piccoli questi asteroidi, che, tutti agglomerati insieme, non riuscirebbero a fare una massa uguale a quella del più piccolo fra i pianeti sopra
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Alla superficie di Giove, i corpi, a motivo della enorme massa del pianeta Massa che è 317 volte circa quella della Terra., debbono pesare poco meno
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, e allora par quasi che una forza gagliardissima sconvolga tutta quanta la massa superficiale e visibile del pianeta.
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Probabilmente Giove è in tutto od in massima parte ancora fluido; la sua massa fluida e di grande densità è probabilmente in preda a sconvolgimenti
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però, esso contiene una massa che è solo una piccola frazione ( 3 decimi circa) della massa di Giove, e circa i 13 centesimi di quella che contener
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sia in questo momento la costituzione fisica di Saturno, che esso pure sia circondato da un'atmosfera molto densa, e che la sua massa sia dessa pure in
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170. La forza attrattiva della immensa massa solare si fa sentire ancora molto al di là dell'orbita nome di Nettuno; epperò mentre, come già s’è
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172. Le comete presentano in generale verso il loro mezzo un punto, che dicesi nucleo, più splendente del resto della loro massa; quando hanno coda
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diametro misura 1394260 chilometri ed equivale a 109,4 diametri della Terra; la sua massa vale molto approssimativamente 324439 volte la massa della
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204. Del Sole noi conosciamo poco più che i fenomeni superficiali; risalire da questi alla massa intiera del Sole è problema difficilissimo; dire con
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i) Il Sole è una massa di gas, ma la sua fotosfera è un guscio di materia parzialmente condensata; la massa solare non è in istato di agitazione
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Due fra esse sono le meglio oggi accettate; la g che fa del Sole un globo liquido incandescente, la h che lo ritiene una massa interamente gasosa.
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h) Il Sole è una massa gasosa ad una temperatura di milioni di gradi, continuamente agitata da eruzioni; le sue macchie sono dovute direttamente a
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attraverso gli spazii cosmici incontrerebbe una grande massa nebulare o pulverulenta o gasosa.
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da produrre nell'occhio la sensazione di una massa continua di luce; essa accoglie in sè la maggior parte delle stelle telescopiche.
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le goccie di pioggia. In quest'ipotesi tutto il sistema stellato, e il Sole con esso, non sarebbe stato, da principio, che un'enorme massa di vapori
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Nessun dubbio che queste ultime sono fisicamente collegate alla massa nebulare che da ogni parte dissimetricamente le avvolge, e questo fatto
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’altra gran massa di stelle maggiori che la circondano. La stella grande è certamente accidentale e proiettata su di esso da enorme distanza. Questi
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centro è alquanto meno luminoso. Il diametro è = 25",8, il che vuol dire che se questa massa fosse solamente anche alla unità delle distanze stellari
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L’estensione di questa Nebulosa è assai considerabile, perchè oltre la massa centrale e considerata comunemente come quella che costituisce la
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. L’ultima conclusione poteva aspettarsi perchè la divisione di una massa cosmica in due potè esser nella sua origine facilitata da un’impulsione
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che ci persuaderà anche più lo studio della massa stellare di cui passiamo a trattare.
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Non si possono nemmeno mettere in questa categoriale Nubi di Magellano ove la massa vastissima si risolve in stelle e Nebulose minutissime, formanti
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È dimostrato oggidì che il Sole è una massa incandescente la cui superficie esterna è mobilissima, e presenta tutte le accidentalità proprie di una
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La massa principale (o più fitta) della nebulosità, benché senza contorno definito è, come nella sera dell’11, dalla parte del Sole, e la densità è
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da una massa male contornata e non sempre omogenea rispetto allo splendore delle varie sue parti. Potremo dunque dire che nello stadio telescopico la
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Venere sulla sua orbita deducendone per Mercurio una massa pari a 1/390 000 della massa del Sole. Risultato apprezzabile: il valore attuale è 1/408
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astrofilo Lassell. Basandosi sull’orbita di Tritone, Lassel ricava per Nettuno una massa pari a circa 20 volte quella della Terra (in realtà è 17,2), mentre
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stessa soluzione che nel caso Urano aveva funzionato così bene. Dopo aver escluso che la massa di Venere potesse essere nettamente maggiore di quella
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smentita, tra massa gravitazionale e massa inerziale, e quindi l’essenza misteriosa della massa: una cosa che tutti crediamo di sapere che cosa sia, purché
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precisione. I dati sono in ottimo accordo con la teoria: davvero lo spazio-tempo intorno a una massa in rotazione è curvato in modo lievemente diverso da
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Altre importanti informazioni si ricavano ricordando le relazioni che nelle stelle collegano raggio, temperatura e luminosità; massa e luminosità; e
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, paragonabile a quello della Terra: sono stelle collassate dopo l’esaurimento delle reazioni termonucleari. Gli astri con la massa del Sole sono
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“aurea mediocritas” per età, massa, luminosità; una “mediocrità” che ha reso possibile la vita sulla Terra.
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possibile in natura. Le conseguenze erano sorprendenti: i corpi si accorciano e aumentano la loro massa quando la loro velocità si avvicina a quella della
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energia e massa convertibili con un fattore di moltiplicazione enorme, pari alla velocità della luce elevata al quadrato. L’energia del radium veniva
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intuizione è implicita l’identità di massa gravitazionale e massa inerziale. Poi attuò un altro rovesciamento del punto di vista. A noi sembra che la
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I calcoli risultarono invece più incoraggianti per la deviazione dei raggi luminosi in transito vicino alla massa solare. La deflessione prevista si
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Einstein ne aveva in mente altre due. Stando alla sua teoria, la massa del Sole avrebbe dovuto agire sulla luce emessa dalla stella spostandola verso
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una rottura di simmetria generando il bosone di Higgs, particella che con il suo campo dotò di massa le altre particelle. Immaginato dal fisico inglese
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, un oggetto in proporzione molto grosso, con un diametro di 1200 chilometri. A questo punto fu possibile misurare con precisione la massa del pianeta
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1) Un pianeta è un corpo celeste che orbita intorno al Sole; ha una massa sufficiente per cui l’autogravità prevale sulle forze di corpo rigido tanto
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2) Un pianeta nano è un corpo celeste che orbita intorno al Sole; ha una massa sufficiente per cui l’autogravità prevale sulle forze di corpo rigido
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sui tempi. Nel 1933 analizzò la rotazione delle galassie a spirale e ne dedusse che dovevano avere intorno una grande massa di materia oscura
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’emissione di tanta energia è probabilmente costituito da buchi neri di enorme massa (cento milioni di stelle come il Sole) che inghiottono in media una
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chilometri concentrano la massa di alcune stelle come il Sole. La loro densità è tale che un centimetro cubo della loro materia pesa quanto i 7 miliardi di
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prendere sul serio la questione della massa invisibile o, come si disse, “mancante”.
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della massa mancante.
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Da Zwicky alla Rubin il problema di spiegare l’enigma della “massa mancante” si fece sempre più grave. Finché l’8 gennaio 1998 il cosmologo Saul
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Per l’uguaglianza tra materia ed energia, anche l’energia oscura deve essere conteggiata come massa. Il dato impressionante è che essa corrisponde al
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