bella, no; ma gliel'aveva regalata la mamma. Perciò la teneva molto cara. - Allora non lo voglio neppure io il tuo treno! - esclamò la Maria. Porteremo
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: - Ih... aaa.... Ih... aaa! - I padroncini stessi, che prima gli volevano bene, furono così annoiati dal suo continuo ragliare che lo venderono: ed egli
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birichino e lo fece accompagnare a casa. E la mamma, di Giulio poverina, pianse tanto pel dispiacere che le aveva dato il suo bambino.
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vero niente di tutto ciò. Lo chiamavano «Spaccamonti». Una sera la sua mamma lo mise a letto e ritornò in cucina per rattoppare i calzoncini del figliolo
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meglio lo spago, ma si buscò una buona graffiata proprio vicino all'occhio destro. Se l'era meritata!
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' più ordinato, sarebbe una gran bella cosa, e chi lo conosce gli vorrebbe anche più bene, perchè, nonostante i suoi difetti, Lucio è buono.
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. Il fanciullo lo mostrò alla sorellina, che ne avrebbe voluto un pezzetto. - No, - rispose il birichino - te lo lascio succhiare soltanto un poco.- La
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ad Antonietto. Ma per fortuna, sopraggiunse la mamma, e rimise la pace fra i due litiganti sgridandoli entrambi. Sgridò Antonino, per lo scherzo che
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singhiozzando il bimbo. Lucio allora d'un salto raggiunse il berretto, lo raccolse, e lo mise in testa al ragazzino che sorrise tutto contento.
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! - Se lo pregavano di andare a prendere un oggetto , di recarsi in questo o in quell'altro posto, di andare da una o dall' altra persona, aveva
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Tutti lo chiamano proprio così perchè non v'è modo di correggerlo. Le sue manine vogliono toccare ogni cosa. Ma ieri gli è capitata bella. In casa di
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come quella di Maria. Del resto ogni bambola può servire lo stesso per giocare.
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educata. Lo credereste ? Non erano ancora passati tre mesi e la Luisa non pareva più la stessa. Si vergognava, anzi, delle villanie che aveva
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Sentite come strilla e fa i capricci? Sì, Giulio, proprio lui, che fa i capricci come un bambino dell'asilo. Amor materno. - Non lo voglio; è cattivo
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tavola il famoso dolce. La mamma lo tagliò e tutti si servirono. E anche Tonino, che intanto aspettava impaziente vicino alla porta di casa il pasticciere
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Un giorno la signora maestra volle vedere il sillabario di tutte le sue scolare. Molte lo avevano già tutto sciupato. La Maria invece aveva imparato
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