e giuridica che assumo nello svolgimento dell'incarico, mi impegno ad adempiere al mio ufficio senza altro scopo che quello di far conoscere la
pasti, poi scompare e non sappiamo dove sia. Credo che sia alla caccia dei topi in soffitta, poichè l' ho visto salire una volta o due. - Ah, il mio bel
. - Ma credo che potremmo vestire Nicoletta con un abito di Maurizio; così potrebbe nascondersi meglio. - Un vestito mio, - dice Maurizio - quello
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cosa può essere? » pensa la signora d'Aufran. «È strano: questi capelli nel mio cassetto!... È stato scannato qualcuno, in camera mia?... Ma non ci
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cosa, ma qualche cosa di lieto, e sono sceso. » - Mio bel Matù, mio bel gatto, - dice la signora d'Aufran - dunque pare che tu stia dando la caccia ai
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vita, forse, perchè nessuno viene mai in soffitta. - Nicoletta sorride. - È stato il mio angelo custode che mi ha detto di salire sul tetto, - spiega
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. - Gesummaria! Il mio dolce! - borbotta essa, precipltandosi dietro a Maurizio, con gli occhiali sulla punta del naso, mentre un grosso gomitolo di
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fare il mio lavoro. Signor Francesco, siate ragionevole: fate lavorare i vostri fratelli. - È molto difficile fare problemi e analisi quando si hanno
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. Francesco scuote la testa. - La nostra Nicoletta è coraggiosa, - risponde. - E con Matù i topi non escono dai loro nidi. - Ma farai davvero il mio
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. - Via, cuoricino mio, - riprende poi a voce alta per Alano - venite subito, che vi spoglio. - E in un batter d'occhio Alano è a letto, con una
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mio foglio giallo.... - Un silenzio glaciale accoglie questa rivelazione. Maria guarda il suo padrone, pensa che diventi completamente matto, e va a
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mamma disse che in provincia, da mamma - Duflet, che era stata cuoca dal mio nonno, avremmo speso meno. E quando la mamma morì, quella brutta vecchia
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il mio e sarai esaudito. - Lungi da me, vecchia tentatrice; io sono cristiano e morrò cristiano. Se il mio Dio non m'aiuta, si è perchè vuol mettere
, al primo che passa, chiedo in favore di raccogliermi il fuso, e se lo fa, quello sarà lo sposo mio. - Di lì a un momento passò un bellissimo e giovane
, figlio di suddito, non posso trattare il figlio del mio Re, colui che un giorno sarà mio sovrano, diversamente da quel che è trattato da tutti
: - Cavallino mio, aiutami! La mangiatoia d'argento te l'avevo fatta quand'ero Reginuzza. Se mi liberi dal serpente e se riacquisto l'affetto del Reuccio mio
, vedendo che si preparava per il viaggio, gli disse: - Padre mio, per il bene che mi volete, dovete farmi un piacere: andate dal Re e ditegli che io
nero si appollaiava su un ramo basso di melogranato in fiore e diceva: - Costanza, quello che vuoi domanda. - Domando che a mio fratello sia procurato
fuso dev'essere mio sposo.» Io non ho nulla in contrario; dunque accompagnatemi a casa mia e vi comunicherò le mie intenzioni, ma badate bene di non
trogolo per dissetarsi. Il Duca gli rispose: - Hai ragioni da vendere, ma senti, porco mio, che cosa devi fare: per stasera portacelo. Quando son seduti
del Principino che si slancia come una belva contro i suoi aggressori, gridando: - Mio figlio non è un assassino Mio figlio darebbe la vita per il
feudatari del Regno? Non sai che feci bandire ovunque che tutte le monete di bronzo, d'argento e di rame fossero recate al mio tesoriere? Chi ti dette quella
: - Figlio mio, nessuno ti può aiutare, se non il re di Spagna. Lui solo ti può far rendere giustizia. Figlio mio, abbi dunque pazienza, costanza e
, dammela! - Ma tu non sei fratello mio! - rispose l'altro. - Se tu fossi mio fratello te la darei, a te non te la do. Tu sei figlio di un'altra madre
donna; se Mariuccia e il figlio mio sono morti, io vivrò di dolore, ma nessuna Principessa prenderà il posto della mia sposa. - Un giorno alcuni
. - Allora le ricchezze di mio fratello. - Quelle sì, e se le vuoi le avrai fra pochissimo tempo perchè tuo fratello morrà. Ma tu, da oggi in poi, sera e
le sorelle piangevano e ridevano dalla gioia, e chi la baciava di qua, chi di là. Lentamente Maricchia scese dal letto e disse: - Sposo mio, ho tanto
, glielo dirò subito, al Re mio padre, che deve farmi fare una spada, che l'eguale non si sia mai veduta nel mondo. - Ci siamo - dice il Principino e
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ponente, portando prigioniere due colombe bianche come la neve col collarino nero. - Io, per conto mio, - disse il Reuccio - non ho nessuna voglia di
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che era stata per me una seconda madre affettuosa. Fratello, - aggiungeva, baciando le labbra insensibili della statua - fratello mio, ora sento quanto
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OH, MIO DIO!
OH, MIO DIO!...
NE DUBITO, VECCHIO MIO.
MIO DIO... UNO SPARO!
MIO DIO! TU STAVI PARTENDO! TU...
TUTTO LISCIO COME L’OLIO, AMICO MIO!
FORREST!... MI HA CHIAMATO CON IL MIO VERON NOME!
NON MUOVETEVI DI QUI FINO AL MIO RITORNO, INTESI?
ANCHE IL MIO HA QUALCOSA... FORSE HA PERSO UN FERRO.
JOHN!... COSA STAVI FACENDO?! PERCHÈ HAI APERTO IL MIO COFANETTO?...
MANO AI CLARINETTI, VECCHIO MIO! L’ABBIAMO SPUNTATA CONTRO AVVERSARI BEN PIÙ NUMEROSI.
ORA POSSIAMO ANDARCENE, VECCHIO MIO. QUI NON ABBIAMO PIÙ NIENTE DA FARE.
OH, SCUSATE SE IL MIO INTERVENTO VI È SEMBRATO INOPPORTUNO, MA L’HO FATTO A FIN DI BENE!
ADESSO NON FARTI VENIRE UN COLPO, VECCHIO MIO. NESSUNO HA ANCORA DETTO CHE SIANO STATI GLI APACHES...
BEH, AMICI, VOLETE CONOSCERE IL MIO MODESTO PARERE? AL DIAVOLO L’ORO! IO NON INTENDO LASCIARCI LA PELLE, ME NE VADO!
OH, NO, SONO SOLTANTO UN SARTO. MI CHIAMO PEABODY... ADAM PEABODY. VENGO DA PHILADELPHIA E STO RAGGIUNGENDO MIO FRATELLO A TUCSON...
E IN TUTTA FRETTA, VECCHIO MIO! PRIMA CHE QUEL GIOVANE COYOTE ABBIA IL TEMPO DI TROVARE ALTRE TESTE CALDE DISPOSTE A SEGUIRLO.
MA SE DA QUANDO ABBIAMO INCONTRATO BILL DAVIS E COMPAGNI IL MIO POVERO CUORE NON HA FATTO ALTRO CHE PASSARE DA UN BRUTTO SPAVENTO ALL’ALTRO!
INOLTRE SAPPI CHE SE LA “WELLS FARGO” MI CONCEDESSE L’AUTORITÀ DI ACCETTARE O RIFIUTARE I PASSEGGERI A MIO PIACIMENTO, TU E IL TUO BAGAGLIO NON
E SE VUOI IL MIO PARERE DIREI DI PUNTARE VERSO SAN SIMON VALLEY E TENTARE DI RAGGIUNGERE LA PISTA CHE DA LORDSBURG PORTA A TUCSON, SALVO MODIFICARE