Il medico della prigione constata la morte del condannato : egli ha pagato il suo debito alla società.
disgraziato tentò di alzarsi per fuggire alla morte, ma gli mancarono le forze. Addosso ad uno dei cadaveri vennero ritrovate lire 2 e addosso ad un
. Egli gli diede allora la notizia della morte del Parodi detto Castagnin. Il Bono non diede alcuna risposta. Confermò poi il teste che l'avvocato gli
sala del teatro Marigny. Il repertorio si comporrà del Maleficio di Capuana, della figlia di Iorio di D’annunzio, della Morte Civile di Giacometti
volontariamente, né coll'esservi caduto fortuitamente: che se la morte del Parodi è dovuta ad opera delittuosa, o per strozzamento, più di una persona concorse a
all'avvicinarsi della morte.
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, per sé non ci dice nulla; forse l'ammireremo, forse cercheremo solo di scusarlo. Ma che egli affronti il male senza temere la morte, che la sua
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V. La breve missione di Gesù fu seguita dalla morte. Nella società in cui un normale equilibrio delle forze di imitazione e di ripetizione, sulle
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Il valore universalmente rappresentativo della morte di Gesù, unito all'efficacia viva e presente di quella nuova forza spirituale e divina, fonte
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decadenza dell'istituto sacerdotale precedono e preparano lo sbocciare del cristianesimo dalla coscienza di Gesù e la morte di lui. E questa
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avrà forse lasciato perplessi alcuni di voi. Io vi dissi che la morte di Gesù era la vittoria definitiva del bene, con le sue proprie anni, sul male
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Perché quella morte sia la vittoria del divino sul terreno, della vita perenne sulle fugaci contingenze della storia, dell'amore sull'odio attraverso
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della morte è seguito dal racconto della resurrezione; né il racconto è leggenda, poiché prima lo ha accolto chi lo narra; poté alcuno dubitare della
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Coloro che non sentono questo Dio nascosto, che il mistero della vita e della morte non affanna, che si fanno estranei alla ignorata anima loro, che
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imponeva, dal corrottissimo costume pagano, la sollecitudine di evitare colpe e brutture, il pericolo non raro di persecuzioni e di morte, la memoria
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La morte.
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E in tutte le età della vita l'uomo non vuole morire, e dal fondo del suo essere egli protesta contro la morte. E spesso è un desiderio aspro e
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contro la morte; essi, quei vecchi, non vogliono morire.
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È fatale, veramente, questo dissidio fra la vita e la morte? E la più umana e prudente condotta dinanzi a questa sarebbe di coloro che ne scacciano
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Il problema della morte è il problema stesso del valore e dei fini della vita; e le dottrine su quella sono come il saggio e la riprova delle
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II. La morte può essere intesa in tre diversi modi: o come cessazione della vita, o come cessazione, all'opposto, d'una condizione anormale e quasi
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mistero e di morte; e il tentativo anche, ahi quanto vano, di trovare in questo ritorno al gran tutto, alla terra all'aria ai fiori, come il protrarsi
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quello di abbandonarsi al corso della vita, come gli piace, senza velare di alcuna fanciullesca illusione il nulla totale e inesorabile della morte.
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La morte sorella! La morte continuazione della vita, ma senza ciò che in questa vita è morte, sogno, illusione, apparenza, vanità, divenire continuo
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per nostra sorella morte corporale.
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Ma ad un risultato analogo e ad un artificioso concetto della vita e della morte giunse, nel seno stesso del cristianesimo, una corrente popolare che
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Così nella vita del cristiano il pensiero della morte non muta il criterio del vivere; egli può sempre avere presente la morte e può anche non
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Così il cristiano non teme la morte e non teme la vita presente, o dalla prima egli non teme che il cessare del tempo utile a costruire, dalla
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Questa vita spirituale, che noi cerchiamo di fare in noi stessi sulle norme del cristianesimo, non tenie, non sente, non attende la morte
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E se colui che si appressa alla morte errò e peccò sino agli ultimi suoi giorni, ma la voce della coscienza e di Dio, non ascoltata prima, gli ha
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passaggio: leggervi le preghiere degli agonizzanti; questo senso e questa visione della vita e della morte vi sono espressi in maniera profonda e soave. Quel
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VI. Vi dissi, signori, che le dottrine sulla morte sono come la riprova delle dottrine sulla vita; ciò che i cristiani pensano e sentono della morte
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E chi saprebbe poi, a questi che hanno un tale concetto della vita e della morte, dire, quando essi piangono, le parole del conforto e della speranza
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parla di guarigione, di gioia, di vita, quasi perché la morte lo colga e lo porti con sé improvvisa; ed anche se l'annunzio di essa è inevitabile
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stessa e la morte di Gesù acquistano questo significato, normativo per ogni cristiano, di dedizione piena e volonterosa di sé stesso pel bene di molti
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II. Ma, colla morte, le cose mutano; la morte, come abbiamo veduto, non è anzi che il dileguarsi di questa illusione esteriore che occupa e domina il
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nessuno ci potrà togliere. L'illusione piacente delle cose terrene, il desiderio cupido dei beni che la morte ci ha tolto, l'egoismo cieco e brutale che
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Il giudizio finale sarà così, per ciascuno di noi, la presa di possesso, che faremo al punto della morte, del posto preparato da noi alla nostra
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dire la continuità della vita dello spirito, che la morte modifica parzialmente ma non sopprime; vita che ha carattere di prova, di qua, e che dopo la
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E non è forse difficile scorgere queste cause, esaminando la storia più recente delle credenze nell'al di là e nella vita dopo morte; perché appunto
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Quantunque il problema della sorte che attende il nostro essere spirituale dopo la morte, la quale è il momento in cui l'organismo nostro cessa di
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II. Ma è opportuno ricordare che alcune loro credenze sul soppravvivere dell'uomo alla morte le ebbero anche, e da antichissimi tempi, i pagani; e
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la coscienza; non possiamo dire che cosa ponga la morte dell'organismo nei rapporti con lo spirito; nulla quindi, nel campo delle constatazioni
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fattrice del vivere, non sogno vano: l'uomo afferma la continuazione del suo spirito dopo la morte.
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E vi sono, infine, le volontà che la morte sorprese rivolte al male; sappiamo che esse non potranno mai più volgersi al bene. E del male presente e
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esperienza presente quest'anima prende un atteggiamento che, alla morte, quale esso sia, rimarrà definitivo; e che da tale atteggiamento, rivelatoci nel
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eterna che aveva strappato via per sé, nell'improvvisa sventura, il compagno. In tutto quel popolo di operai il pensiero della morte appariva divelto
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porte. Ah! sono io dunque colui che non dormirà più che non sognerà più fino alla morte?
insonne, con le stelle morte?» Chiarità di una lama, o tu che fendi l'ombra maligna: io t'offro il mio cervello oscuro e tristo per disegni orrendi. Io
tutti i giorni cercando una causa divina il mio dolce bene ed io. Ma quel giorno già vanía e la causa della nostra morte non era stata rivenuta. E calò la