si attraggono con una forza direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza
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avrebbero dovuto rendergli evidente che questi pianeti esercitano a loro volta una forza gravitazionale, e non si vede perché, se la esercitano sui loro
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“gli sforzi di allontanamento dal Sole” dei pianeti sulle loro orbite erano inversamente proporzionali ai quadrati delle loro distanze dal Sole. Il
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della loro distanza. Implicita nelle misure era la costante di gravitazione universale, indicata con G per distinguerla da g, l’accelerazione
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all’osservazione delle orbite di numerose stelle doppie intorno al loro comune baricentro. All’edificio di Newton mancava però ancora un mattone
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suppose che in media tutte avessero all’incirca la stessa luminosità assoluta e che la luminosità relativa dipendesse solo dalla loro distanza. Con
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Al di là delle Alpi, intanto, Cassini III e Cassini IV continuavano i rilievi avviati dai loro avi e completavano una carta della Francia su 180
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La loro fatica si prolungò per una decina di anni perché, oltre agli ostacoli tecnici, scalare montagne ed erigere torri di legno alte decine di
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sulla scala stellare; 2) poiché spesso le stelle doppie hanno componenti dalla luminosità assai diversa pur trovandosi tra loro vicine, si rivelava falsa
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Anche gli Egizi furono osservatori attenti del cielo, ma con intenti più pratici che teorici. La loro civiltà era fondata sul culto del Sole. Gli
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, le loro vite si intrecciarono complice la riforma delle unità di misura e tutti e tre continuarono l’opera di Newton traghettando l’astronomia
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la previsione di un’eclisse di Sole e per la loro negligenza, secondo una tradizione tenace ma smentita da alcune fonti, sarebbero stati condannati a
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disponibili, raccolti da altri astronomi. La sua attenzione si concentrò presto su due pianeti che nel loro movimento si scostavano dalle previsioni
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La teoria generale del moto dei pianeti e delle loro reciproche perturbazioni gravitazionali nel 1859 riportò Le Verrier a un interesse di vent’anni
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le eclissi di Luna ma quasi impossibile per le eclissi di Sole. Il compito quindi passava ai loro colleghi specialisti in fenomeni improvvisi ed
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Morì nel 1868, lasciando aperte questioni sottili. Pendolo e giroscopio mantengono il loro orientamento rispetto a uno spazio assoluto come l’aveva
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-348 a.C) e soprattutto con Aristotele (384-321 a.C.). Il loro pensiero è troppo complesso per affrontarlo qui: basterà qualche nota che riguarda l
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In generale, i filosofi della Grecia antica furono poco interessati all’osservazione del cielo. Credevano più alle loro teorie che ai loro occhi
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possibilità di stimare la luminosità assoluta di queste stelle variabili in funzione del loro periodo, a condizione di poter calibrare il rapporto periodo
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evolvono le stelle dalla loro nascita per condensazione nel grembo delle nebulose alla loro morte più o meno violenta nelle esplosioni di nove e supernove.
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Le supergiganti rosse sono molto luminose (centomila volte il Sole) perché hanno diametri enormi: se fossero al centro del Sistema Solare, la loro
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Nella loro vita più o meno lunga, da pochi milioni di anni a decine di miliardi, tutte le stelle passano per la sequenza principale e ci si fermano
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possibile in natura. Le conseguenze erano sorprendenti: i corpi si accorciano e aumentano la loro massa quando la loro velocità si avvicina a quella della
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quanto più sono lontane, la loro luce slitta sempre più verso il rosso, fino a scomparire. Un’altra spiegazione consiste nella vita relativamente
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maggiore è la loro distanza. A denunciarlo è lo slittamento verso il rosso del loro spettro (redshift). L’entità di questo fenomeno divenne subito anche
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suggestiva almeno quanto l’eleganza dello “stato stazionario”. Così nel 1948 George Gamow, Ralph Alpher e Robert Herman a loro volta formalizzarono la
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deridere gli avversari coniò l’espressione “Big Bang”, “grande scoppio”. In realtà rese loro un servizio: nel tentativo di denigrare il modello
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nelle loro percentuali. Solo l’idrogeno, l’elio e un po’ di litio risalgono all’origine dell’universo. Tutti gli altri sono stati sintetizzati dentro
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possono venir fuori dal Processo S. Per costruire i loro nuclei occorre bombardare nuclei più leggeri con enormi flussi di neutroni. E ciò - compresero
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avventurarsi tra quei mostri cosmici che sono i “buchi neri”, voragini gravitazionali che inghiottono per sempre tutto ciò che incontrano sul loro cammino
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casa. I due parlarono e litigarono tra loro senza ascoltare Chandra e congedandolo poi con sufficienza. Chandra ci rimase così male che, appena gli fu
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Le supernove erano oggetti meravigliosi e incredibili. Zwicky si mise a dar loro la caccia fotografando migliaia di galassie con il telescopio
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Il più arduo ostacolo incontrato dai radioastronomi rimaneva tuttavia lo scarso potere separatore dei loro strumenti, che impediva la precisa
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chilometri concentrano la massa di alcune stelle come il Sole. La loro densità è tale che un centimetro cubo della loro materia pesa quanto i 7 miliardi di
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con la forza di gravità della sola materia visibile. I moti delle loro galassie – aveva scoperto – non sembravano determinati esclusivamente dalla
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delle loro stelle è inspiegabile se si tiene conto soltanto della materia luminosa: le stelle periferiche non rispettano la terza legge di Keplero
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73 per cento dell’universo. Mentre tutti gli astronomi di tutti i tempi hanno fatto le loro scoperte indagando sul 4 per cento del cosmo, Perlmutter
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svolte tra il luglio 1969 e il dicembre 1972, tutti i pianeti del Sistema Solare e i loro satelliti hanno ricevuto la visita di navicelle spaziali, siamo
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Nel 1926 Millikan e Cameron ripresero le misure subacquee di Pacini a profondità crescenti e in alta quota. Furono loro a battezzare “raggi cosmici
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’attuale Svizzera tedesca. Frank Winkler nel 2003 ha fatto notare che la luminosità della stella fu tale da permettere ai monaci di miniare i loro codici
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moderna. Entrambi erano opera di uomini del nord – Polonia, Olanda – che però avevano coltivato la loro intelligenza in Italia, specialmente a Padova
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stelle a seconda della loro altezza sull’orizzonte.
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Per una singolare coincidenza, nell’autunno del 1604 molti astronomi puntavano ogni sera il loro sguardo nell’angolo di cielo dove sarebbe apparsa la
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pitagorica armonia che permea di sé tutto il creato: i pianeti e le loro variabili velocità all’afelio e al perielio sono associati a intervalli musicali
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’universo dal loro punto di vista. Trovata geniale per attaccare la prospettiva antropocentrica, e quindi geocentrica, della cosmologia tolemaica.
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Terra, la linea che congiunge tra loro i centri di Terra e Luna interseca la superficie lunare sempre nella stessa macchia e coloro che vivono in
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accuratamente la loro superficie curva. Neppure così, tuttavia, si poteva eliminare il cromatismo: attraversando la lente, la luce si rifrange, cioè
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permettevano di mettere a fuoco l’immagine in un solo colore, ma si trattava di uno scomodo ripiego. Privi di tubo a causa delle loro enormi dimensioni
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piano focale di un suo oculare. Per la loro sottigliezza e resistenza, i fili di tela di ragno servirono per fare i micrometri fino a non molto tempo
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è che Galileo aveva pensato di usare i satelliti di Giove e le loro eclissi come un orologio cosmico osservabile contemporaneamente da luoghi lontani
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