Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Le tre vie della pittura

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Caroli, Flavio 9 occorrenze

, forse meno acuto, ma di straordinaria vitalità. Qui il pittore 99. William Hogarth, Predica a fedeli addormentati. Minneapolis, Institute of Arts. ci

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quelli di tutti i giorni: non è proprio il momento di ritrarla. Ma lo sguardo che ci rivolge è diretto e franco, pieno di dignità 100. Gaspare Traversi

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Il tonalismo è nato ed è diventato la chiave vincente della pittura europea. Ma Giorgione sostiene il tonalismo a un’altezza di assoluta classicità

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. Rembrandt non ha dipinto molti paesaggi nel corso della propria vita, ma quelli che conosciamo arrivano a veri e propri miracoli di alchimia, perché

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La luce, dunque, che è stata, e sarà, “forma simbolica”, o metafora, del nostro destino, ma soprattutto di ciò che noi pensiamo del nostro destino

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È poi inevitabile riprendere, sempre a proposito di Caravaggio, ma sotto l’aspetto introspettivo, quel Davide con la testa di Golia (cfr. fig. 14

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Dopo Caravaggio e Rembrandt, dovremmo parlare del Barocco, ma vorrei, invece, sorvolare su questo periodo, perché nel Barocco la teatralizzazione

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Sul versante figurativo, ecco invece la carne tumefatta, il grugno ottuso e scimmiesco, le gambe possenti ma sfasciate in cui Francis Bacon ha

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, che conoscono una circolazione intensissima, ma anche con le gambe dei pittori che si spostano in continuazione da Parigi a Roma, a Vienna, a Madrid

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

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Vettese, Angela 18 occorrenze

nuove, queste ultime, e quindi meno immediatamente riconoscibili siano davvero opere d’arte. Non solo il pubblico più vasto, ma anche un novero di

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Ciò che si può considerare a questo punto è che non è la figura a mancare nell’arte contemporanea, ma piuttosto l’idealizzazione della figura

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Madonna Sistina sono diventati un'icona pop. oltre che il logo di uno stilista libertario come Elio Fiorucci. Ma capiamo cosa vuol dire Raffaello quando li

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perizia tecnica. Ma allora dovremmo dire che sono arte anche un carretto siciliano o un armadio d’antiquariato. Il che è possibile, ma porta verso

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che esista un bello universale, valido per tutti, è possibile fu la posizione di Kant e di Hegel ma è anche sempre più difficile da sostenere. Questa

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Ma che cosa si intende per poesia? Senza pretesa di definire un termine tanto difficile almeno quanto quello di arte, si può rispondere che qui lo si

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È pur vero che ai costanti mutamenti del gusto oggi si deve aggiungere la variabile della mercificazione. Ma ci sono e continuano a esserci opere

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Non è inattuale un sentimento caro al Romanticismo, ma da sempre insito nell’animo umano, che ci sovrasta e sconvolge lasciandoci senza parole e

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ma, una volta tagliati gli alberi, si vedrà cosa è andato perduto. Gli artisti sono uguali. Il loro ruolo nella società è simile a quello degli alberi.

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’idea moderna di soggetto: in filosofia possiamo risalire a Montaigne, Descartes, Pascal, ma il vero dilatarsi dell'io avviene con la filosofia

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studio ma realizzato altrove da artigiani professionisti, mentre l’oggetto diviene il prodotto meramente finale e una quantità di artisti stanno perdendo

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breve come il quadro di Grosso. Ma a volte, come nel caso di opere a sfondo sessuale degli anni Sessanta, l’artista ci sta parlando di una rivoluzione

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del tempo e della storia, ma palesa un complesso di riferimenti all’etica e alla cultura nelle quali viviamo. Ed è anche una generatrice di mondi, come

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decidono sono più gruppi di riferimento con metodi e intenti differenti e, soprattutto, con giudizi che non sono unanimi ma variano significativamente

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agricola Finotello, che distribuisce i propri prodotti non più ai supermercati ma ai residenti e che utilizza non solo l’acqua dell’acquedotto locale

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segnano la storia e l’identità di un popolo, capolavori che non si fermano alla Gioconda di Leonardo, ma arrivano al Cristo morto di Mantegna, alla

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Ma inseriamo un nuovo spunto di riflessione: la Biennale di Venezia non raggiunge mai il mezzo milione di visitatori, che è una cifra considerevole

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simbolico, la maggior parte dei galleristi ha imparato a collocare le opere non in ordine di richiesta, ma in ordine di importanza del collezionista

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L'arte di guardare l'arte

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Daverio, Philippe 9 occorrenze

inalterati, ma talvolta avvengono sovvertimenti che stabiliscono un ordine diverso e più adeguato alle trasformazioni in corso. Parlo ovviamente della

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riformati, i luterani ai puritani. Lo stile li accomunava, ma non sempre. È corretto oggi costringerli tutti nella medesima categoria?

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seguito Dionigi Bussola, dal 1658 “protostatuario” del duomo di Milano. Ma anche lì la scultura appare fortemente legata alla contingenza temporale.

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Johann Wolfgang Goethe, ma il suo atteggiamento nei confronti del Belpaese sarà molto diverso da quello dei suoi predecessori. Da allora, il mito del

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Ma che cosa vengono a cercare in Italia tutti questi tedeschi? Quelli d’oggi, si sa, basta fare una piccola indagine sulle spiagge dell’Adriatico

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arti visive. Certo non l’unico, ma storicamente trainante. L’arte si fa simbolista e sognante, l’estetismo permane. Baudelaire muore, arrivano Rimbaud

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La pittura tardo-ottocentesca rimase colpita dai temi e dalle stesure à plat dei colori, ma accanto all’arte maggiore avvenne una rivoluzione ben più

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secolo, iniziato il grande cambiamento. D’altronde c’era da aspettarselo, se i tedeschi non hanno mai usato la parola “nudo” ma quella curiosamente pudica

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La curiosità sarà anche un difetto e l’ozio un vizio, ma i due elementi, combinati insieme, sono un utile strumento di sopravvivenza. Per guardare le

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L'arte è contemporanea. Ovvero l'arte di vedere l'arte

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Sgarbi, Vittorio 14 occorrenze
  • 2012
  • Grandi Passaggi Bompiani
  • Milano
  • critica d'arte
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. Nicola Samori, ad esempio, è un artista che dipinge quadri degni di interesse, che potrebbero essere copie perfette di Ribera o di Cagnacci, ma che

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[G. D.] Non solo, ma invecchiando è incattivita.

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Gillo, vorrei, però, che ci parlassi di Manlio Malabotta grande collezionista di De Pisis, ma anche di Arturo Nathan, che ci dicessi dei tuoi amici

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bellissime. Ma come dire che non era “contemporaneo”? Eravamo insieme, della stessa generazione, lui del 1911, io del 1910. Io sono ancora qua. Sennonché

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in maniera più misurata Giuliano Briganti, oggi dimenticato, ma ci è riuscito in maniera eccellente, forse sopra tutti, Francesco Arcangeli.

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ideologico, ma semplicemente cronologico. È questa la forza dell’arte in divenire, che va ritenuta contemporanea non in quanto più o meno sperimentale

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dal Barocco all’Illuminismo. Ma a Costantinopoli il 1454 non sarà stato molto diverso dal 1449, eppure in mezzo c’è il 1453, ossia la caduta dell

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Pagina 31

, lasciando opere. Ma certe opere d’arte hanno una vita infinitamente più lunga di coloro che le hanno create. Una vita che le rende nostre contemporanee

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L’artista è per prima cosa un individuo. Un individuo è un nome, e anche in tempi di democrazia sempre incompiuta, ma certo più ampia e sicura che in

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scandalo per cui un artista importante ma “pur sempre” moderno costa più di un artista antico, a telefonare all’esperto per chiedergli se non lo

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olandese, ha eseguito poco più di trentacinque dipinti; Antonello, venticinque o ventisei; Giorgione, circa una dozzina. Ma tra gli artisti del passato ve

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resistano è bene - ma per cinque, sei, massimo dieci anni: immaginare il Cubismo che dura trent’anni sarebbe imbarazzante, idem per il primo Futurismo

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Sempre a Milano, nel corso degli anni, e ben prima dell’ultimo decennio, ma ancora nell’ultimo decennio, si era definita un’idea di pittura che, per

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Pagina 92

, all’Arsenale, ma anche di “padiglioni” radicati e stratificati per anni in un luogo.

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