Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: ma

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 ma  = F.
 Ma  pure è:
 ma  siccome si ha identicamente
 Ma  la (13), applicata a v 0, fornisce
 Ma  nell’ultimo termine a secondo membro il fattore
 Ma  l'intuizione fisica induce a ritenere che la configurazione
 Ma  in base alla identità vettoriale (Cap. I, n, 26)
 Ma  dalle formule di permutazione e dalla (284) si ricava
 Ma  a tale scopo occorre premettere alcune osservazioni di
 Ma  l'accelerazione a del punto non è che la derivata della
espressione si ottiene non dalla (105),  ma  dalla seguente (che algebricamente equivale a quella):
 Ma  dal fatto che la torna di versori i, j, k è ortogonale e
 Ma  se A è hermitiano, il primo membro è nullo e quindi segue
 Ma  fra codeste infinite possibili decomposizioni ve ne sono
che le molecole sono in genere costituite da alcuni atomi;  ma  quale è la struttura di questi? Sarebbe interessante
che gli atomi non fossero gli “indivisibili” degli antichi  ma  contenessero delle particelle più piccole e infine a
il numero, la disposizione e le proprietà di queste.  Ma  ragioni di tempo mi consentono soltanto una esposizione di
 Ma  è facile trarne, con una lieve modificazione dalle ipotesi,
anche per sistemi a vincoli, pur sempre privi di attrito,  ma  comunque variabili nel tempo.
le righe e le colonne sono caratterizzate non da due indici  ma  da due gruppi di p indici. Questo non porta nessuna
p indici. Questo non porta nessuna difficoltà concettuale,  ma  solo una maggiore complicazione nella scrittura.
 Ma  dalle sei identità esprimenti che i vettori i, j, k , sono
sono, naturalmente, ortogonali nell'intervallo (— l, + 1),  ma  non sono normalizzate, poichè
la coniugata della non soddisfa la stessa equazione,  ma  la seguente
 Ma  non può essere giacché altrimenti il circolo dei flessi si
caso si può presentare con le condizioni agli estremi (β)  ma  non con le (α).
 Ma  fra codesti due casi sussistono differenze sostanziali, su
 Ma  importa assegnare per la velocità una valutazione più
nel punto di contatto A, non necessariamente verticale,  ma  comunque contenuta nel piano della ruota.
va discusso considerando le derivate successive di s;  ma  per il seguito ciò non è necessario.
a sinistra per , si ha (si noti che S è permutabile con le  ma  non con le ):
le matrici sono permutabili con i simboli di derivazione,  ma  non sono da ritenersi, in generale, permutabili tra loro,
scrivere l'equazione seguente (che riproduce le (368),  ma  senza alcun indice):
per ora escluderemo non solo questo caso,  ma  anche quello più generale che tra le frequenze , passino
forza Φ , contenuta nella falda esterna del cono d’attrito,  ma  ancora con un momento Γ , che può a priori esplicarsi in
Γ , che può a priori esplicarsi in qualsiasi direzione,  ma  non superare certi limiti di intensità dipendenti dalla
 Ma  se invece si vuole studiare per quali lunghezze d'onda un
 ma  per la 3alegge il rapporto è sempre il medesimo, qualunque
desumere dalla forma lineare omogenea delle (15) due ovvie  ma  notevoli conseguenze.
rispetto al moto, della definizione di velocità vettoriale;  ma  si può chiarire nei seguenti termini precisi.
geometrica, e ciò qualunque siano le costanti a e b.  Ma  la condizione II del § precedente obbliga a fissare il
la forma della relazione trovata sperimentalmente tra e p,  ma  perchè si identifichi anche numericamente si deve prendere
Ci riferiamo per semplicità alle orbite circolari,  ma  il ragionamento si estende subito alle orbite ellittiche,
che l'ausiliaria T* non rappresenta proprio la tensione,  ma  la tensione diminuita della costante TA
la velocità v sia nota in funzione non soltanto del tempo,  ma  anche della posizione istantanea del punto:

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