idea che la inondava di un benessere strano, di una calma affatto insolita e piena d'immensa tenerezza. - Grazie! Grazie! - mormorava, a mani giunte
fresca che invadeva la camera: poi corse all'armadietto d'ebano. - Dev'essere qui - mormorava, rovistando i cassetti. - Deve essere qui. Frugava
, dai capelli neri e crespi, che le mormorava nell'orecchio parole dolcissime, indimenticabili ... Ma non commetteva ella, a quel modo, un'infedeltà
sciocco - disse la Maiocchi, levandosi a sedere. Nello stesso punto Giacinta si era alzata dalla poltrona. - Poesia! Poesia! - mormorava, fissando il