bellezza delle due figure è afferrabile solo nell'equilibrio addirittura geometrico dei loro movimenti. Il miglior modo per controllare i sentimenti è
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loro preghiere: e il primo scopo dell'immagine è quello di indurre nel fedele lo stato d’animo e l’atteggiamento di modestia e umiltà che deve
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fatti nell’attualità e nella realtà del loro accadere; ma gli stessi critici del Seicento riconoscono il suo legame, nella prima fase della sua opera
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di Rubens e di Poussin è fondata sulla loro opposta concezione del classicismo: del senso del mito, della natura, della storia. Non è che Poussin non
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pochissimi artisti arrivano a superare il contrasto tra vita moderna e storia antica, e a inquadrare la loro opera in una storia “moderna”. Sono gli stessi che
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. Bernini o Pietro da Cortona, puntando sull’immaginazione, descrivono una prospettiva probabile o verosimile, ma non si nascondono che quella loro
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animistico. Dio non governa il mondo perché è nel mondo, immanente benché inafferrabile: vive con gli uomini, partecipa delle loro vicende, null’altro
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ideale di ciascuno degli elementi aveva dato loro un valore in sé, non relazionabile se non per iterazioni ritmiche, non riducibile a una precostituita
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sui pennoni, ripetendole come gli osanna in un inno. Più ancora che simboli sono emblemi distintivi, insegne; ma sarebbe un errore credere che la loro
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ciascuna di per sé oppure nel loro rapporto. Ma tra queste due dimensioni esiste comunque una sorta di complementarità, perché città e campagna sono l
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di risalto o di profondità che le membrature architettoniche integrano alla loro superficie. La funzione della parete “plastica”, infine, non è
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posizione subalterna rispetto alla seconda: infatti, la loro architettura, perfetta come tecnica d’immagine, è spesso difettosa dal punto di vista della
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. Accanto alla pittura “ di storia” vi sarà la pittura di paesaggio, di ritratto, di natura morta con tutte le loro sottospecie; accanto
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Nain anticipano, nel loro nuovo senso del valore, il maggior artista del Settecento francese: Chardin.
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Leonardo. Ma il movimento universale è suscitato e guidato dal movimento, dal gesto delle figure, dal loro furor eroico: ed è il tema di
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, grosso modo, a diverse culture nazionali, ma si riconosce che tra esse v'è una relazione dialettica e che solo dal loro rapporto può formarsi una
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cacciatore), oppure li accosta per certe loro affinità formali o di colore, mutando il criterio dell'affinità dalla similitudine alla varietà. Ci
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circostanze, le varianti luminose concesse dal sistema spaziale che determinano: il loro modellato largo si discosta raramente dai tradizionali
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se la teoria dei temperamenti e della loro origine astrologica è ormai superata e lontana. Basterà un passo, al Reni, per raffinare il temperamento in
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. La natura è il mondo degli antichi, il loro spazio vitale: è grande, nobile, solenne come lo sono le rovine monumentali di Roma, ma com’esse
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svilupperanno, dal loro punto di vista anche professionalmente borghese, questi due temi intrecciandoli. Ci faranno sapere quel che s’incontra uscendo
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che contenga le cose, ci sono soltanto le cose, e la loro animazione determina lo spazio, o quanto meno un'estensione infinita. La luce non è più un
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mascherano con falsi ideali i loro misfatti reali, se infine la storia è tragedia, mille volte meglio la giornaliera, grottesca commedia del costume
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piedi della Madonna del Rosario, e concludeva la loro implorazione corale nella corona di mani protese che fa da perno eccentrico al moto saliente
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tono locale, come colore inerente all'oggetto, ha un'importanza essenziale: lo spazio è fatto di cose, le cose sono in rapporto tra loro, e non in un
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unitario di qualità tutte diverse tra loro, ma identiche come qualità o valori assoluti. Anche i rapporti metrici, di estensione di piani o di durate di
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vedendo per la prima volta quei frutti in quella forma, ritroviamo in essi, sublimate, tutte le qualità che il nostro sentimento aveva loro attribuito
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ch'è ragionevole supporre che si aggreghino provvisoriamente alle cose con lo scopo di dimostrare la loro labilità. Nelle allegorie vere e proprie
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spazio risulta definito non solo dalla presenza e consistenza degli oggetti, ma dalle loro affinità qualitative e funzionali. Anche quegli oggetti, dunque
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, il loro articolarsi in pensiero, il loro agire come stimoli all'azione. Solo dopo avere riconosciuto che l'immagine è pensiero e sollecitazione
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soltanto come prime istanze, i problemi che avranno, nei secoli successivi, il loro sviluppo storico.
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incerti circa il loro significato e ciascuno cerchi per conto proprio di stabilirlo, salvo poi accorgersi che un significato assoluto non c’è e che la
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costantiniana e del Pantheon; ma è anche una forma logica perché pesi e spinte, pieni e vuoti sono tra loro in rapporto quasi sillogistico, di causa
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espressiva di sentimenti morali e del loro mutate con le situazioni. Infine, la duttilità e la trasmutabilità delle immagini permettono all’artista
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degli uomini, quale che sia il loro rango sociale e la loro preparazione culturale. Né questo vale solo per l'autorità religiosa, ma per l'autorità in
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mercantile, i grandi impegni finanziari richiesti dai nuovi modi di guerra, le loro conseguenze economiche, il declinare dell’antico sistema feudale e l
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all'interesse di un singolo committente ma di tutto un ceto: gli artisti lavorano ormai per un pubblico che è influenzato dalla loro opera ma, a sua volta, la
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della filosofia dell'esperienza. Le due grandi fonti del pensiero estetico sono la Poetica e la Rettorica di Aristotele, e le loro derivazioni latine.
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non si fonda più sulla conformità o non delle immagini a certi precetti morali, bensì sul processo o sul meccanismo del loro prodursi: sono utili le
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di essi; perciocché dell’utile si persuade ad ognuno; ed utili agli stati sono quelle cose che conferiscono alla loro conservazione” (Rettorica, I, 8).
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’autorità, i valori che spesso la loro opera afferma ed esalta sono soltanto i contenuti, talvolta occasionali, della comunicazione: ciò che importa è
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tra loro le antiche basiliche cristiane e servono quindi alla funzione devozionale: ma se tutte le antiche basiliche diventano oggetto di devozione e
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, forma il tessuto connettivo della città, collegando tra loro e lasciando emergere con grande evidenza i monumenti rappresentativi. La successione
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