a noi tutti che non bisogna invidiare chi ha di più, | ma | che si deve essere contenti dello stato in cui Dio ci ha |
Il libro della terza classe elementare -
|
cui Dio ci ha posto. Le labbra di Gesù non dicono parola: | ma | come parla il suo esempio! |
Il libro della terza classe elementare -
|
dal maresciallo Radetzky, un vecchio di ottant'anni, | ma | autoritario e risoluto. Ma, come cantò Goffredo Mameli, |
Il libro della terza classe elementare -
|
sette, | ma | brutte e vuote; a un tratto queste distruggevano la |
Quartiere Corridoni -
|
agli interpreti egiziani la spiegazione dei due sogni, | ma | nessuno seppe dargliela. Il capo dei coppieri si ricordò |
Quartiere Corridoni -
|
HOLK PRENDE UNA DECISIONE CHE PUÒ COSTARGLI CARA. | MA | I CROCIATI NON LO ABBANDONANO. |
La freccia d'argento -
|
Buona sera! — disse ella cordialmente. — | Ma | chi siete ? Tit? — Sí, - dichiarò Tit. Subito i due |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
si parlava di lei, si rincantucciò e abbassò gli occhi. — | Ma | no, signora, — rispose Tit, piuttosto risentito, — é la |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
no con la testa. Tit allora voleva salutarli e andarsene, | ma | la signora disse che era tardi, e buio, e che volentieri |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
perché erano stanchi, e desideravano dormire un poco; | ma | intanto la brava signora Guardaboschi raccontava del suo |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
tutti i maestri lo affermavano, non c'era niente da dire, | ma | era svogliato, svogliato! E la signora raccontò tante |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
tante storie del suo signor marito e dei cingallegrini, | ma | Tit ogni tanto si addormentava, e Caterí doveva dargli una |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
l'uomo. Lo scultore cava una statua da un blocco di marmo, | ma | il marmo esiste già; il tessitore prepara la stoffa col |
Quartiere Corridoni -
|
il tessitore prepara la stoffa col cotone e con la lana, | ma | il cotone e la lana esistono già; il falegname costruisce |
Quartiere Corridoni -
|
il falegname costruisce col legno il tavolo e l'armadio, | ma | il legno esiste giù. Che fa dunque l'uomo? Trasforma, cioè |
Quartiere Corridoni -
|
materia che esiste già e ne cava fuori tante belle cose; | ma | non crea, non può creare: la sua potenza ha un limite. |
Quartiere Corridoni -
|
guidare una macchina lucida e potente come fa il babbo, | ma | gli piacerebbe meno vegliare mentre gli altri dormono, |
Quartiere Corridoni -
|
mattina, ficcarsi nel suo letto per tenergli compagnia. | Ma | il babbo dorme di rado nel suo letto. - Papalino bello, non |
Quartiere Corridoni -
|
- Certamente - sorride il babbo accarezzandolo, - | ma | la vita è dovere, bimbo mio. |
Quartiere Corridoni -
|
| Ma | poi siamo sicuri che è una verità, perchè Gesù ce l'ha |
Quartiere Corridoni -
|
minuto si sentí fare: — Chicchirichí! — Tutti si voltarono, | ma | nessuno capiva di dove venisse quel chicchirichí. E cosí |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
tanto il corteo si fermava, e tutti i signori chiedevano: — | Ma | chi mai dunque fa chicchirichí? Ma chi? Ma chi? — Insomma, |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
i signori chiedevano: — Ma chi mai dunque fa chicchirichí? | Ma | chi? Ma chi? — Insomma, fu un vero divertimento. La mamma |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
chiedevano: — Ma chi mai dunque fa chicchirichí? Ma chi? | Ma | chi? — Insomma, fu un vero divertimento. La mamma aveva |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
CAPITOLO DAPPRIMA RISERVA DELLE SORPRESE... | MA | POI LE COSE SI SVOLGONO COM'ERA PREVISTO. E NATURALMENTE |
La freccia d'argento -
|
UN EPILOGO, ANZI, NEPPURE UN EPILOGO VERO E PROPRIO, | MA | UNA LARVATA DISCOLPA DA PARTE DELL'AUTORE. |
La freccia d'argento -
|
non è solo bella, | ma | grande. Ha i palazzi più belli, le chiese più maestose e |
Il libro della terza classe elementare -
|
UN ARMISTIZIO FRA I CROCIATI E LA BANDA DEL NORD. | MA | ANCHE QUESTA VOLTA ED-MASTICA-GOMMA CI METTE LO ZAMPINO |
La freccia d'argento -
|
SOLO VIEN FATTA UN'ULTIMA REVISIONE DELL'«AIRONE ROSSO», | MA | ACCADONO AVVENIMENTI D'OGNI SPECIE. |
La freccia d'argento -
|
AL FOTOREPORTER SCOTT PER SCATTARE UN'ISTANTANEA DI... | MA | LEGGETE E LO SAPRETE! |
La freccia d'argento -
|
oggi, scrive alla Regina Imperatrice, non solo gli auguri, | ma | anche per chiederle... indovinate? La radio! Se la mamma lo |
Quartiere Corridoni -
|
mamma lo sapesse, direbbe: - La mia bimba pizzica di matto. | Ma | la mamma non lo sa e la sua bimba vuol farle una sorpresa. |
Quartiere Corridoni -
|
viene in mano della mamma. La mamma sorride, si commuove, | ma | la straccia. |
Quartiere Corridoni -
|
| Ma | quello cambiava discorso: da quell'altro non ci sentiva |
C'era una volta... -
|
— Doveva esser morto! — Andarono a vedere in istrada; | ma | il Nano non c' era più. Si era rizzato di terra, si era |
C'era una volta... -
|
fosse stato. — Buon viaggio! — disse il Re tutto contento. | Ma | la Reginotta, da quel giorno in poi, diventò di malumore; |
C'era una volta... -
|
— Se quello sgorbio gli veniva un'altra volta dinanzi! — | Ma | la Reginotta ripeteva: — Chi dà la sua parola, la dovrebbe |
C'era una volta... -
|
per moglie. La Reginotta non disse nè di sì, nè di no; | ma | il Re e la Regina non vedevano l' ora di celebrare le |
C'era una volta... -
|
di loro ha una mamma o un papà, a volte anche tutti e due. | Ma | sono quasi tutte famiglie che lavorano, per questo ce li |
Tutti per una -
|
buffo di Gabriele che s'era messo a far le smorfie. - | Ma | perché ti preoccupi tanto? - la Clotilde d'improvviso si |
Tutti per una -
|
caso tu... - Clotilde! - cercò di frenarla l'Enrichetta. | Ma | l'altra proseguì, caparbiamente: - ...non è che per caso |
Tutti per una -
|
un bambino? - Io, no! - la ragazza era diventata livida, | ma | cercava di trattenersi. - Cosa dice? Come si permette? - |
Tutti per una -
|
È il suo carattere. La ragazza fece un gesto di fastidio, | ma | rimase ferma ad ascoltare le affannose giustificazioni |
Tutti per una -
|
Non c'era più dispetto nei suoi occhi, adesso, | ma | solo una sorta di smarrimento angoscioso, come nello |
Tutti per una -
|
come nello sguardo dei cani abbandonati per strada. - | Ma | sì, ma sì... Scusami! - tagliò corto la Clotilde. - E poi, |
Tutti per una -
|
nello sguardo dei cani abbandonati per strada. - Ma sì, | ma | sì... Scusami! - tagliò corto la Clotilde. - E poi, se |
Tutti per una -
|
Oh, non voglio mica sapere! Dicevo così, tanto per dire... | Ma | chi conosce la storia di Dorotea, di solito si fida di noi. |
Tutti per una -
|
risposta, la ragazza stese le braccia, esitante. - Posso? - | Ma | certo. Anzi, preparala tu per il bagnetto. - Posso? - Non |
Tutti per una -
|
Non è possibile, dico io! S'infila sempre dappertutto. | Ma | se l'acchiappo... La voce della Clotilde rimbombava |
Tutti per una -
|
al nuovo Regno d'Italia di avere come sua capitale Roma. | Ma | nel 1870 quest'ostacolo scomparve. La Francia fu vinta |
Il libro della terza classe elementare -
|
perchè acconsentisse a cedere Roma. Il Papa non volle. | Ma | era ormai impossibile esitare più oltre: bisognava agire ad |
Il libro della terza classe elementare -
|
| ma | io non resto qui come un allocco?" concluse il Viceré che |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
cercando affannosamente di farlo scorrere. "Mi è sfuggito? | Ma | lo raggiungerò! Aiutatemi a trovare il meccanismo che fa |
Giovanna la nonna del corsaro nero -
|
il capo, o nascondono i petali dietro tronchi o zolle, | ma | non scompaiono proprio...» «Ma lei, Blabante, era mille |
Narco degli Alidosi -
|
e accese la candela. Proprio allora si sentì: Toc, toc! | ma | non era ancora Rosetta. Era Tit, questa volta, il quale |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
celeste scuro e i suoi bei capelli gialli. Era molto bello, | ma | si vedeva che era stanco; aveva in mano la sua trombetta |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
BUSSOLA. | Ma | non ci sono nè piante nè muri all'aperto siamo in mezzo a |
Il libro della terza classe elementare -
|
gli siamo grati della bella storia che ci ha raccontata. - | Ma | sarà poi vera? - saltò su a dire Moschino. - Anche se non è |
Una famiglia di topi -
|
come noi, non devono mai cercare di farsi male tra loro; | ma | star uniti e d' accordo: se no, i malanni d' ogni sorta e |
Una famiglia di topi -
|
occhi parlanti. — E chi sarebbe codesto vecchio saggio? — | Ma | guarda un po'! Si dà tante arie e non sa nulla! — disse |
Cipí -
|
il mondo e che non morirà. — O bella... — disse Cipí, — | ma | lui chi è? — Dice che lui è al mondo per proteggere noi |
Cipí -
|
a portare pazienza. — O bella... — ripeté Cipí, — | ma | si può sapere chi è lui? — Un uccello! — spiegò Passerì. — |
Cipí -
|
— O bella... — continuò Cipí sempre piú meravigliato, — | ma | dimmi, se non mangia come noi, perché ha il becco? — L'avrà |
Cipí -
|
come noi, perché ha il becco? — L'avrà per parlare. — | Ma | se parla con gli occhi. — Uffa, come sei curioso! — |
Cipí -
|
come sei curioso! — concluse Passerí ritornando a dormire. | Ma | Cipí era poco persuaso e brontolò: — Io ci credo poco che |
Cipí -
|
grosso becco uncinato soltanto per parlare... mi sbaglierò, | ma | qui sotto c'è un mistero... e se c'è lo voglio scoprire!... |
Cipí -
|
Fate si soffiava il naso col suo grazioso strofinaccio. | Ma | sí, era proprio Bellissima. Non volete crederci? — Ma chi |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
Ma sí, era proprio Bellissima. Non volete crederci? — | Ma | chi poteva immaginare che Grigia si chiamasse Bellissima? |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
Non eri con lo stracciarolo? — chiese sottovoce Caterí. — | Ma | sí, infatti l'ho comperata per quattro soldi da uno |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
soldi da uno stracciarolo, — spiegò la Regina. — Oh, | ma | chi poteva immaginare che la Grigia fosse una Bellissima? — |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
— E allora non vuoi maritarti? Bellissima fece: no. — | Ma | perché, perché, cara Grigia? Ecco che Bellissima fece un |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
— Maestà, nulla. — Non lo voleva dire, provava rossore, | ma | sentiva una gran voglia d'uscir fuori a razzolare. |
C'era una volta... -
|
d'uscir fuori a razzolare. Tornarono a chiamare i dottori, | ma | non ci capivano niente. — Forse il Reuccio voleva moglie? — |
C'era una volta... -
|
— Forse il Reuccio voleva moglie? — Non voleva moglie. — | Ma | dunque che cosa voleva? Qualunque cosa avesse chiesta, gli |
C'era una volta... -
|
che era bello e alto e tutto vestito di ferro, | ma | non conoscevo la Principessa delle Querce. La notte del |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
sotto una grande lampada aspettava il Principe Felice. | Ma | la Principessa non venne perché all'ultimo momento era |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
dalle Tigri. Il Principe Felice voleva correre a salvarla, | ma | fu trattenuto perché dissero che era impossibile combattere |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
voluto portare un vestito di ferro; invece avevo questo | ma | un po' piú nuovo. La prima Tigre mi venne incontro e fece: |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
Viene da Bengasi dove ha abitato fino a qualche tempo fa, | ma | ora starà con i nonni perchè suo padre è morto. I ragazzi |
Quartiere Corridoni -
|
suo padre è morto. I ragazzi prendono l'aria rincrescevole, | ma | il fanciullo si impettisce. - È morto da eroe il mio babbo! |
Quartiere Corridoni -
|
ricorderò. Ninetto gli si avvicina, vorrebbe abbracciarlo, | ma | non osa: ha gli occhi lucidi lucidi. Il primo dovere |
Quartiere Corridoni -
|
e di servire Iddio: poi non solo di amare la Patria, | ma | di non vivere che per essa, di darle fino all'ultima goccia |
Quartiere Corridoni -
|
DELLA CARROZZELLA DEI GEMELLI RITORNINO ALLA CARROZZELLA. | MA | COME SI POTRÀ COSTRUIRE LA «FRECCIA D'ARGENTO»? |
La freccia d'argento -
|
PRECIPITANO. STUCCHINO È COME SEMPRE SICURO DEL FATTO SUO, | MA | ED-MASTICA-GOMMA LO È ANCOR DI PIÙ. E NON C'È DA STUPIRSI, |
La freccia d'argento -
|
che si è rivelato all'improvviso con spavento generale. | Ma | anche Hai, di solito tanto taciturno, ora è preso |
La freccia d'argento -
|
perchè realmente la sentivano con le cannonate nemiche, | ma | alla guerra non potevano andare, non solo, ma neppure |
Il libro della terza classe elementare -
|
nemiche, ma alla guerra non potevano andare, non solo, | ma | neppure potevano più avanzarsi in mare, perchè le barche |
Il libro della terza classe elementare -
|
di giorno e di notte, intorno alla villa dello straniero, | ma | senza scoprire nulla. - Bisogna andare in mare, per vedere |
Il libro della terza classe elementare -
|
da luci misteriose; un faro brilla a poca distanza; | ma | egli cerca di navigare nelle zone di ombra, senza però |
Il libro della terza classe elementare -
|
dello straniero. Gli altri due guardano fisso verso terra, | ma | là tutto è scuro, senza neppure un lume. |
Il libro della terza classe elementare -
|
cantò e mangiò banane. Poi tornarono verso il teatro, | ma | non trovarono piú nessuno; tutti gli autocarri erano |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
terra. Subito montò sull'asino per inseguire gli autocarri; | ma | essi erano chi sa dove, oramai, e non riuscì a vedere che |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
e gli sbatté la porta in faccia. « La prima è andata male, | ma | la seconda andrà meglio », pensò il signor Negretti. E si |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
somaro. — Bene, bene. Mi servirà per fare la mortadella. — | Ma | il mio somaro è di legno. — E con un somaro di legno, ti |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
faccia. Negretti pensò: « Anche la seconda è andata male, | ma | chi sa che non vada bene la terza! » E si presentò alla |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
occhietti azzurri. Negretti lo condusse subito a spasso, | ma | quel canino era indiavolato. Per far dispetto, metteva |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
il lume del Volto suo divino. L'uomo era fatto di terra, | ma | animato dal soffio di Dio. Così l'uomo risulta di corpo e |
Il libro della terza classe elementare -
|
l'uomo risulta di corpo e di anima. Il corpo invecchia, | ma | l'anima no, perchè è spirituale. Il corpo muore, ma l' |
Il libro della terza classe elementare -
|
ma l'anima no, perchè è spirituale. Il corpo muore, | ma | l' anima è immortale. Si riuniranno il giorno del finale |
Il libro della terza classe elementare -
|
paese sono quasi tutti figli di vignaiuoli e di contadini, | ma | non intendono di essere presi in giro da quelli della |
Il libro della terza classe elementare -
|
e si prende la strada dei campi, si fà amicizia, non solo, | ma | sono quelli del luogo che cominciano a burlarsi degli |
Il libro della terza classe elementare -
|
altri suoi compagni poco distinguono una pianta dall'altra; | ma | i maestri, e sopratutto l' agronomo che dirige la festa |
Il libro della terza classe elementare -
|
se ne parla: studiò filosofia, teologia ed altre scienze; | ma | più specialmente inclinava alla poesia: anzi ancor |
Il Plutarco femminile -
|
di restar Isabella d'Aragona Parte I - XIX. sempre vedovo, | ma | vestì sempre il bruno, addobbò gli appartamenti di nero, e |
Il Plutarco femminile -
|
la quale gli rese altissimi onori. Veronica non era bella; | ma | era così gentile e la sua conversazione così dotta e |
Il Plutarco femminile -
|
le disse con lieve cipiglio: "Ecco, signora direttrice, | ma | fa il piacere di dirmi, perchè mi raccomandò tanto di |
Il Plutarco femminile -
|
tanto di notare che la Gambara era aliena dalle mode? | Ma | che lo star su le mode è cosa da far molto torto a una |
Il Plutarco femminile -
|
signora Vittorina, non volli che ella toccasse delle mode, | ma | anche delle altre vanità femminili; e lo feci appunto per |
Il Plutarco femminile -
|
mantengonsi molte manifattura, e il commercio ne fiorisce. | Ma | in questo seguitar la moda bisogna aver rispetto a più |
Il Plutarco femminile -
|
in cattivo concetto. E poi un fiore vale un quattrino, | ma | non istà bene in petto a tutti. Noi vediamo continuamente |
Il Plutarco femminile -
|
i ritrovi, pensandosi forse di esser da ciascuno ammirate. | Ma | lo sanno, bambine mie, che cosa guadagnano queste |
Il Plutarco femminile -
|
sono: che si cominciano poi a far loro i conti addosso: | Ma | come fa la tale a sfarzare a quel modo? senza dote... col |
Il Plutarco femminile -
|
e capì che c'era qualche novità. Senza dire una parola, | ma | col cuore che batteva forte, gli andò dietro difilato. Non |
Tutti per una -
|
Non osava sperare, perché temeva di restare deluso. | Ma | non voleva neanche sapere, per tenersi strette le sue |
Tutti per una -
|
«Sono tornato bambino» pensava, scuotendo la testa. | Ma | in fondo la cosa non gli dispiaceva più di tanto. |
Tutti per una -
|
- e Melchiorre indicò il frassino in fondo al parco. - | Ma | bisogna fare piano. Il professore sentì una vampata calda |
Tutti per una -
|
- Sì, però... - Però che? È ferito? È malato? - No, no. | Ma | c'è qualcun altro con - Qualcun altro? Ma chi? - Andiamo, |
Tutti per una -
|
malato? - No, no. Ma c'è qualcun altro con - Qualcun altro? | Ma | chi? - Andiamo, su - tagliò corto Melchiorre I due si |
Tutti per una -
|
- Argo! Sei proprio tu... La bestiola lo guardava fisso, | ma | non si avvicinava. - Argo! - ripeté il professore, quasi |
Tutti per una -
|
- Argo, qui! - chiamò invano il professore. - Argo... | Ma | che ti prende adesso? - Vieni un po' a vedere anche tu - |
Tutti per una -
|
stracci. Si avvicinò e diede un'occhiata dentro. - Oddio, | ma | è... un bambino! - Sssst! Parla piano.., non vedi che sta |
Tutti per una -
|
anche amarla. Ti sembra una cosa da poco? - Noi? Qui? | Ma | cosa dici... È impossibile! - Impossibile! Impossibile... |
Tutti per una -
|
e ne fece schizzar il sangue. Intanto scivolava giù. | Ma | poco dopo la corda da capo: — Ahi, ahi! Mi spezzo! Dammi da |
C'era una volta... -
|
e ne fece schizzar il sangue. Intanto scivolava giù: | Ma | la corda da capo: — Ahi, ahi! Mi spezzo! Dammi da bere! - |
C'era una volta... -
|
a toccar terra: — E spèzzati! — rispose. Infatti si spezzò; | ma | lui, per sua fortuna, se la, cavò con qualche ammaccatura. |
C'era una volta... -
|
soltanto. Il Re, per finirla, voleva far subito le nozze. | Ma | la vecchia gli disse: - Bisogna aspettare ancora un mese. |
C'era una volta... -
|
— le disse Ranocchino. Allora lei lo tuffò. Uno, due? | Ma | la terza volta le scappa di mano e casca in fondo alla |
C'era una volta... -
|
Reginotta si svenne. Il Re voleva far ammazzare la vecchia; | ma | questa, afferrati in fretta in fretta quei morticini e |
C'era una volta... -
|
Oh, il bel ranno! Presto fuori salteranno. E rimestava. | Ma | Ranocchino venne soltanto a galla e non saltò. La |
C'era una volta... -
|
Questa Sofia aveva già toccati i sedici anni: non bella, | ma | assai avvenente, se non quanto aveva un'aria piuttosto |
Il Plutarco femminile -
|
Fatto sta per altro che quel maestro era assai bravo sì, | ma | pedante; e che anche la Sofia, avvezzata a legger solo |
Il Plutarco femminile -
|
legger solo scrittori antichi, la non scriveva spropositi, | ma | ritraeva della pedanteria di lui; e per queste ragioni le |
Il Plutarco femminile -
|
Benincasa e da madonna Lapa, gente di piccola nazione, | ma | di santi costumi: il perchè crebbe tra buoni esempi di ogni |
Il Plutarco femminile -
|
tutti. Venuta in età, i parenti suoi le vollero dar marito; | ma | ella se ne porse ritrosa molto; e vestiva a disegno |
Il Plutarco femminile -
|
di me ragione di niuna spesa, altro che di pane ed acqua; | ma | lasciatemi vivere a mio senno. Allora la posero ai più vili |
Il Plutarco femminile -
|
membra delicatissime erano il continuo della santa giovane | ma | ella pensava che virtù santissima è l' amore del prossimo e |
Il Plutarco femminile -
|
poco nel buon proposito. La Santa non si partì d'Avignone; | ma | volle rimanervi, per vedere di recare il Pontefice a |
Il Plutarco femminile -
|
per il papa legittimo, contro avversarj di ogni maniera. | Ma | tanto ardore e tanta caritàconsunsero le forze del suo |
Il Plutarco femminile -
|
in oro." Gli applausi ci furono anche per la signora Sofia; | ma | non furono così pieni nè così vivi come le altre domeniche; |
Il Plutarco femminile -
|
e le ragazze tutte compresero il veleno di queste parole, | ma | dissimularono; e siccome niuna osservazione vollero fare lo |
Il Plutarco femminile -
|
Sofia non ha posto nel suo racconto delle parolacce; | ma | solo alcune voci o frasi un poco fuori d' uso, le quali, se |
Il Plutarco femminile -
|
d'oro in oro, per cosa eccellente; ed alcune poche altre: | ma | questo è, se può dirsi così, un bel difetto, perchè nasce |
Il Plutarco femminile -
|
scritture vi è la semplicità, la purità e la proprietà; | ma | chi crede che ogni voce da loro usata sia da, usarsi ora, |
Il Plutarco femminile -
|
scrivere, ed a conoscere le doti principali della favella; | ma | quando scriviamo dobbiamo aver sempre l' occhio all' uso |
Il Plutarco femminile -
|
mescolare alle voci d' uso qualche voce un po' antiquata, | ma | bella e propria, che il seminare, o parlando o scrivendo, |
Il Plutarco femminile -
|
voci barbare e forestiere. Non si debb' esser pedanti; | ma | è però molto peggio esser barbari." |
Il Plutarco femminile -
|
e le stelle, la terra e il mare e i monti non esistevano, | ma | Dio già era, perchè Egli è eterno. Noi non possiamo veder |
Il libro della terza classe elementare -
|
meno la vista di Lui, Creatore del sole e delle stelle. | Ma | Dio esiste. Vogliamo un esempio? Noi tutti siamo dotati di |
Il libro della terza classe elementare -
|
e ama; eppure, chi di noi l'ha vista? Noi non vediamo Dio, | ma | Dio vede noi. E questo è ciò che importa. Ci vede, e nulla |
Il libro della terza classe elementare -
|
è l'Eterno. - Dio ha corpo come noi? - Dio non ha corpo, | ma | è un purissimo spirito. - Dio sa tutto? - Dio sa tutto, |
Il libro della terza classe elementare -
|
che essi avessero almeno sentito notizie del suo aeroplano, | ma | si vede che invece quel tipo se n'era andato per i fatti |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
E chi è vostro padre? — chiese Tit. — Il Pincipe Felice. — | Ma | allora... — Tit si mise a tremare per l'emozione. Egli si |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
occhi due luci cosí gloriose. Caterina stese le braccia, | ma | non trovò il coraggio di dire a Tit il dispiacere che le |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
un ordine qualsiasi, per contemplarle con qualche serenità: | ma | si affollavano e premevano confuse. Immagini, parole, |
Lo stralisco -
|
del vino liquoroso che invece, nella cena solitaria | ma | lussuosa, aveva solamente assaggiato. Sul grande |
Lo stralisco -
|
piccole paure impotenti bisbigliava nell'anima del pittore: | ma | quell'impresa lo interessava, e non soltanto per la |
Lo stralisco -
|
le infiammate parole di Maometto avevano dichiarato), | ma | per il compito stesso che gli si affidava. Se pure quella |
Lo stralisco -
|
e coltivata una bellezza mai soltanto fisica, esteriore, | ma | la completa serie delle grazie femminili. Piú ancora, a lui |
Lo stralisco -
|
mortali, tabernacoli esclusivi, lo attraeva ed eccitava: | ma | di un'eccitazione che, almeno per il momento, assomigliava |
Lo stralisco -
|
gli tornò per un attimo in mente, in forma di nostalgia: | ma | il corpo e l'anima non ebbero tempo di accogliere, |
Lo stralisco -
|
La maestra mi chiede i nomi dei pianeti del sistema solare, | ma | io sono distratto e non me li ricordo. - Giove, Saturno ... |
Pane arabo a merenda -
|
Altro che vuoto. Questa è una voragine, un buco nero! | Ma | cos'hai oggi Nadir? Il fatto è che sto pensando al cane del |
Pane arabo a merenda -
|
oggi — si lamenta la maestra — va a posto, che è meglio. | Ma | domani guarda che ti interrogo ancora! E metto il voto! - |
Pane arabo a merenda -
|
in Egitto a comperare il grano. Giuseppe li riconobbe, | ma | fece finta di niente; anzi li trattò come spie. - No - |
Quartiere Corridoni -
|
trattò come spie. - No - risposero essi - non siamo spie, | ma | siamo dodici poveri fratelli, figli dello stesso padre: uno |
Quartiere Corridoni -
|
piangente, non voleva permettere che Beniamino partisse, | ma | poi si piegò dinanzi al bisogno del pane. Al ritorno dei |
Quartiere Corridoni -
|
piccini piccini. Il Re non aveva voglia di ridere; | ma | come vide quello sgorbio, non seppe frenarsi. — Che cosa |
C'era una volta... -
|
— Magari! — rispose il Re. — Non mezzo, caro amico, | ma | ti darei il regno intiero. — Parola di Re non si ritira. — |
C'era una volta... -
|
allegrezza! Le feste e i banchetti non ebbero a finir più. | Ma | di nozze non se ne parlava, e della metà del regno nemmeno. |
C'era una volta... -
|
in quando, gli domandava: — Maestà, e le mie nozze? — | Ma | quello cambiava discorso: da quell'orecchio non ci sentiva. |
C'era una volta... -
|
Bu!, dietro una pietra. Negretti correva dietro la pietra, | ma | intanto si accorgeva che il canino era scappato in fondo |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
alla via e di là guardava ridendo e dimenando la coda. | Ma | siccome quello era il canino di una Marchesa, e quindi |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
La signorina Alberelli gli aveva promesso di sposarlo, | ma | ora tutto era finito. E il povero Negretti sospirò e si |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
Il povero Negretti avrebbe preferito continuare a dormire, | ma | rispose: — Subito, Eccellenza, — e si alzò; e il canino, |
le straordinarie avventure di Caterina -
|
| Ma | io ve la riferisco in lingua topesca: si chiama La guerra |
Una famiglia di topi -
|
- osservandoli, venni in sospetto che facessero sembianza, | ma | che non dormissero davvero..Non m'ero male apposto.... P. - |
L'idioma gentile -
|
questo, s' alzarono tutt'e due, e vennero verso di me -; | ma | riconosco che avrei parlato con meno squisita eleganza.... |
L'idioma gentile -
|
Si figurerà di leggieri il mio spavento! Volli gridare; | ma | mi venne meno la voce. Mi volsi in fuga; ma fu indarno: mi |
L'idioma gentile -
|
Volli gridare; ma mi venne meno la voce. Mi volsi in fuga; | ma | fu indarno: mi sentii afferrare da tergo; mi fu forza |
L'idioma gentile -
|
S' immaginerà facilmente il mio spavento! Volli gridare; | ma | mi mancò la voce. Mi diedi alla fuga; ma fu inutile; mi |
L'idioma gentile -
|
Volli gridare; ma mi mancò la voce. Mi diedi alla fuga; | ma | fu inutile; mi sentii afferrare di dietro; mi dovetti |
L'idioma gentile -
|
veduti, perchè eran celati dagli alberi.... P. - Respiro! | Ma | quel " transitava - per passava, e " celati - per nascosti, |
L'idioma gentile -
|
una cosa più difficile che l'esprimere semplicemente. | Ma | ella si compiace troppo del difficile. Perchè non dire alla |
L'idioma gentile -
|
- Basta che ne sia grato.... T. - A quei buoni contadini. | Ma | la sera mi sopravvenne la febbre. P. - Le " sopravvenne -? |
L'idioma gentile -
|
in giro soli in quei dintorni. E farà bene a ricordarsene. | Ma | farà anche bene d'ora in avanti a parlare in un altro |
L'idioma gentile -
|
T. - Ma, insomma, non m' è sfuggito un errore! p. - No; | ma | il suo discorso è stato una stonatura da capo a fondo, un |
L'idioma gentile -
|
Troppo gentile! La ringrazio. P. - " Non porta il pregio. - | Ma | non ponga "in non cale - i miei consigli. "Se ne rinverrà;- |
L'idioma gentile -
|
Dice che ha una bella camera con tante cose da far vedere, | ma | che di rado viene qualcuno a vederle. - Io le vedrei |
Pane arabo a merenda -
|
La camera di Aldo è grande come tutta la nostra casa, | ma | c'è molta più roba. Aldo ha dei giocattoli bellissimi. Per |
Pane arabo a merenda -
|
centro abitato e disturbo ai pedoni: fa venticinque euro! - | Ma | se era lì da mezz'ora, lenta come una lumaca! Ma dai! - |
Pane arabo a merenda -
|
euro! - Ma se era lì da mezz'ora, lenta come una lumaca! | Ma | dai! - Allora? - Silenzio. - A-l-l-o-r-a?! - Va be', va |
Pane arabo a merenda -
|
cinquanta euro sotto il naso dell'ufficiale. - Mi dispiace | ma | non ho il resto — ha sentenziato il vigile senza scomporsi. |
Pane arabo a merenda -
|