monelli di strada, che sono la disperazione delle loro povere mamme. Un giorno vennero alle mani e si azzuffarono, come al solito, per una sciocchezza
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Un giorno Enzo disse ai suoi compagni: - Io ho un leone e un lupo. Li accarezzo, dò loro da mangiare, vado a cavallo ora su l'uno ora su l'altro ; ed
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d'accordo. Dovete sapere che la loro casetta dove talvolta stavano d'inverno era un bel guanto di lana che li riparava dal freddo. Là dentro, i signorini
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giardino, per vedere le loro pianticelle. Una mattina ebbero la gradita sorpresa di trovare tutta fiorita l'aiola delle viole mammole. -Oh, Maria, portiamole
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Che vento tirava! I ragazzi uscivano dalla scuola, e il vento faceva loro volar via i berretti. Quasi tutti gli scolari allora incominciarono a
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IV. Il babbo. Il signor Guglielmo gradì molto la letterina e il pensiero gentile dei suoi figliolini. Li baciò con affetto e disse loro: - Grazie
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dov'era il babbo loro, un pacco tutto suggellato e una letterina indirizzata proprio a loro. Che felicità! Ecco che cosa scriveva il babbo «Mie care
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dell'istruzione pubblica in Italia. E ne fan fede gl'innumerevoli insegnanti che in tutta Italia li hanno adottati e continuano ad adottarli nelle loro
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pensarono di prendere il loro libro di lettura e di leggere insieme un bel racconto.
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