rughe, profonde tanto da parere solchi d'aratro — si sentiva stanco, sfinito da quella lotta giornaliera per il pane, lotta brutale senza gloria e senza
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. In questa lotta coperta, i volti indurivano, prendendo una tinta terrea sotto il lume vacillante della candela; le pupille scintillavano di cupidigia
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vitalità che lotta; quello era il gelo liberatore, l'invocato! Un'ubbriaco, passando, la urtò col piede. Fu l'ultima sensazione.
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