Scacco al Re! A mano a mano che rievoco le avventure del mio regale amico, mi avvedo che l'onore d'essere l'amico intimo, il confidente prediletto e
le stesse manifestazioni di deferenza e d'ammirazione. Per le attrici non importa il giornale, non importa la mano che scrive, importa solo
che aveva l'argento vivo addosso e la cui conversazione spumeggiava e pizzicava come il bicchiere di sciampagna ch'egli aveva in mano ascoltandola
completamente nuovo anche per lui; e infatti, a mano a mano che leggeva, non riusciva molte volte a nascondere certi piccoli movimenti nervosi di
bassi le copie ancora umide del giornali, con le ultime notizie stampate in grassetto sotto titoli a lettere di scatola, erano strappate di mano ai
Sua Maestà e me all'indomani della proclamazione di guerra, quando il giovane Sovrano, disteso sopra un canapè, con una mano occupata a sfogliare un
mano a riprendere la lettura interrotta. Ricominciai imperterrito a leggere mentre Sua Altezza cedeva a poco a poco a quella sonnolenza soddisfatta e
di re. Quand'ebbe ricamata con grazia la sua ultima riverenza alla duchessa di Frondosa, sfiorandole la mano con l'ultimo bacio e tentando ancora
che giuocando con loro il sovrano avesse sempre il maggior numero di punti e partita vinta in mano. Parimenti le giovani signore di Pulquerrima, che
ero, fresco di nomina, addetto all'Ambasciata di Fantasia; nel gabinetto del mio ambasciatore ebbi l'onore di stringere per la prima volta la mano di
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. L'uomo aveva rimesso la mano sul bastone e seguiva anche lui con gli occhi la mano della zia: finalmente ella ebbe finito la paginetta; ma non quello che
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gialliccia che gli disegna il petto grasso e il ventre prominente. Ha sulle spalle una rete, gonfia come una vela, e in mano una specie di tridente: un
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miei foglietti e mano mano me li restituiva, pensieroso. Pareva studiasse sul serio il modo di aiutarmi, senza però farsene merito: infine, siccome
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cane. Sfuggo alla loro attenzione, ma più in là incontro dei mietitori con falci in mano, e anche nei campi vedo uomini che lavorano. Gran parte del
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nato. Egli mi dava dei colpi con la mano aperta; io mi misi a ridere. Egli mi aiutò a rivestirmi; poi mi condusse nel suo casotto, in cima a una fila
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strisciolina verdastra ai suoi piedi: la sua testa arriva a coprire e oscurare il sole: se stende la mano può pigliare ad una ad una come farfalle le paranze
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rispondere. Finchè sentii la mano pesante del vecchio posarsi sulla mia testa: mi parve di svegliarmi da un sogno: guardai stordito e davanti a me
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mano sulla fronte perchè sudava. Con meraviglia vidi che aveva le scarpe; due scarponi che sembravano barche. Mentre discorreva con la zia, che lo
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Sentivo che desideravo la donna: e che le piacevo: che bastava stendere solo la mano per prenderla, se io volevo. Ma io non volevo. Ero un uomo
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vecchio, scalzo per non sporcare il pavimento, e mi batteva la mano sulla spalla: passava il marito triste e arcigno, e pareva non accorgersi di me
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nuca e due grandi cerchi d'oro alle orecchie. Teneva in mano una lettera e guardava il numero della nostra casa. Vedendomi domandò qualche cosa, e non
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intravidi la balia con una grande scodella in mano: mi guardò con l'avidità con cui mangiava: avidità di sapere perchè ero lì. La padrona la chiamò, le
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svegliandosi da un sogno, sebbene non dormisse. Io avevo il lume in mano. Vidi la fiammella riflettersi in quei grandi occhi vitrei ed ebbi un senso
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sua visita usava offrirgli. Ella chiamò Albina: ma il dottore, sedendosi sulla panca vicino a lei, le battè una mano sulla spalla come per scuoterla dal
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Michele. Ed ecco Michele con una tazza di latte in mano: con l'altra mano cerca la testa del bambino sollevato sui guanciali e gli avvicina la tazza
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di cappuccio nero, e un mazzo di chiavi in mano, pareva la custode di un luogo di leggende. I suoi occhietti neri lucenti come quelli di un uccello
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mano di Bona. Davide sembrava, al solito, di cattivo umore, cosa che, del resto, non impressionava più nessuno: piuttosto ci si sarebbe impressionati a
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, col cestino che passavo da una mano all'altra e che mi sorrideva e tentava con gli occhi della bottiglia luccicanti attraverso la paglia. Ma io volevo
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cravatta, il taccuino che io ho di nuovo tirato fuori e dove scrivo pregandola di dirmi il suo nome. Ed ella mi prende il taccuino di mano e scrive
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zia col suo vestito grigio, i suoi capelli grigi, il viso grigio, muoversi leggera e rigida, come fatta di stagno, con un piccione violaceo in mano e
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dritto, con l'impressione che una mano mi spingesse violentemente davanti a quei due, come un accusato davanti ai giudici: non potevo difendermi con
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(Rambaldo senza rispondergli gli tende la mano)
(Rambaldo la fissa intontito, quasi non credendo a ciò che ascolta. E allora la donna, turbata e pentita, gli tende la mano dolcemente, sussurrando):
si avanzano. Magda tiene in mano la collana di perle e ne fa mulinello per gioco, con noncuranza).
(La scena resta per un momento deserta. Poi Lisette a passettini svelti appare dalla serra. Reca in mano un vistoso cappello e sul braccio un
finalmente su questa terra benedetta d’Italia, raccogliamo il monito scritto guidato a noi dalla mano divina, d’onda in onda e di mare in mare. Lo
nel campo della realtà politica; così il contingente politico, che è attuazione, troverà la sua soluzione man mano che si presenta o che si pone, sotto
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Avrei compreso che l'onorevole Alessio si fosse fatto innanzi con lo Statuto alla mano o invocando i diritti della Corona. Ma nello Statuto non c'è
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speranze, le quali avrebbero potuto essere guanciale sufficiente ai miei sonni quieti: forse, ripubblicandola e ritoccandola a mano a mano che se ne
, ch'io m'inchinai e strinsi la mano che mi tendeva senza nemmeno sospettare d'essere di fronte a colui che da tanto desideravo conoscere. Non osai farmi
angolo della mia memoria, dal quale mi tornavano ora limpidamente, a mano a mano, e riandavo meditandoli e collegandoli per ricostruire la figura del
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lasciavano a noi le assicuro che non ne rimaneva salvo nemmeno tanto da coprire un tamburo.... Già, han dovuto strapparcelo di mano, a me, al mio uomo, a
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. Sorrideva, inoltrandosi. Andò presso Clara, le baciò la mano, rivolgendosi a me disse: - Miss Lucy mi annunziava ch'ella parte. Mi permetta di augurarle
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gesto, perduta; in quell'attimo era mia, io le aveva trasfuso tutti i miei pensieri, io la faceva vibrare con le mie parole, io la conduceva per mano
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baronessa; questa, al barone.... E qui viene la prova morale, inconfutabile, amica mia! Il barone sapeva, con esattezza matematica, dove porre la mano
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sollecita verso di me, ripetendo: "E tu? Sei malato?" io l'allontanai con la mano, freddamente, senza rispondere..... - Che hai? - domandò Clara stupita
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, stringendomi la mano, e partendo. E il complimento, nello stato in cui mi trovavo, non poteva essere più sarcastico.
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mano, domani ci vedremo e ci parleremo. - Non potete tornare stasera medesima? - No: è tardi; non dovete più commettere imprudenze. Si rimarrebbe fino
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, silenziosamente. La partenza del barone mi rompeva in mano le fila dell'intrigo; ritornando egli fra pochi giorni o fra un mese, come aveva promesso, il dramma
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occulti dovessero un giorno esser palesi, noi non sapremmo più a chi dare la mano. Il barone Lorenzo è forte: ha agito, ha fatto agire, ha raccolto il
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