Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: mac

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Ultime tendenze nell'arte d'oggi. Dall'informale al neo-oggettuale

267397
Dorfles, Gillo 12 occorrenze
  • 1999
  • Feltrinelli
  • Milano
  • critica d'arte
  • UNIFI
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questo spiegamento vanno ricordati: Arman e Raysse (già dianzi citati), Niki de St. Phalle, l’italiano Bertini (che dopo la sua adesione al MAC milanese

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rivalutata solo di recente: la torinese Carol Rama, già partecipe del MAC di Torino negli anni cinquanta, e ora spericolata inventrice di creazioni

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Cinquanta, a quel movimento del MAC cui all’inizio accennammo).

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definita “arte concreta" (vedi MAC).

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Concretismo: vedi MAC.

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MAC (sigla del “Movimento per l’arte concreta”): fondato nel 1948 a Milano da Atanasio Soldati, Gillo Dorfles, Bruno Munari, Gianni Monnet, questo

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, che, entrambi, possono essere considerati come degli isolati: il primo — dopo un perìodo geometrizzante, al tempo della sua partecipazione al MAC

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file del MAC —, dopo un lungo periodo di maturazione seguita a un breve bagno nell'informale, doveva riaccostarsi ad un genere di pittura-plastica

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Il movimento MAC

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proposito il costituirsi — appunto nel 1948 — a Milano del "movimento per l'arte concreta” (MAC) (fondato da Atanasio Soldati, Bruno Munari, Gianni Monnet

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ha sposato molti degli schemi che furono cari all’arte concreta e alle espressioni riattivate dal MAC attorno agli anni Cinquanta. Dobbiamo peraltro

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Dorazio, per contro, partito da una precoce impostazione concreta (ebbe stretti rapporti, insieme a Perilli, col MAC milanese, e fece parte in

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