Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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«Corriere dei Piccoli» 2, Anno I (3 Gennaio 1909)

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AA. VV. 3 occorrenze

Ma la vecchia Maddalena, di sospetti sempre piena, grida: “Brutto svergognato: il pupazzo l’hai rubato!”

Sulla tavola imbandita la minestra è già servita! Ma guardate un po’ che c’era proprio in fondo alla zuppiera!

Ma Medoro, il can da caccia, del fantoccio corre in traccia e al padron che lo detesta lo riporta pien di festa:

Trattato di economia sociale: La produzione della ricchezza

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Toniolo, Giuseppe 47 occorrenze
  • 1909
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, vol. III 1951
  • Economia
  • UNIOR
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L'odierna trasformazione tecnico-scientifica compie così un ciclo storico di ben otto secoli. Non si retrocederà forse mai più; ma incombe dirigerla

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Ma tutto dipende da queste condizioni. — Quale potenza per noi se si potesse signoreggiare e rendere docili la forza della dinamite, o la violenza di

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Le critiche non sono del tutto infondate; ma a rispondervi conviene definire distintamente gli effetti delle macchine sulla produzione e sui rapporti

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Ma certi effetti transitori a danno dei lavoratori sono del pari innegabili.

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Inconvenienti e correttivi. – 1. Ma, si osserva, per altri rispetti la divisione del lavoro scema la importanza individuale.Quale gloria per un uomo

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Rimane però del vero in questi inconvenienti; ma dipendono dall'aver trascurato od offeso i limiti di applicazione razionale della divisione del

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3. Lo spirito di associazione, trasfuso così nel sangue delle popolazioni medioevali, ma dispogliato degli ideali e delle virtù cristiane nel periodo

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Ma non già a scomparire nella civiltà; ma piuttosto a riprendere importanza in altri luoghi e sotto altra veste.

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Il loro sviluppo pertanto segue quello della potenza individuale e sociale delle popolazioni;ma, a differenza delle altre condizioni concrete, varie

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Ma ciò non si avverò che tardivamente nell'evo moderno il quale va distinto per questo rispetto in due momenti.

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Si specifica non solo nella grande distinzione fra cave e miniere; ma in queste fra l'estrazione «exploitation» e le operazioni di epuramento

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Ma direttamente,vale a dire in modo sistematico,sicché l'attività che non vi converga con una serie regolare di operazioni, come di chi passeggiando

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2. Ma procedettero parallele e infine sopravvanzarono, con influenze talora eccezionali ed inattese, le cagioni economiche.

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Fattori di progresso fondiario. La tecnica. – Ma la costituzione organica della agricoltura mercé il dissodamento e le operazioni connesse è scolpita

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3. Ma la genesi di classi rurali veramente organiche e la loro funzione economica suppone vincoli stabili colla terra.Per quasi tutti i popoli v'ebbe

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La razza europea promette in tal maniera non solo di insinuare le proprie istituzioni civili in tutti i popoli, ma di addomesticare e locupletare la

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Fu scritto che la storia dell'agricoltura è quella della civiltà. Ma la storia ha i suoi monumenti che ne attestano il cammino; e questi sono le

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Di questa transizione dicemmo già parlando della tecnologia in genere (vedi «Introduzione»), ma qui qualche cenno speciale alla agricoltura.

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Così la distribuzione e successione della coltura agraria non interessano soltanto il botanico, il geografo od il chimico, ma fanno parte della

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dispiegano lente, ma sicure nella civiltà.

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Ciò non dappertutto, come in Cina, ove sempre si praticarono le reintegrazioni, ma frattanto ciò spiega il degradare (specialmente per deficienti

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Tappe della coltura intensiva. ‒ 1. Ma dalle remote età ad oggi la legge d'incremento intensivo segna questi stadi.

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3. Ma v'è una forma ampia di integrazione. Col progresso le industrie territoriali affini,perdendo in parte la loro autonomia, divengono un ramo

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divisione etnografica di esso, la quale ha radice nella natura umana, ma più dipende dalla intelligenza, virtù e dalle vicende storiche dei popoli e

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); e di qui le tardive ma intense provvidenze sociali e legali a ristoro di essa.

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, nei governi. Ma ciò suppone coscienza della propria missione; e guai se essa vien meno o si perverte.

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veterani trasferiti ai confini dell'impero che dagli antichi coltivatori espropriati ma, lasciati sul podere, prelevavano per sé una parte dei frutti (E

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Correttivi. ‒ Ma il salariato anche nelle campagne è tuttavia in qualche misura necessario. Se per la messe o per la vendemmia ad un grande

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parziaria), sia cointeressando alla stabile coltura il salariato; tutto ciò con beneficio dell'equa distribuzione, ma anche del progresso produttivo

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Leggi colonizzatrici sui beni collettivi. ‒ Ma tali studi e sperimenti legislativi in Europa di riforme rurali sui beni privati ridestarono la

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Legge di integrazione. ‒ Ma anche le forme giuridiche di impresa si completano a vicenda.Lo attesta il fatto che non solo proprietà coltivatrice

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Conclusione. ‒ Ma qui, chiudendo il tema dell'industria rurale, ricorre qualche altro riscontro della legge di integrazione proporzionale in più

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Condizioni, campo di svilupppo, limiti. ‒ 1. Ma la legge di ingrandimento ha le sue condizioni.

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Si risponde con una pregiudiziale: tali inconvenienti sono veri e apparvero gravissimi fin dal sorgere della fabbrica moderna. Ma essi in parte

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Ma per contrario chi non vede come la industria manifattrice ricambi l'agricoltura.Quella non solo estende il margine di questa, provocando la

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3. Ma se queste unità territoriali incontrano dovunque limiti di specie e quantità, l'insieme di esse,e quindi il mondo intero rappresenta invece un

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Ma atteggiato ed applicato alla produzione in guisa che serva come un sussidio sistematico della produzione. Non già un bue (natura) colle sue forze

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2. Come tale è differente dagli altri due fattori, che non sono prodotti che coadiuvano la produzione, ma enti o cause produttrici per sé; —e così

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operosità dell'uomo, ma si dice soltanto che esso è un fattore puramente sussidiario e stromentale,e perciò non già fondamentale ma subordinato.

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Non si nega la sua produttività, cioè la capacità di contribuire alla produzione, ma soltanto si afferma che è mediata, che cioè si esplica per mezzo

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3. Quindi il capitale per sé immediatamente non è produttivo, ma solo mediatamente,cioè soltanto per mezzo delle forze umane e di natura. Il martello

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risultato fra il braccio dell'uomo inerme ovvero munito di ingegnosi stromenti o di poderosi meccanismi. Ma poiché il capitale non opera che in virtù

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prima della vita, la statica prima della dinamica; e quello anzi da questo dipende, come il lavoro di una macchina dal congegno di essa. Ma l'ordine

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classe nella economia privata di queste, ma non lo sono né per loro natura né per la loro funzione nella economia sociale. Gli edifizi dati a pigione per

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400 milioni sopra 1500 nel mondo), ma bensì dello sviluppo intellettuale del lavoro con cui conquista ormai il globo intero. È sempre dunque il fattore

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2. Ma tuttavia l'uomo non subisce passivamente le influenze di natura,ma viceversa sempre più questa assoggetta.

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Così è sempre l'uomo che si afferma mercé il lavoro intelligente non già servo del mondo della natura ma sovrano, giusta la parola biblica: tu domi-

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