Ià un'altra voce femminile cantava la ninna nanna a un bambino, con una cantilena strana, e una modulazione che non mi parve potesse essere d'una
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diversamente, nemmeno a la ninna nanna, poiche tali abitudini, una volta contratte, difficilmente si potranno togliere poi, e diventeranno una servitù noiosa
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l'ora della poppata o della nanna, e rimpiangono le docili "tate" dei loro tempi, sempre disposte a togliere il bambino dalla culla.
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. Il bambino deve essere avvezzato ai suoi pasti regolari, al bagno quotidiano, all'addormentarsi senza ninna nanna. E' una vera schiavitù per la povera
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la ninna-nanna alla bambola. Egli giunge con un pettine, una spazzola e un gran libro. - Qui son descritte le avventure di Beccaccino, - dice. - Ma tu
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cambio di rombo 50 In campagna, un imbecille 51 Il ramarro corre corre 52 Una bella bolla molle 53 Un buffo omino s'abboffa 54 La ninna nanna a Tonno
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meravigliosa . . . III. - Lisetta, Bettina e Lolò rispondono al babbo . . .59 La ninna nanna della bambola (poesia) . . . . » 61 La nostra bella Italia
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LA NINNA NANNA DI ROSINA Il sole dardeggia la campagna; è l'ora più calda e snervante della giornata. La mamma è pei campi al lavoro. Rosina, che s'è
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110 Il Lupo e la Capra ivi Lo stagno 111 Perchè dobbiamo lavarci di frequente 113 I proverbi dell'estate ivi Si fa alle formiche? 111 La ninna nanna
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neanche cinque minuti, stretta al seno della donna, la piccola Dorotea dormiva tranquilla, cullata da una vecchia ninna-nanna che faceva più o meno così:
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Era una ninna-nanna così dolce che si addormentò perfino l'Attilio. E perfino Argo si addormentò, ronfando tra le braccia del suo padrone.
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canzonarmi; il Reuccio dorme! il Reuccio dorme! — Cardellino traditore, col Reuccio non ti giova! — Ed esso a canzonarmi: il Reuccio fa la nanna! il Reuccio
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, a ricordarla sembra anch'essa una invenzione fuori della realtà. Si chiamava Nanna; e adesso siede certamente alla destra di Dio, fedele ancora ai
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essendoci questa si contenta di tirar giú il canestro dei servi e rosicchia coi suoi forti denti il pane duro e una crosta di formaggio. Nanna gli va
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NOTE Pag. 14. Si chiamava Nanna... La maggior parte dei nomi che figurano in Cosima sono nomi veri: Nanna, è Nannedda Conzeddu moglie di Taneddu
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letto di Nanna, a lei Cosima, e alla piccola Beppa che ancora dormiva nella culla in camera dei genitori. Beppa aveva circa tre anni, ma ne dimostrava
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, e la ninna-nanna della nutrice. Era, per tutta la casa, una gaiezza, una vivacità insolita. In pochi giorni, il dottore dalla barba mefistofelica si
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in casa le bambine, egli voleva suonata la Ninnaredda sotto le finestre, come tutti gli altri; poteva regalare i (1) Ninna-nanna. 37 suonatori meglio
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passo musicale. Ora che la natura non è più una struttura Essa come la nanna creata, può essere riammessa come continuo mutare e infinita varietà di
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monotona canta al bimbo una ninna nanna, cullandoselo sul dorso)
E ADESSO A NANNA!
ALLORA PROVIAMO A METTERLO A NANNA!
“... ANDARE A NANNA!”
BE’, A NANNA! DOMANI SARÀ UNA GRANDE GIORNATA!
NINNA NANNA OH... OH...
braccia aperte e con le gambe unite. Il mare mi dondolava placidamente, cantandomi la ninna nanna. Sull'orizzonte non vedevo dinanzi a me altro che le
ornata di brillanti, e gli angioletti ti cantavano la ninna nanna, e le farfalle con le loro ali di tutti quanti i colori ti svolazzavano intorno; ma un
aperte e con le gambe unite. Il mare mi dondolava placidamente, cantandomi la ninna nanna. Sull'orizzonte non vedevo dinanzi a me altro che le punte de
! il Reuccio dorme! Cardellino traditore, col Reuccio non ti giova! Ed esso a canzonarmi: il Reuccio fa la nanna! il Reuccio fa la nanna! E canta
a dondolarla. E le cantava, ridendo di sé stesso, una ninna nanna rimastagli in mente: Suonno che 'ngannaste a lu leone 'Nganname a Nenna mia pe doje
bruno, pallida e sofferente, che vi stava accosto, cantava una ninna-nanna; e l'orchestra ricamava su quella dolce melodia le cose piú soavi e piú tenere
; chiudeva subito il sillabario, e si metteva a sonare con lo zùfolo la ninna-nanna del Natale, dolce e malinconica melodia. E durava a suonare per
ragionamento: ?Io non m'azzardo passar sotto le finestre di Nanna, perché se son solo e che Padron Titta mi veda, è capace... ma se invece sarò bene
ospitale, cameretta odorosa di miele, di frutta e di sogni! Addio umili creature inconscie della propria sventura, vecchio zio Pera vizioso, Efes e Nanna
; Nanna estirpava male erbe, aiutata da zio Pera; ed Efes Cau, naturalmente ubriaco, stava coricato sull'erba. Faceva quasi caldo; nuvolette rosee
. Ma l'allegria giunse al colmo quando entrò nel molino Nanna, l'ubriacona. Quella sera, però, ella era sana, aveva le vesti pulite e la faccia meno
donde penetrava la fragranza delle campagne rinfrescate dalla pioggia notturna, sentì alle sue spalle uno scoppio di riso represso. Nanna, lacera e
avvenimenti della giornata. Nanna l'ubriacona era caduta sul fuoco, Efes Cau aveva un paio di scarpe nuove, zio Pera aveva bastonato un bambino; il
alta. - Efes passava barcollando, - Nanna lo seguiva, - i bambini laceri giocavano coi cani, i gatti, le galline, i porcetti, - le donnicciole si
... » Fortunatamente arrivò sano e salvo; rivide le care montagne, le valli selvaggie, il dolce orizzonte, il viso paonazzo di Nanna venuta ad
ca mia. Una bella casetta, un bel giar... din... ( sonnecchia ) te faroo una bella nanna de bomba... sina; te daroo el lattin col bis... cott dolz
basta per vederci a dormire. Il rumore monotono delle ruote, l'abballottolìo, la ninna nanna delle carrozze, ma più di tutto i fumi ed i calori della
«E così fece questa - ripigliava Marzio. - Io non burlavo, lo puoi ben credere. Volevo la mia Nanna e cento vite di vecchie non mi avrebbero
alla condizione del più umile, del più degradato di tutti i popoli! «Salvata sì portentosamente la mia Nanna e reduce tra i miei coraggiosi compagni
«E Nanna e Maria (tale era il nome della compagna di Nanna) s’erano anch’esse avvicinate allo sventurato giovane e si affannavano, ma invano, a
pericolosa mentre l’altro ripigliava: «Voi ricordate Nanna, quella fanciulla per cui tante persecuzioni ebbi da’ suoi parenti. Non vi fate a credere che quell
. Nell'altro più grande, abitava da tempo immemorabile una famiglia Lavatelli, ormai ridotta al babbo ed alla mamma, con un figlio ed una figliola. Nanna
gola, troncando le finali; finché la predica si riduceva ad un mormorio indistinto, dolce come una ninna nanna, piú dolce, piú cullante che mai in
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disciolte spalle, vino d'Italia... la ninna nanna non la fa la balia! Dite, amici, giochiamo a cruscherella?... Nasconderemo ognun la nostra bella, e
dello sportone e dall'altra parte al proprio piede, e mentre orlava gli stivaletti, canticchiava la ninna nanna per i due bimbi; mentre orlava gli