Lucia.
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A Lucia.
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Lucia.
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Riprendere? A Milano per le cose grandi c'era Andrea il maggiordomo che faceva i conti con me e per le piccole c'era Lucia che dipendeva da Nennele.
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LUCIA dalla camera di Giulia s'avvia verso la comune.
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Via Lucia.
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Ieri Lucia ha supplicato il papà che la conducesse con noi ... , che ci veniva senza salario. Il papà l'ha ringraziata colle lacrime agli occhi, ho
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Povera Lucia eh? senza salario veniva!
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La zia Lucia? No.
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GIULIA, TOMMY, poi NENNELE, poi LUCIA.
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a Lucia.
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LUCIA entra dalla comune con un biglietto che consegna a Giulia.
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LUCIA torna coi fiori.
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Lucia via. Giulia rilegge il biglietto.
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Sì. Venga Lucia.
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la guarda, poi a Lucia.
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Entra in camera con Lucia.
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Detti, TOMMY, la signora LAURI, poi GIULIA, poi NENNELE e LUCIA.
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Nennele entra con Lucia.
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Mi giravi attorno, povera Lucia.
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LUCIA vuol baciarle la mano, piangendo.
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LUCIA porge a Nennele il cappello e la spolverina.
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Via tutti. Lucia resta sola e si getta a singhiozzare su di una poltrona. NENNELE torna correndo, prende Lucia fra le braccia e la bacia mille volte
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Al sorgere della tela, tre facchini, carichi di valigie, vengono dalla sala da pranzo ed escono per la Comune. Si vede nella sala da pranzo LUCIA che
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Accademia della crusca
