichino, il | nano | accompagnò il gigante, e poi virò di poppa e si diresse |
Un giorno a Madera -
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e stavano per esporre il motivo del loro viaggio; ma il | nano | disse: - Non occorre. Attendete la risposta. Il mago Rosso |
SI CONTA E SI RACCONTA - Fiabe Minime -
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la cancellata del giardino. - Ebbene ... quel terribile | nano | ... quel mostro ... in un momento di esaltazione amorosa |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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maestra del gran parco. - Sorella di amore! - ringhiò il | nano | che stava ad attenderli oltre il cancello - i termini della |
ABRAKADABRA STORIA DELL'AVVENIRE -
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- domandò la ragazza. - Lo saprai subito, bella mia! Il | Nano | si mise a scavare la terra e, scava scava, fece una buca |
LE NOVELLE DELLA NONNA. Fiabe fantastiche -
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l' Ariano, gigantesco ferroviere di Cracovia; arrivò Elias, | nano | di Varsavia, rozzo, matto e probabilmente spia. Da ultimo |
Lilit -
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che si divincolavano sul tappeto in lotta feroce Il | nano | guaiva fra la morsa di quelle braccia di acciaio, sotto |
Racconti 1 -
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mani del ladro, che era polacco come lui. Elias era il | nano | erculeo che ho descritto in "Se questo è un uomo" e di cui |
Lilit -
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gentile degli arrangiamenti di pezze variopinte che combi- | nano | le bimbe sulle bambole: felice se le capitava un vec- chio |
Il fosso -
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