“Guarda, mamma, che portento d’elegante portamento!”
“Il castigo, o mamma, aspetto senza tema, e t’offro il petto.”
mani delle donne, pettinò Doralice. - Ah! mamma, che mi strappate i capelli!... Pettinò Lionella. - Ah! mamma, che mi strappate i capelli!... Pettinò
, dopo cena, disse alla figlia: - Serena, ho dimenticato il mio libro di preghiere nella chiesa del villaggio: vammelo a cercare. - Mamma, perdonate... è
facchino del porto ! - esclamò la madre. - Perché vuoi abbassarti tanto? - Mamma, Maricchia mi vuol bene davvero e questo è quel che conta. Ne dubitereste
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gran pena. Zitto zitto se ne andò a piangere nello stanzino buio e fra le lacrime diceva : - È mai possibile che il mio babbo e la mia mamma non si
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il giorno, tutta la sera, e quando lui si destò, la nonna e la mamma, stanche della giornata, già s’erano fasciate la testa e l’avevano nascosta sotto
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mamma, circondato dalle sue aie che gl'insegnavano chi una cosa e chi un'altra così che era istruito, gentile e cortese come si conviene al figlio di un
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abbia fatto ingoiare la mia povera mamma, prima d'imbarcarmi pei banchi di Terranova ... Bum! Un passo più innanzi e la mia vecchia pipa scoppiava come
Accademia della crusca
