Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: masse

Numero di risultati: 71 in 2 pagine

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Astronomia

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J. Norman Lockyer 16 occorrenze

contrazioni che ne hanno abbassato livello, e che hanno prodotto un fluire verso l’equatore delle masse liquide allora ancora esistenti nelle alte

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Questa opinione, che attribuisce le macchie scure lunari a masse liquide, persistette finchè la potenza degli strumenti non constatò la natura rigida

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che esse sieno qualche cosa di analogo alle nostre nevi, che esse sieno realmente masse di materia congelata e cristallizzata, è fare una

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ricostituiscono non si sanno immaginare senza masse,

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lunghe stagioni singolarmente favoriscano lo svolgimento e lo scompiglio periodico delle sue grandi masse di ghiaccio, che i così detti canali sieno

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australe quasi completamente. D'altra parte l'ipotesi che i canali sieno percorsi da masse liquide, l'ipotesi che essi sieno grandiosi manufatti

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sieno invece masse fluide e vischiose, l'oscuro eccettuato che potrebbero anche essere gaseiforme.

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pianeta, pensano altri che essi sieno invece masse fluide e vischiose, l'oscuro eccettuato che potrebbero anche essere gaseiforme. .

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Le dimensioni di molte comete sono veramente enormi; in compenso le densità delle loro masse sono relativamente piccolissime; la cometa di Donati ad

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sua luce, e sollevando in esse col suo calore nuove ed immense masse di vapore, accresce a molti e molti doppi loro volume.

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della regione celeste occupata dal Sistema solare; esse, provenienti da lontanissime regioni dello spazio, entrano, attratte dalle masse planetarie e

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avrebbero dovuto riapparire più volte, ma ogni volta furono cercate invano, sicchè della loro sparizione, o meglio, della dispersione delle masse loro

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180. Noto quanto quello delle stelle cadenti è il fenomeno della caduta degli aeroliti, masse di pietra o di metallo che cadono dal cielo solcando

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probabilmente sono immense masse di

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È certo ancora che l’origine del calor solare non si può cercare nel semplice raffreddamento di masse incandescenti. La sua temperatura altissima

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affermare che le nebule constano di masse gasose, o di vapori luminosi rarissimi ed occupanti spazii enormi.

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Natura ed arte

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Giovanni Virginio Schiaparelli 2 occorrenze

mediante l'attrazione delle loro masse, e di avvivarle colla luce e col calore. E qual sorpresa sarebbe, se fra tanti milioni, anche molti e molti di

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Che del resto le linee dette canali siano veramente grandi solchi o depressioni delle superficie del pianeta destinate al passaggio di masse liquide

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Le Stelle. Saggio di astronomia siderale

476830
Angelo Secchi 23 occorrenze
  • 1877
  • Fratelli Dumolard
  • Milano
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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’assorbimento della luce della fotosfera solare, prodotto da queste masse vaporose eruttate dall’interno. Queste masse quando sono all’orlo, sono visibili

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probabile in altri termini, potendo questi incendi nascere dalla combinazione chimica delle materie gassose di cui sono composte le masse nebulose in genere

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Di queste masse alcune sono decisamente conformate a modo di anello vuoto nell’interno. Singolare è fra tutte quella della Lira (H. 4447 A. R. 8or

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Ommettiamo molti altri oggetti simili per venire alla grande questione se esse siano tutte ammassi di stelle, ovvero masse gassose fisicamente

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Benchè praticamente irresolubili queste masse, pure coi forti strumenti si riesce come dicemmo a vederci una certa scintillazione, la quale farebbe

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essere i Soli. Esse ci avvertono che vi possono essere masse gassose vive e isolate da imitare lo splendore discontinuo stellare. Le stelle nebulose

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molto nelle sfumature, secondo la forza dei cannocchiali: e i grandi riflettori di L. Rosse, Lassell, Ellery danno un aspetto più tagliente alle masse

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, come le planetarie, laonde essa è gassosa. Questa condizione della materia non esclude una qualche agglomerazione, tale che possa unirsi in masse

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masse diffuse gassose. Questo suggerisce delle idee cosmogoniche analoghe a quelle già emesse da Kant, Herschel e Laplace, che suppongono le stelle

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La struttura spirale di molte nebulose, e le nebulose doppie, sono anch’esse opportune a provare l’esistenza delle forze centrali in queste masse non

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Questi elementi sono estratti dal Leverrier Annales de l’Observatoire de Paris e le masse dall’Annuaire del Bureau des Longitudes, per l’anno 1876, a

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Parigi Questi elementi sono estratti dal Leverrier Annales de l’Observatoire de Paris e le masse dall’Annuaire del Bureau des Longitudes, per l’anno

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pianeti da Giove all’estremo confine del sistema, ove le masse sono le più grandi, e le densità piccolissime talchè per alcuni è minore assai di

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loro, come potrebbero credersi in altre regioni del cielo, bisognerebbe supporre che esse fossero masse cilindriche dirette col loro asse

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minore distante dal circolo massimo parallelo circa 5°. Più di questo è inutile congetturarne. Le masse componenti sembrano piuttosto innumerevoli gruppi

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abbiamo trovato traccia di linee lucide, forse anche in essa sono ancora vaste masse gassose agglomerate. Ma per questi studi uno strumento come il

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del cielo, come dicemmo poco fa che forse sono prodotti da masse assorbenti ed opache poste fra esse e noi. Forse il problema della natura delle

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leggi di movimento e di equilibrio sono ancora ignote. Questi agglomerati sono formati di masse discrete, cioè di stelle nettamente separabili dalla forza

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5.° La Via Lattea è una zona che è formata da un enorme agglomerato di masse complicate di stelle che possono riguardarsi ciascuna come composta di

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7.° Oltre le stelle, vi sono in cielo moltissime masse di materia luminosa di luce propria, non ancora concretate in corpi definiti, ma semplicemente

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8.° La massima parte di queste masse nebulose, a condensamento graduato, si presentano in regioni indipendenti della Via Lattea e sembrano formare

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13.° La materia, che compone queste incomprensibili masse, e però sempre la stessa. Gli elementi che il chimico studia nel suo laboratorio, sono gli

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25.° Così non ha guari che si credeva lo spazio celeste popolato solo di corpi stellari definiti e compatti; ora vi abbiamo scoperte masse enormi di

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Osservazioni astronomiche e fisiche sulla grande cometa del 1862 con alcune riflessioni sulle forze che determinano la figura delle comete in generale

515043
Schiaparelli, Giovanni Virginio 1 occorrenze
  • 1873
  • Ulrico Hoepli
  • Milano-Napoli
  • astronomia
  • UNIPIEMONTE
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Dietro queste osservazioni, la cui importanza facilmente sarà riconosciuta sembra si possa concludere, che le masse principali o fondamentali delle

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Storia sentimentale dell'astronomia

535379
Piero Bianucci 8 occorrenze

si attraggono con una forza direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza

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Cavendish potè dimostrare che l’entità della rotazione variava in rapporto diretto con il prodotto delle masse e inversamente rispetto al quadrato

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ignoto si trovasse a un po’ meno del doppio della distanza di Urano e che avesse una massa doppia rispetto a questo pianeta, cioè di 36 masse terrestri.

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Le Verrier aveva fatto i suoi calcoli ipotizzando 36 masse terrestri.

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sperimentale di antigravità, tutte le masse si attraggono, non si respingono.

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diametro cento volte più piccolo della stella originaria, e dunque con una incredibile densità. Quel numero – 1,4 masse solari – oggi è noto come il “limite

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pulsar. Oltre le 3-4 masse solari si forma un buco nero, il più inquietante tra gli oggetti del cielo: da essi non può sfuggire neppure la luce, la loro

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quel limite, che è di 1,4 masse solari. Ciò fa sì che la luminosità delle supernove del tipo Ia sia costante (magnitudine assoluta -19,3, pari a 5

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