nelle mani di S. M. il portafogli. » Ma bravo! così avrei fatto anch'io! deporre il portafogli! bravo il mio lord***! » « Se la crisi si verificasse
spalla di lui, e lasciandovi cadere la testa, con voce sommessa gli disse: « Non crediate, Carlo, che non m' incresca di vedervi andar via; ma, se
Pagina 108
fatto suo; da un par d' anni poi ne son contentone. Quest' oggi, vedete, m' ha regalato un bel pezzo di stufato fumante, con certe cipollette in sugo, che
Pagina 117
Non mi chiamate Noemi (cioè bella), ma chiamatemi Mara (cioè amara), perché l' Onnipotente m' ha ricol- mata di grandi amarezze. Nel libro di Ruth.
Pagina 140
coraggio d'andare a gettarmi nelle sue braccia. E le damigelle, che m' han dimostrata tanta affezione, che per tanto tempo mi tennero quasi come sorella
Pagina 145
mie parole; forse mi credi un uomo senza cuore, senza nessuna fede. Ma rassicúrati! Tu non sai nè puoi immaginare quanto bene m' abbia fatto il
Pagina 161
sacro entusiasmo: - Lo spirito di Dio è sopra di me, perchè Dio m' ha consacrato, e mi mandò a portar la sua parola a' mansueti di cuore, a medicare gli
Pagina 17
: « Signore, la prego, m' ascolti! » Il lord, scosso alquanto dalla serietà di quest' accento, levò il capo, e guardò il prete, senza parlare. Ma
Pagina 171
che vi pigliate giuoco di me, signore; io nulla domando a voi! Volesse egli anche togliermi la creatura che mio padre m' ha consegnata, vi dichiaro che
Pagina 177
vicino, mi rivolse uno sguardo tranquillo, e disse: - Caro signor Giosuè, a rivederci. » « La cosa non è dunque tanto seria, com' io credeva!... » « Non m
Pagina 197
ancora, e m' è dolce dirla, più che ad ogni altro, a voi, mio maestro ed ora amico venerato e caro: che umili saranno bensì e scarse di pregio le
Pagina 2
che m' ha fatto, da poco tempo, il nostro Carlo! E queste parole mi sembrare quasi le sue.... mi ricordo che fu lui che me le fece leggere un giorno
Pagina 209
, dopo tutto il bene che m' ha fatto, mi vuoi dare questa mortificazione? No, no, l'assicuro, signora Giuditta, quel che le ho detto è proprio il
Pagina 214
quelle occhiate non fosse molto propizio alla nostra Maria, se le prime parole che la dama le rivolse, furono: « M'avevano prevenuta che una povera
Pagina 225
fortuna; se non è venuta, vuol dire che non è la tua ora. » « E io sento in vece che l' ora è questa.... Ma ascolta una buona volta, che piacere tu m
Pagina 232
poco, s' innamorò da vero della fedele sua dea del terzo piano. « Senti, mio caro! » diceva in quella sera Ghita all'amico; « l'altro giorno, tu m' hai
Pagina 241
ricordarmi del passato senza sgomento e senza rimorso. È possibile che mio padre, mio padre m' abbia maledetto?... Dio! sostieni l' anima mia, dammi
Pagina 245
salvatore, m' aveva letto in cuore; e, veduto che la mia deliberazione era più d' entusiasmo che di convincimento, non assentì. Ma, congedandomi con lagrime
Pagina 257
vuole! Egli, che m' ha ajutata sempre, non vorrà abbandonarmi adesso! Quanto a voi, non putro che ricordarmi sempre del servizio che m'avete fatto
Pagina 279
scoprire a nessuno, neppure a lui, a lui che.... ah il suo nome non potrò dirlo mai!... Perdonatemi, o mia buona mamma! Dio m' ha castigata
Pagina 305
; guardami! dimmi una parola sola.... Non m' ami più? ah! non importa.... sarò infelice; ma tu ascoltami, non morire, oh non morire!... Ti sono forse
Pagina 321
vicecurato: la quale io aveva udito raccontare alcuni anni innanzi, e m' aveva dato di poter scrivere nella pace della giovanile mia stanza un libro
Pagina 331
quell'uomo alla casa del vicecurato. Io, che fo sempre di cuore un servigio al prossimo, dicendo al giovine che mi tenesse dietro, m' incamminavo lungo la ripa
Pagina 337
voleva poter amare come fratelli, e che invece mi attraversarono la via più che nemici, m' insidiarono come lupi bramosi! Ora li abbandonai, forse per
Pagina 344
avviene qualche volta, negli antichi terrori, in quelle fatali malinconie che m' avvelenarono l' anima non ancora del tutto guarita. Ohimè! basta un
Pagina 348
parte. Amico mio. - M' è di grande consolazione il poter tornare a te in questi giorni d'amarezza e di prova, ne' quali anch'io, come Colui che portò
Pagina 353
7 d'aprile 18.... Eterno Iddio! abbi compassione della mia vita!... Ho ricevuto or ora una lettera di mia sorella. M' annunzia che il mio povero e
Pagina 376
due lunghe ore, allorchè, rientrando nel salottino con que' pochi fogli, che, per dir vero, senza soverchio scrupolo m' intascai, lo vidi risvegliarsi
Pagina 376
signor conte!.. E dire, che anche lui, il signor conte, quel re degli uomini, è morto già da tant' anni!... Oh se Dio m' avesse almeno chiamata lassù, me
Pagina 49
però ringrazio la fortuna che m' ha fatto incontrar con lei. » « Signore, non so veramente a che io debba questa sua gentilezza. » « Signor abate, lei
Pagina 56
ritorno innocente alla giovinezza gia passata per me, la quale non m' è più che una memoria. Che volete? Noi Italiani, noi figli di questo cielo e di questa
Pagina 83
atto di sì profonda occupazione, che non s'accòrse del venir suo, lentamente gli s'avvicinò. « Arnoldo, voi m' avete aspettato, non è vero? » « Siete
Pagina 96
ALL'ABATE CLEMENTE BARONI. Già più di vent'anni passarono da quel tempo, che ora la memoria sola accarezza, quando nell' età mia giovanile voi m
Pagina Dedica