Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: macchie

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Astronomia

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J. Norman Lockyer 50 occorrenze

La permanenza di forma e di reciproca disposizione dimostra che queste macchie oscure appartengono alla superficie o al suolo del pianeta, che esse

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128. La superficie di Mercurio è sparsa di macchie oscure (fig. 29 bis), delle quali le forme sono permanenti, e delle quali permanente è pure la

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129. Le macchie oscure di Mercurio sono, come

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I diversi gradi di visibilità per i quali le macchie in questione passano incessantemente non si sanno attribuire ad altra causa più ovvia che ad una

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130. Le macchie oscure, in grazia della loro permanenza, permettono di verificare se Mercurio ruoti o non intorno a sè medesimo, e permettono ancora

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Poco di certo possiamo quindi dire sulla natura delle macchie oscure; meno ancora possiamo ricavare, dalle osservazioni almeno fatte fin qui intorno

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136. Sul disco di Venere non è stato ancora possibile riconoscere con piena sicurezza macchie permanenti, che accennino a mari, o in generale a

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qualche macchia, ma si tratta sempre di macchie tenui, diffuse, aventi carattere transitorio; più che macchie sono eccessi di splendore in certe

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Solo nelle regione più australi del pianeta occorrono talvolta macchie meglio definite, ma anche di queste poco finora si è con certezza veduto.

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137. Il carattere transitorio delle macchie generalmente osservabili su Venere rende assai difficile determinare quanto tempo essa impieghi a

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proseguito per 15 anni, e da macchie polari del pianeta da lui vedute dedurrebbe per Venere una durata di rotazione prossima a 24 ore.

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se lo si osserva con un buon telescopio, quella tinta uniforme scompare per lasciar luogo a macchie scure, che qua e là turbano lo splendore generale

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definite. Sull'emisfero boreale predominano le macchie lucenti (continenti), e, attraverso ad esse, striscie

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Sull'emisfero australe le macchie oscure (mari) sono più grandi, più numerose, più forti e meglio

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144. Sul disco di Marte esistono due macchie permanenti, dalle altre diversissime e che meritano una menzione speciale. Sono due macchie bianche e

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145. Oltre alle macchie fisse e permanenti, su Marte si osservano talora macchie mutabili, transitorie, fugaci. Si formano con vicenda più o meno

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Evidentemente Marte è circondato da un'atmosfera, e le macchie sue transitorie sono intorbidamenti momentanei della sua atmosfera. Sono nebbie e nubi

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153. Non è facile spiegare queste macchie temporariamente permanenti; non è facile nemmeno spiegare le variazioni di colore, di forma, di splendore

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; forse le macchie di Giove sono vapori che dalle

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Eccezionalmente appaiono su Giove macchie singolari, con caratteri proprii e diversi da tutto ciò che le circonda. Scompaiono, si trasformano

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È quindi probabile che in Saturno le macchie sotto diverse latitudini diano durate di rotazione sistematicamente diverse; è probabile ancora che

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dalla osservazione di alcune macchie che qualche volta, sebbene raramente, si scorgono sul suo disco Una macchia osservata su Saturno nel 1876 diede un

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macchie pallide e striscie di colore diverso, dalle quali si potè indurre con sicurezza che Urano esso pure ruota rapidissimamente intorno a sè

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191. In prossimità delle macchie solari spesso si scorgono tratti lucidissimi più fortemente luminosi che resto del disco; si dà loro nome facole, e

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Quando s'impieghi un telescopio di conveniente amplificazione, raramente avverrà che non si scorgano sul disco lucente del Sole una o più macchie

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Le macchie del Sole.

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Tutte le macchie presentano un simile fatto e

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, che i prodotti loro cioè le macchie è le facole, mostrano allo spettatore armato di telescopio numerose e curiosissime particolarità. Vi presento

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, finchè, dopo aver persistito per alcuni giorni od anche per alcune settimane, scompaiono, cedendo il posto ad altre macchie e ad altre facole che van

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193. Se si osserva una di queste macchie e si nota con attenzione, a due o tre giorni d'intervallo, il luogo preciso da essa occupato sul disco del

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macchie non sono corpi staccati i quali circolino ad una certa distanza dal Sole, che esse sono attaccate alla superficie di questo, e che la

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nostro al crescere delle macchie solari corrisponda un aumento della temperatura dell'aria, ma i due aumenti non sono simultanei, il massimo relativo della

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Il numero delle macchie in un dato istante visibili sul Sole varia di anno in anno in modo regolare e periodico, prendendo nell'intervallo di undici

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Più probabile è la connessione del magnetismo terrestre colle macchie del Sole; una relazione certamente esiste fra, le macchie stesse e le

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al suo asse, portando seco in giro tutte le macchie. e tutte le facole.

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è opinione di molti che le macchie del Sole abbiano un certo influsso sulla temperatura dell'atmosfera terrestre e sul nostro tempo, ma quale sia il

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solare. Non così le macchie; queste non si vedono mai nelle vicinanze dei poli della rotazione solare, sono limitate alle regioni vicine all'equatore, e

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195. L'osservazione attenta del modo con cui le macchie si presentano alla vista nelle diverse loro distanze dall'orlo dal Sole, ha fatto concludere

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e nei diversi tempi, ed è comunemente molto intenso nelle località delle macchie; la sua altezza varia

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che avvengono nel periodo dal massimo delle macchie, essa acquista un maggior splendore e si svolge quasi simmetrica tutto attorno al Sole. Se

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calore; dal suo nucleo solido partono eruzioni gasose, che formano le macchie.

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g) Il Sole è un globo liquido incandescente, sul quale appaiono delle scorie (macchie) come sopra un bagno di metallo in fusione.

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h) Il Sole è una massa gasosa ad una temperatura di milioni di gradi, continuamente agitata da eruzioni; le sue macchie sono dovute direttamente a

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turbini che penetrano talora nei gusci sottoposti e generano le macchie.

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Prendendo per base le cognizioni che abbiamo del Sole, pensano alcuni che stelle com'esso costituite, e nelle quali le macchie si svolgessero in più

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Sono prove che rappresentano della fotosfera solare non solo i maggiori dettagli, come le facole e le macchie delle quali si è nel capitolo quarto

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280. Ei pare che la corona muti, col mutar delle macchie solari, e spettro ed aspetto, che la sua struttura sia diversa nei diversi suoi strati, che

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Ad eliminare il pericolo di confondere piccole macchie e accidenti della lastra sensibile con immagini di stelle si fanno tre pose successive di

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tutti quegli altri accidenti del suo suolo ai quali volgarmente si dà, il nome di macchie.

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Queste macchie più o meno oscure, mari, laghi, seni, paludi, occupano circa i due quinti dell'emisfero lunare per noi visibile; sono più numerose ad

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