, l'assegnazione delle frequenze (lunghezza d'onde), la compilazione delle norme e degli orari per l'utilizzazione temporanea delle reti
lunghezza delle linee di comunicazione possano far volgere le sorti della guerra a favore dell'Etiopia!».
stessa inclinazione in A ed in B (e quindi l'intervallo AB deve essere un multiplo della lunghezza d'onda donde la (28)) ma resta arbitraria la fase θ
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Se una radiazione monocromatica, di lunghezza d'onda λ, si propaga (per onde piane) con velocità V lungo l'asse delle x, una qualsiasi componente f
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In un istante qualsiasi, la f è rappresentata graficamente, lungo l'asse x, da una sinusoide di lunghezza d'onda λ, la quale, col tempo, progredisce
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Diremo che si tratta di un gruppo d'onde di lunghezza 2l. Esso si può pensare approssimativamente realizzato mediante una sorgente, capace di
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una larghezza inversamente proporzionale alla lunghezza totale del gruppo d'onde (o alla durata dell'emissione).
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rimanente). Bisogna però, per questa estensione, definire prima in modo preciso e generale la larghezza di una riga spettrale e la lunghezza di un gruppo
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frequenza v0 e lunghezza d'onda 1/k0, ma di ampiezza (e fase) variabile. Se, per un dato t, rappresentiamo graficamente il modulo dell'integrale in
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venir definito dalla lunghezza d'onda λ, dai coseni α, β, γ della direzione di propagazione (normale alle superficie d'onda), e dall'ampiezza
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compongono. In pratica, si ha che fare assai spiesso in ottica con pacchetti aventi dimensioni assai grandi (rispetto alla lunghezza d'onda media) e
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dove L è la massima differenza di cammino ottico utilizzata dal reticolo. Ora questa non può evidentemente superare la lunghezza 2l del gruppo d'onde
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(limitandoci alla valutazione degli ordini di grandezza). Si abbia un gruppo d'onde luminose di lunghezza complessiva 2l, come quello rappresentato dalla fig
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(Di qui si vede che, per avere una determinazione assai precisa di x ed y, conviene, a parità di altre condizioni, scegliere radiazioni di lunghezza
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corrispondenti a quelli di onde di lunghezza : quindi al di là della fenditura il fascio non sarà più parallelo, ma avrà (nella direzione y
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II) la relazione (data dalle esperienze di diffrazione) tra lunghezza d'onda di De Broglie ed impulso delle particelle (v. § 33, p. I).
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e la loro lunghezza d'onda
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influenza nè sul modulo, nè sulla lunghezza d'onda della , che soli hanno significato fisico, e si può quindi prescindere da essa.
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Questa formula rappresenta (v. § 12) un treno di onde piane progressive di lunghezza d'onda
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probabilità di oltrepassare il gradino (con velocità ridotta nel rapporto , poichè la lunghezza d'onda da diviene ).
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esse. Allora è proporzionale al numero di particelle (per unità di lunghezza) che, nella regione a sinistra di O, si muovono in senso progressivo, al
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(cioè, come è intuitivo, quelli per cui la, semilunghezza di onda è sottomultipla della lunghezza 2l). Se ne ricavano, mediante la (147), i livelli
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sinusoidale anche nel tratto II, ma con lunghezza d'onda maggiore che nei tratti I e III (fig. 32); nel secondo caso è immaginario e quindi
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. La parte reale di u (come anche la sua parte immaginaria) sarà rappresentata nei tratti I e III da due sinusoidi di lunghezza d'onda (poichè certamente
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impossibile per il fatto che la distanza l tra le due barriere di potenziale dovrebbe essere dell'ordine di grandezza della lunghezza d'onda diDe
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L'alterazione di lunghezza d'onda è diversa per la radiazione diffusa nelle varie direzioni: nulla nella direzione dei raggi primari, cresce con
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(dove λ e λ'devono essere espressi in Ångström). Come si vede da questa formula, l'alterazione λ' —λ nella lunghezza d'onda è indipendente da λ
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Se poi si rappresentano con tre vettori (v. fig. 3) l'impulso del fotone incidente (vettore AO, di lunghezza ), quello del fotone diffuso (vettore OB
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lunghezza o modulo del vettore f mediante la formula:
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Restano da estendere le formule relative alla lunghezza, e al prodotto scalare, per il che occorre restringere le nostre considerazioni a una classe
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Riferendosi agli assi la lunghezza del vettore f può essere calcolata mediante la formula
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dove è proprio l'espressione (101): dunque misura l'ampiezza della componente monocromatica, di lunghezza d'onda delle onde diDe Broglie
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fornisce, è caratterizzata dalla estrema precisione che consentono le misure di lunghezza d'onda, le quali si compiono non di rado con errore relativo
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, legato alla lunghezza d'onda λ da v= c/λ) ma anche la quantità ad essa proporzionale
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differenza di lunghezza d'onda delle varie componenti è, nell'idrogeno, al massimo dell'ordine di qualche decimo di Ångström e perciò è rivelabile solo
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ugual frequenza e leggermente «accoppiati»: p. es., tra due pendoli della stessa lunghezza, appesi a uno stesso filo orizzontale non troppo teso: questa
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Se invece si caratterizza la radiazione mediante la lunghezza d'onda λ, allora la relazione (23') va sostituita con la seguente
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si espone questo pallone ai raggi di una lampada a mercurio (a pareti di quarzo), la quale emette intensamente la riga ultravioletta di lunghezza
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Il fenomeno detto della risonanza ottica, scoperto da WOOD, consiste in questo: se si illumina un vapore metallico con luce di lunghezza d'onda
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, ecc. di piccole dimensioni, ossia di dimensioni comparabili con la lunghezza d'onda, e in tali casi si deve impiegare invece l'ottica ondulatoria, di
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chiameremo «di De Broglie», hanno una lunghezza λ che dipende dalla velocità v degli elettroni stessi (o dalla tensione acceleratrice V) e che
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e che riuscirono in tal modo a misurare la «lunghezza d'onda elettronica» in funzione della velocità, trovando pienamente verificata la formula (26
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del fatto che la lunghezza d'onda nell'interno del cristallo ha un valore λ' diverso da quello λ che ha fuori, e ciò a causa della diversa velocità di
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distruggendosi mutuamente, tranne il caso che la lunghezza d'onda λ' abbia un valore tale che sia verificata la relazione di Bragg
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, ossia al fenomeno della diffusione si sovrappone quello della diffrazione. La (31) permette allora di conoscere λ: così si ha la lunghezza d'onda
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avviene nei raggi X, ma, per ciascuna di esse, il fascio riflesso ha la stessa direzione che avrebbe se si trattasse di raggi X della medesima lunghezza
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Considerazioni teoriche suggeriscono, come vedremo al § 26, p.II, che la lunghezza d'onda λ dipenda dalla velocità v degli elettroni secondo una
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DAVISSON e GERMER. Con esso THOMSON ha potuto estendere le misure di lunghezza d'onda anche ad elettroni assai più veloci di quelli di DAVISSON e GERMER
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ovvero, chiamando λA la lunghezza d'onda in Ångström e Vv il potenziale in volt,
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Le misure della lunghezza d'onda λA (in Ångström) in funzione della tensione acceleratrice Vv (in volt) fatte con i vari metodi descritti hanno
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