quella guisa che gli asteroidi tra Marte e Giove tengono luogo di un pianeta maggiore.
astronomia
Pagina 228
, e l’angolo compreso. Mediante osservazioni consimili si poterono stabilire le distanze relative di Marte, Giove e Saturno, pianeti noti agli antichi.
astronomia
Pagina 248
’applicò pure al pianeta Marte come vedremo per cavarne la distanza del Sole.
astronomia
Pagina 253
indiretto di osservare la distanza di un pianeta della Terra. Scelse a questo effetto il pianeta Marte, che quando sta nella opposizione viene ad una
astronomia
Pagina 257
Marte colle stelle vicine, e prendere la sua distanza da esse fig. 61). Questa Fig. 61 riesce necessariamente diversa nei due luoghi lontani, perchè
astronomia
Pagina 257
Diremo qui anticipatamente che le opposizioni recenti di Marte nel 1862 in circostanze favorevoli hanno dato con questo metodo 8", 95 secondo
astronomia
Pagina 258
Da queste osservazioni la parallasse di Marte risultò circa 25" donde tenuto conto di tutte le correzioni, concluse la parallasse del Sole di 9" 1/2
astronomia
Pagina 258
si fa con Marte. Si può bensì riferire al Sole, ma sempre a grandi distanze e perciò in condizioni meno favorevoli, e siccome la parallasse agisce
astronomia
Pagina 258
Oltre Marte e Venere, viene a distanza minor del Sole Mercurio; ma restando esso sempre assai vicino al Sole stesso, l’effetto della parallasse
astronomia
Pagina 272
Fra Marte e Giove sono ora conosciuti fino ad oggi (l.°Gennajo 1877) 169 piccoli pianeti detti asteroidi, i quali sono distribuiti in una zona larga
astronomia
Pagina 285
Tre zone nel sistema planetario meritano principale attenzione; la zona interna da Mercurio a Marte, ove i pianeti sono di mediocre grandezza e di
astronomia
Pagina 285
Adesso noi, oltre queste classi principali di corpi di vasta mole, conosciamo una zona di piccoli corpi tra Marte e Giove, la cui massa complessiva
astronomia
Pagina 321
Marte e Giove circolano ben 169 piccoli pianeti (Gennajo 1877) che un inviluppo gassoso lo circonda, il quale si estende sovente fino alla terra
astronomia
Pagina 342
. 6, pag 72 ediz. di Pomba) dice che Sirio era più rosso di Marte — Quum in caelo quoque non unus appareat color, verum sed acrior sit caniculae rubor
astronomia
Pagina 64