Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: lui

Numero di risultati: 59 in 2 pagine

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Come devo comportarmi. Le buone usanze

185394
Lydia (Diana di Santafiora) 23 occorrenze
  • 1923
  • Tip. Adriano Salani
  • Firenze
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, insomma ad aver per lui tutte quelle cortesie che sono dovute a una persona che si rispetta. Se, per una ragione qualunque, anche di malattia, lo scolaro

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severità. Si impedisca soprattutto, in una casa che si rispetta, quel viavai d'amici che vengono a cercare il signorino, si trattengono con lui, escono

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propria casa, per procurare a noi una piacevole compagnia o a lui un vantaggio; e nei rapporti con gli ospiti nulla si deve omettere dell'antica

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componenti la famiglia devono ubbidire al capo di essa, tutti: anche la madre di famiglia, che è pure quasi alla pari con lui. In quelle case dove la

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questi sono a lui inferiori di condizione o d'età. Sedutosi al posto che gli sarà indicato, spiegherà il tovagliuolo e attenderà d'esser servito

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nessuno intorno a lui. Non ha obbligo di saluto neppure con quelli che incontra più frequentemente. Una parola detta in sala di lettura, per chiedere un

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deve far mostra con gli stranieri. E mi sarebbe facile dimostrare che lo straniero è, in certo qual modo, un ospite del nostro paese, e che a lui si

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una signora. Un uomo deve sempre salutare per il primo una signora, anche se inferiore a lui di condizione. In omaggio a quelle norme di civiltà che

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padre e la madre del futuro sposo indossavano i loro abiti da cerimonia, lui il soprabito e il cilindro, lei la crinolina e la cuffia di merletti; poi

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abbia esigenze irragionevoli, non pretenda da lui sacrifizi gravi e continui; gli uomini in genere, e i giovani in particolare, amano d'essere

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dispensa; s'ingegnerà di fare cosa grata al marito preparando per lui o aiutando a preparare quei cibi che più gli piacciono; andrà superba di lui

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cose di famiglia, e traccia i limiti entro i quali deve esplicarsi l'attività della moglie. Così, a lui son riservate tutte le deliberazioni d'una certa

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conversazione, ogni familiarità con lui. La stretta di mano è un uso che si va generalizzando ogni giorno più. Assai rara una volta, essa era usata

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capo sorridendo: - Non è nulla; - dice anche lui - aria, moto, un buon regime; e lasciamo fare alla natura. - Il marito respira, e sorride anche lui

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alta di lui. Egli si asterrà rigorosamente dal far dei gesti col braccio occupato.

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regolarmente intorno a lui. Oltre a risparmiarvi preoccupazioni e perdita di tempo, farete anche il vantaggio del vostro piccino. Quando sarà grande

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pianto; se si è smarrito, occupatevi di lui. Siate insomma, in ogni occasione, dei gentiluomini; fate che chi vi conosce ammiri in voi la gentilezza e il

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lui colloqui seri e gravi, di esaminarne le tendenze, di guidarlo e d'indirizzarlo. Nel consigliarlo sulla futura carriera, si deve tener conto, e

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affaticate con la vostra presenza; ad ogni modo, gli rendete l'ambiente malsano, impoverendogli l'aria respirabile. Quando siete presso di lui, non

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modo di procedere: chi cerca di scusarsi col dire che il suo scopo è onesto, che cerca soltanto d'indurre la signorina a fidanzarsi con lui, mantenendo

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fumo le sia insopportabile: nel qual caso si scuserà con lui. In casa, essa non ha obbligo alcuno, specialmente se si tratta di visita breve. Ad ogni

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ragionare da sè, ed è orgoglioso di questa nuova facoltà che si va sviluppando in lui; gli piace di rendersi ragione di quel che fa o deve fare, s'impunta o

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occasione, non prende mai la parte di questi ultimi contro di lui. La concordia fra il padre e la madre è il fondamento della famiglia: senza di essa, tutto

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Saper vivere. Norme di buona creanza

248783
Matilde Serao 12 occorrenze
  • 1923
  • Fratelli Treves Editore
  • Milano
  • Verismo
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piccina qualche cosa di più semplice, ma deve fare le medesime spese che farebbe lui, per la carrozza, per il parroco, per il sacrestano, e pel chierico

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pagarla lui; a regalare, in sacrestia, al prete, al sacrestano, al chierico: al primo una somma variabile da venti, a cinquanta lire, al secondo dieci

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non si è cresimato - deve occuparsi lui di combinare il giorno e l'ora della cresima, in una chiesa, o in una cappella privata, da qualche monsignore

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: salvo quando incontra un altro viaggiatore, male educato più di lui. Il che accade: accade spesso!

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bene educato, dopo aver incontrato tutti uomini male educati, s'innamora perdutamente di lui.

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duca o principe, il compare, ma, dagli sposi si può ricorrere a lui, in qualunque circostanza felice o infelice. Forse, per molte coppie, che sono

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fanciulletti. È lui che provvede al necessario, egli deve provvedere al superfluo:è lui che dà la forza, egli deve premiare la grazia: è lui che dà la

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essere onorati, o qualche diletto amico, con cui si vogliono restringere anche più i legami di tenerezza. Anticamente, il compare donava lui la fascetta

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di casa le presenta qualcuno, ella balla con lui, ma, dopo, deve immediatamente presentare questo giovane ai suoi genitori o a chi l'accompagna

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mezzi, vuol essere chic. La dote è poca, o non esiste: il giovanotto guadagna appena da vivere, modestissimamente, lui e la sposa: non importa, si fanno

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sinistra un altro parente immediato dello sposo. Se la sposa ha solo il padre, è lui che le siede dirimpetto, dando la dritta alla madre dello sposo o

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piacere? Dunque, il testimone deve essere invitato al suo ufficio, almeno venti giorni prima del matrimonio: è naturale che a lui si dirigano lo sposo, la

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«Corriere dei Piccoli» 3, Anno XV (21 Gennaio 1923)

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AA. VV. 1 occorrenze

“Alt!” rimbomba con furore. Ma lui, pronto: “Non temere: ho sentito del rumore... Forse un ladro! Vo a vedere...”

Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

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Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 14 occorrenze

mécanique, Paris, 1831. in quanto a lui si debbono le equazioni scalari che si ottengono proiettando le (24) sugli assi.

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della Repubblica di Venezia per opere idrauliche. Assegnò l’equazione che da lui prende il nome negli Acta Eruditorum di Lipsia (1722). , i cui

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spesso consultato dal governo della Repubblica di Venezia per opere idrauliche. Assegnò l’equazione che da lui prende il nome negli Acta Eruditorum di

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Cracovia e a Vienna, poi a Bologna, a Padova e a Roma, nella quale ultima città tenne anche lezioni di matematica e di astronomia. Il sistema che da lui

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lezioni di matematica e di astronomia. Il sistema che da lui prende il nome fu pubblicato a Norimberga nel 1543, subito dopo la sua morte, sotto il titolo

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previste le onde elettriche, realizzate più tardi da Hertz e applicate da Marconi, ed è stabilita la teoria elettromagnetica della luce. A lui pure è

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elettromagnetica della luce. A lui pure è dovuta la prima impostazione quantitativa della teoria cinetica dei gas. , si designa simbolicamente tale

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infatti assetto sistematico a tale scienza, mostrando come tutte le teorie particolari già note e altre da lui stesso create possono farsi discendere

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Meccanica analitica. Egli diede infatti assetto sistematico a tale scienza, mostrando come tutte le teorie particolari già note e altre da lui stesso create

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luminosa, che gli permise di spiegare, oltre ai fenomeni noti, quello della doppia rifrazione da lui stesso scoperto nello spato d’Islanda; infine i

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spiegare, oltre ai fenomeni noti, quello della doppia rifrazione da lui stesso scoperto nello spato d’Islanda; infine i suoi notevoli contributi alla

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Jean Frédéric Frenet, n. a Pèrigneux (Dordogne) nel 1816, m. ivi nel 1900, fu professore all’Università di Lione. Le formule che da lui si intitolano

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che da lui si intitolano (stabilite nel 1847) furono pubblicate nel 1852 in una memoria del Journal de math. pures et appliquées. - Hanno importanza

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una terna destrorsa. Siamo ora in grado di dar forma più espressiva al risultato. Immaginiamo per ciò un osservatore ritto secondo t. Rispetto a lui

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