Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: mio

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Fisiologia del piacere

170020
Mantegazza, Paolo 9 occorrenze
  • 1954
  • Bietti
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
  • UNICT
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sottigliezze psicologiche mi trarrebbe a lunghe e inutili dissertazioni, e il mio libro non è che un semplice lavoro di osservazione e di analisi anatomica

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, se ho svelato alcuno dei misteri della loro politica vanitosa, perchè la natura del mio libro esigeva la citazione di qualche esempio; e se essi

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città. Malgrado tale opinione è tanto vero che in tutte le lingue del mondo sussistono le parole mio e tuo, che lo scriverne la fisiologia sarebbe

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L'uomo che si fa colpevole di un vero peccato di falsificazione di firme morali, sostituendo la parola mio a tutti gli altri pronomi possessivi, è un

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l'uno contro l'altro. Chi è incapace di amare a questo modo e di delirare di queste gioie, non si rifiuti ad ammetterle, nè creda esagerato il mio

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chiamata lava ogni colpa, cancella ogni vergogna, ed essa ha il diritto sacrosanto di mostrare la propria creatura alla società, dicendo: «Questo è mio

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nel valore dell'espressione, la quale trae la sua natura intima dalla forma. Difatti le parole «mio Dio!» servono ad esprimere le voluttà più sensuali

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sinistra; qualche volta si soffregano le mani l'una contro l'altra. Io mi ricordo di avere baciato una volta, in un vero trasporto di gioia, il mio

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e senza dormire, sentendomi incapace di desiderare cosa che fosse più gradevole di quel mio stato. I piaceri più intensi che ci dànno i narcotici sono

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Come presentarmi in società

199901
Erminia Vescovi 3 occorrenze
  • 1954
  • Brescia
  • Vannini
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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devono essere semplicissime: - Mia madre - Mio figlio Piero - Le mie due figliuole, Maria e Caterina. In tal caso non si dirà mai il titolo accademico, e

stessi: - Ma insomma, che cosa faccio di male? Ecco, mio caro, la risposta. Leggi con attenzione quanto verrò ora dicendoti, e se proprio ti pare di

tutto ciò che gli è offerto, dà l'idea di uno schifiltoso e disgusta gli altri. A questo proposito, mi sia lecito citare la massima di un mio buon

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«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

351773
AA. VV. 2 occorrenze

L’ha veduto Gelsomino. “Perché piangi, Pentolino?” “È partito il mio papà... chissà quando tornerà...”

“Babbooo!...” Gli occhi dal lavoro alza il babbo: “Oh il mio tesoro!” grida e d’impeto lo allaccia, consolato tra le braccia.

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