vanno ad abbeverarsi. Appena l'animale si sente liberato dalla catena che lo legava alla mangiatoia, si avvia alla gora dove troverà la fresca bevanda
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, vecchio bisognoso. Chi la dura' la vince. Chi fu sollecito non fu mai poverello. Quel che farai, te lo ritroverai. Le ore non tornano indietro.
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LO STAGNO Come fa caldo! Nelle case sono rimasti appena i bambini lattanti con chi li accudisce. Tutti sono nei campi, e nelle ore dei solleone si
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raggio del contadino lo nominò Conte delle Zucca. Poi levo di tasca una borsa piena di monete d' oro e gliela diede perchè gli cedesse quelle piante da
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110 Il Lupo e la Capra ivi Lo stagno 111 Perchè dobbiamo lavarci di frequente 113 I proverbi dell'estate ivi Si fa alle formiche? 111 La ninna nanna
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torna a casa ha imparato qualche cosa di nuovo e lo racconta. Suo padre è contento che non passi il tempo soltanto a giocare. Mario sa tirare il mantice
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MARIO E "MOSCHINO" Un giorno Mario inseguiva «Moschino» e lo molestava con uno stecco di saggina. Quando il cane si voltava per ruzzare un po', come
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UNA BRUTTA DIMORA Mario va malvolentieri in compagnia di Federico quand'esso lo vuole con sè a casa sua. In che brutta cascina abita! Davanti alla
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in terra, tolgono ogni più piccola ragnatela dai travicelli del soffitto; lucidano il rame e lo dispongono nella rastrelliera con delle foglie d'alloro
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GIRA GIRA ROTA.... Il gioco che piace di più a Pietrino lo conoscon tutti i bambini. Vorrebbe far sempre quello e implora : -Oh, mamma, si fa a gira
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credo che la sua preghiera sia ascoltata, perchè, Chicchi non conosce ancora nessuna malizia. Quando Chicchi ha finito la sua preghiera, la Narcisa, lo
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LELLO Lello è l'uomo più alto di Villa Castelli. Chi lo vede con i suoi nipoti, che sono tutti piccini, si mette a ridere. Sembra un pino circondato
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IDA - Quanti anni hai ? - Che lo so? - O il babbo dov'è? - Che lo so? - Perchè ti hanno messo nome Ida? - Che lo so? - Non sa nulla, a sentir lei
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desideri. Vuoi tu venire dunque con me? Io sono l'Angelo dei fanciulli buoni. Vengo subito - rispose il ciechino, e prese la mano dell'Angelo che lo
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subito lo raccolse e ringraziò Iddio perchè avrebbe portato un fiore nuovo alla sorellina ammalata che l'attendeva nella povera casupola di montagna.
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VILLA CASTELLI Mario dice tra sè ch'egli il suo paese lo conosce benissimo; ma chissà se è vero! Egli sa dov' è la chiesa col suo campaniletto che
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: faceva tanto freddo e la mamma non aveva di che coprirlo nè fuoco per scaldarlo. Un asinello si accostò al bambino bello col suo morbido pelo lo
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- poi stese la manina e domandò a sua volta: - Dammi qualcosa. - Mario diventò rosso; ma siccome i compagni non lo vedevano ebbe il coraggio di darle
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formaggio. Ma ecco che proprio mentre stava chiudendo lo sportelo vide entrare da una fessura un bel topolino che, si vede, aveva sentito il buon odore. Che
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! E non c'era da disubbidire, ché la cattiva donna picchiava senza pietà e lo faceva persino mordere dal cane. L'acqua cantava nella fontana e a
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preso una grossa bacchetta per darle una botta quando il babbo non lo vedrà. Ma poi pensa: - Capiscono le bestie di far dei male? Non sarei più bestia
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ancora, perchè un vicino lo derideva di esseresi già messo a riparare gli arnesi campestri, mentre non si poteva ancora andare nei campi, gli osservò
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abbia in misericordia. Quando gennaio mette erba, se tu hai grano, e tu lo serba. Gennaio secco, villan ricco. Gennaio mite, primavera tarda.
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teatrino, una lampada illumina lo scenario che spicca con i bei colori vivaci. Il sipario rosso si alza. Arlecchino, Colombina, Sganapino
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' ora di mezzogiorno tirano fuori iI loro pane e lo mangiano con le noci! Chi sa se un'altra volta si gingilleranno ancora per la strada?
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, potè ritornare. Le manine ancor rosse e gonfie dei bambini le colgono talvolta ne strappano anche lo stelo corto corto, e s'industriano a farne
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per tirartelo. Quando lo vedi in quella posizione scappa pure, ch'è assai meglio per te.... - E Passero rispose: - E se il sasso lo avesse già in
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IL "PROFETA DEL TEMPO" Nonno Tonio a Villa, Castelli è detto anche il «Profeta del tempo», perchè sa indovinare il tempo che farà. Quando i vicini lo
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piccolo, Anselmo, che ha solo un anno e mezzo. Ora se lo mette sulle ginocchia e pensa un gioco che lo distragga. Ella incomincia:
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breve tempo di centinaia e centinaia di frutti. Ma il peso di questi lo tirò al suolo, rotto e quasi sradicato.
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nuovo compagno! Debbo dirvi con quali grida di festa i fratelli e i coetanei lo accolsero! Ma voi potete ben immaginarlo!
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L'AQUILONE Mario è riuscito ad avere un aquilone e corre felice sgomitolando lo spago, perchè il vento è favorevole e l'aquilone sale ch'è un piacere
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IL RANUNCOLO E IL GAROFANO Un giorno il ranucolo si trovò in un mazzo di fiori in compagnia di un bellissimo garofano, Il giorno dopo esso aveva lo
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appartenendo ad una grande organizzazione nazionale che prende il nome dall'eroico Genovese dove si esercitano il corpo e lo spirito per diventare
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per cui vorrebbe compiere qualche atto che lo distinguesse fra i compagni. I suoi occhietti si fanno più vivaci, le sue guance si avvivano, la sua voce
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morte. E cosi fecero: per ucciderlo lo crocifissero. Gesu` però terzo giorno dopo morto risorse a vita e disse agli uomini che i buoni vincono i catliivi
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, fremiti d' ali e, talvolta, improvviso e lamentoso, il grido del chiù a cui da lontano fioco fioco un altro risponde con lo stesso lamento.
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cinque minuti la vecchia se lo vide tornare spaurito col cuore che gli batteva forte forte perchè aveva trovato per strada un gatto e voleva addosso
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forza di braccia, lo riportò alla bimba, che riprese la sua strada tutta contenta. Una donnetta, che aveva assistito a quel pericoloso atto di Mario
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