50 metri il diametro dell’oggetto,
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(2°) Sia 100 metri la distanza dell’oggetto,
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(3°) Sia 50 metri il diametro dell’oggetto,
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G = gD/d; cioè 100x0,20/0,40 = 20/0,40 = 50 metri.
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(1°) Sia 100 metri la distanza dell’oggetto dalla lente = D
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100 metri la distanza dell’oggetto,
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(4°) Sia 50 metri il diametro dell’oggetto,
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D = Gd/g; cioè 50x0,40/0,20 = 100 metri.
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(5°) Sia finalmente 50 metri il diametro dell’oggetto,
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si vedrà che il divario della distanza dell'immagine degli oggetti posti a 500 metri, da quella degli oggetti posti a 1000 metri, sarà solo di 1/499
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Mentre fra gli oggetti posti a 50, e quelli posti a 100 metri il divario nella distanza focale sarebbe di circa 1 centimetro, cioè 1/49-1/99.
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Supponiamo che si voglia fare un ritratto in scala naturale, se si avesse, per esempio, una lente di 2 metri di distanza focale, si porrebbe la
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Se infatti si suppone D non più di 4 metri, ma per esempio di 3,95 sarà g/G = d/D = F/D-F = 2/3,95-2 = 2/1,95 = 1,025 invece di 1.
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Lunghezza focale della combinazione . . . metri 0,63
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Lente di fronte diametro . . . metri 0,08
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Lente di fronte foco . . . metri 0,40
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Lente di dietro diametro . . . metri 0,05
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Lente di dietro foco . . . metri 0,90
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Distanza tra le due lenti . . . metri 0,04
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indefinita. Una camera oscura che avesse un oggettivo di 27 centimetri di foco avrebbe una capacità da 15 metri ad una distanza indefinita, e con un
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lontani (50 metri p. e.) e si allontana o si avvicina la lente alla carta oliata sino che l’immagine sopra di questa sia nitida. La lastra albuminata
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modello. Con un oggettivo ordinario di 27 centimetri di foco la distanza minima tra il modello e la camera oscura dovrebbe essere di circa tre metri
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questa camera si prende una veduta e si mette al foco oggetti lontani, trovasi che la sua capacità è da 20 metri all’infinito, cioè gli oggetti che
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egualmente nitida si estende agli oggetti posti ad una distanza eguale a tanti metri quanti sono i centimetri contenuti nella metà della lunghezza focale
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Perciò: 1° Si determini la differenza dei due fochi quando l’oggetto è p. e. distante 8 metri dalla lente, distanza massima per un oggettivo da
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differenze dei fochi presso tutte le disianze che possono occorrere nel prendere un ritratto; così presso le distanze progressive da 2 a 8 metri:
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Metri 2 . 2,75 . 3,50 . 4,25 . 5 . 5,75 . 6,50 . 7,25 . 8.
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quella che derivò dal paragone colle osservazioni fatte a Ginevra fu di 3909 metri, e quella derivata dal paragone colle osservazioni del Gran San
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di Torino. Ammettendo quindi che l'altezza del barometro di Torino sia di metri 285 al dissopra del livello del mare, e che l'errore del barometro che
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l'Italia, ecc., pag. 784) assegna a Verzuolo un'altezza di 432 metri determinata col barometro, ma io non credo di dover modificare il numero da noi
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Si ha quindi per Sampeyre un'altezza media al dissopra di Verzuolo di 553 metri, cui, aggiungendo quella di Verzuolo sul mare, si trova per Sampeyre
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Si ha quindi in media per Casteldelfino una altezza al dissopra di Verzuolo di 859 metri, e al dissopra del livello del mare di 1283 metri. Lo stato
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Ciò corrisponde ad una altezza sul mare di 2041 metri.
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alla scala di 1:50000, e da una osservazione fatta col barometro aneroide io il giudico a forse 1560 metri sul mare.
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metri, come dall'osservazione seguente :
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V'ha però una differenza capitale fra queste due piante resinose, ed è che mentre il larice dai 2374 metri, da noi determinati alla fontana dei
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Maggiore. Dico pianori, sebbene siano talvolta selciati di massi angolosi di parecchi metri cubi, ma tant'è che tutto è relativo: rispetto ai pizzi
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Al passo delle Sagnette e sopratutto avanzando di forse 100 metri alla nostra sinistra sopra alcune roccie sporgenti, che salutammo col nome di
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Dall'ultima osservazione si concluderebbe che il passo delle Sagnette è a 2973 metri sul mare.
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aveva meno di 10 metri di larghezza e qualche centinaio di metri di profondità, come mi ci trovassi solo in piedi e col bastone confitto nel ghiaccio
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leggieri il tremendo precipizio, che ci si aprì davanti. A molte centinaia di metri sì scorgevano i laghi ove questi fiumi hanno origine e parevano quasi a
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saporita. Una osservazione coll'aneroide mostrò che eravamo verso i 3550 metri sul mare. Eravamo dunque prossimi alla cima!
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Una nebbia fitta ci avvolgeva, ma colla bussola fummo presto orientati. Noi eravamo sulla punta occidentale del Monviso ed a forse cento metri da noi
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Avremmo adunque trovato mediamente che il Monviso è a 3857 metri sul livello del mare. Le determinazioni di questo importante dato, che sono più
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un'altezza di 3798 metri derivati da un calcolo instituito sopra un solo triangolo osservato da alcuni ufficiali. Ma siccome nell'atlante di questa
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delle prime sia di 18 metri più elevata che la media delle seconde.
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cosicché noi i quali ci trovavamo a forse 30 metri sopra il lago superiore delle Forciolline, eravamo a 2796 metri sul mare.
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Questo passaggio è a 2962 metri sul mare, come dall'osservazione seguente:
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circa 2390 metri invece dei 2374 metri trovati col barometro a mercurio nella fontana dei Gorghi.
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Zermatt, e di un tal Bartolomeo Peyrotte di Bobbio di val Pellice. Il Tuckett passò anzi la notte a pochi metri al dissotto della cima del Monviso
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