Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Angiola Maria

207126
Carcano, Giulio 50 occorrenze
  • 1874
  • Paolo Carrara
  • Milano
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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sorriso, le creazioni della poesia saranno indifferenti o vane; chè l'arte non è solamente figlia dell' inspirazione, ma anche della sapienza. E

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que' barbassori Pari e Deputati di Francia e di Inghilterra. E tutto questo, sulla fede di un solo teste, ma inesausto, irrefragabile e bollato, quello

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nel biroccio, le prese una mano, e le disse: « Addio dunque, mamma; state bene, e tenetevi su allegra! » Maria invece non pianse, ma se ne stava

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nel lago, come in uno specchio; ma, a ora a ora, l'acqua commossa da uno spirar di vento leggiero, pareva tutta risplendente di tremole scagliette

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venuto mezz' ora fa, v' avrei fatto, così alla buona, sedere alla mia tavola; ne vengo adesso. Eh! un desinarino da un povero curato, ma da

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peschereccie, la scoscesa costiera del lido, la chiesa antica, modesta, e la cappelletta al crocicchio del bosco.... Addio! Ma la memoria de' luoghi

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Non mi chiamate Noemi (cioè bella), ma chiamatemi Mara (cioè amara), perché l' Onnipotente m' ha ricol- mata di grandi amarezze. Nel libro di Ruth.

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, che la mediocrità, costruì colla ispirazione del comodo, del risparmio e della convenienza. Ma non cercare gli avanzi delle nostre glorie municipali

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delle fanciulle in codesti loro diporti della mattina, e dava la spie- gazione di tutto, meglio che non avrebbe fatto un facondo cicerone di piazza. Ma

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la stessa fede, le stesse speranze, lo stesso amore. Era quello invece un bel sogno, sogno dorato, ma passeggiero. Un anno ancora, e forse le

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, nè sapeva che pensarne; ma Elisa, più tenera e dotata di più squisito senso non fu tarda a sospettare la cagione di quel segreto tormento, quantunque

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sempre; temi anche un mio sguardo, eviti di rispondermi una parola. Ma la tua timidezza, la tua angustia ti fanno più cara, più celeste al mio cuore

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seguiva; ma la compagna, volgendo il capo, la tradiva con risa mal represse. A ciascuna giovinetta che di là s' avviasse, bisogna pur dirlo, que' garzoni

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tavola a cui sedeva, e su la quale erano spiegate le sparse lettere e carte. Il cameriere non ardì far nessuna osservazione. Ma Elisa, che per

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figlia, avvilita per sempre.... oh non importa! Ora, il rimpiangere quel ch' è stato è inutile.... Ma, per il nome di Dio, si ricordi che anche l'onore

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suo, e Vittorina non sognò neppure la causa di tutti que' guai essere l' amore; ignara, qual era ancora, che per amore si pianga e si soffra. Ma ben

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, la mia tosa! Manco male, ch'io ho pensato meglio di voi.... ma domani, il resto di quel pollo e di quella zuppa sarà roba da buttar via per la

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qualcheduno, mise sossopra la casa, il vicinato, e raccontò a tutti il suo gran caso. A crederle, si trattava di cose straordinarie; ma, com' ella

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, ma serena certezza del futuro. E fin da quel tempo, avute a dispetto l' incomposta gaiezza de' pensieri e la foga fantastica, cercai l'incanto e il

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e appartandosi soletta a ricamare al telaio, per nascondere la viva angoscia che l' opprimeva; ma più d'una volta un leggiero gemito, un volger degli

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confondevano sotto gli occhi.... Ma il terrore ristagnò il pianto, un arcano terrore più grande dell' angoscia. Dio buono quelle parole erano dolorose, come

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antico palazzo. Ma la Provvidenza non dimentica i poveri che sopportano la fatica, e non chiedono altra cosa quaggiù che di poter guadagnare il pane

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aveva ripetuto, doveva esser buona e pietosa; e rammentava la prima sua benefattrice, la contessa Anna; ma tanto Maria aveva sofferto, che non confidava

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parola, o le facevano qualche malignuzza domanda; ma essa non rispondeva che sollevando i suoi begli occhi, aprendo appena le labbra a un leggero

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che mai agitata la mente da mille imagini dolorose; ma sopratutto l'angustiava un dubbio, un sospetto, un pensiero spaventoso, che non osava

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feci troppo duro saggio; ma, nel mondo, ciò che patisce il cuore soltanto, non si conta per nulla. Ho perduto tutto, tutto; e non mi resta nemmeno il

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cose dell' Italia, ma non pensavo che fosse così bella! » « Bada prima, o sorella, a servire il tè! e poi farai le tue contemplazioni alla buon'ora

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salvatore, m' aveva letto in cuore; e, veduto che la mia deliberazione era più d' entusiasmo che di convincimento, non assentì. Ma, congedandomi con lagrime

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Ma nel dolce suo rapimento veniva a turbarla, l' acuta voce della piccola Savina, la quale era inquieta, caparbia, un vero demonietto; nè poteva star

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d'abbandonar la camera ove stava presso a lei e alla figliuola. Ma il signor Cipriano era uscito di buon' ora, nè tornò fino al desinare; durante il

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gente! Oh se almeno, arrivato a casa, mi aspettasse un po' di roba da cristiano sul tagliere, un bel fuoco allegro, un buon letto!... Ma non c' è

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aggravata sopra di me. Io adoro il vostro giudizio; ma se il piangere che ho fatto, se le prove che voi mi mandaste, han potuto espiare in qualche

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fanciulla, depose sul seggiolone il caro suo peso, e disse « Tutto quanto posseggo a chi salva questa giovine. » Ma poichè il mio racconto, con vostra

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. Un' altra ragione poi.... non ho nemmeno il cuore di dirla, ma pur è vera anch' essa... ed è che sento già di potere durar poco: è un' idea che ho

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avvenire più sicuro e splendido; di preparargli una condizione, che non solamente gli procacciasse rispetto, ma facesse romore e invidia. Arnoldo

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, calde fantasie di questi abitatori d' ignote capanne, serbano ancora un' impronta di quella naturale dolcezza antica che noi perdemmo sono incolte, ma

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del suo viso e le due lunghe trecce di bei capegli neri che le scendevano sul seno. Veramente non si poteva dir bella l'Assunta; ma aveva nella

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più non mi stima se non come un cuor debole, inetto alle grandi prove dell'esistenza, un povero illuso, un fanciullo! Ma se, all'opposto, fosse tutto

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negativa di cosa ridomandata nè ottenuta mai, riguardavansi e tacevano. I loro pensieri eran diversi, ma ne' loro cuori si sentivano del paro sbigottite

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delitto. » « Molti, non sapienti ma cerretani, hanno d'uopo d'ingannare non sapendo istruire; d' apparenza, per esser poveri di realtà; però cangiano la

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Così cantava, ma la voce della giovinetta era malinconica e lenta: il suo canto mori sull' acque del lago, come il gemito d' una colomba. « Che buona

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.per quattro scalini rozzi e malsicuri, e sulle due finestre inferriate dell' angusto piano terreno, una delle quali rischiara una, povera ma decente

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, una o due volte l'anno, egli veniva nel seno de' suoi cari, veniva a spargere di letizia le tranquille abitudini di quella domestica esistenza. Ma il

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, commosse dalla brezza freschissima a una lieve increspatura; un leggiero vapore, che non era una nebbia, ma pareva quell' immenso velo di luce quieta che

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quarant' anni buoni di servigio in una casa. La stanza non guardava al lago, ma al fianco della montagna, e solo la rischiaravano verso sera i pallidi

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spezzato ogni legame fra noi, se venisse a so- stenere il mio capo, a dirmi una parola di compassione!... Ma no! non verrà. Il suo cuore non è impastato che

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solamente più fidata e più stretta, ma, grazie al costume, all' eterna stima e allo stesso giovanile entusiasmo de' cuori, era divenuta oramai una vita

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suo ascoltatore: Ma su la corrugata fronte di lui, nell'obliqua e muta guardatura, vide balenare un ascoso pensiero; su quella fisonomia indovinò una

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Ma in quella amicizia che il giovine forestiero aveva cercata con tanto studio non si nascondeva un' altra cura più gelosa e segreta, un pensiero più

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' essere stata quella del vostro maestro, il Parini, il vecchio poeta civile, I' arguto censore di un' età forse non meno sciagurata di codesta nostra; ma

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