ma con identico risultato agiscono togliendo parte dell’olio necessario al colore per mantenere il suo aspetto lucido. Gli oli essenziali lo
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lieve lo strato dei colori, perchè solo questa sottigliezza rende immune l’acquerello dagli inconvenienti usuali delle sovrapposizioni ossia
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Tuttavia l’uso di confricare i colori colle dita o con lo sfumino infesta questo scorrevole mezzo di dipingere, quanto e peggio non lo si pratichi
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cambia come si cambia il color giallo dello zolfo in rosso quando lo zolfo si combina ad una certa quantità di mercurio.
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Ma generalmente avviene il contrario, come lo dimostrano il minio ed il cinabro che da rossi intensi volgono al giallo, l’acetato di rame e la
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E tenendo fisso come tipo di raffronto lo spettro della luce solare si vede l’intensità delle materie colorate che si triturano volgere dagli estremi
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Ora è evidente che se, p. es. del cinabro, possiamo vedere i poliedri esagonali che fisicamente lo formano, ingranditi dal microscopio, trasparenti
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vedersi, ma infide quanto mai, come lo indica la qualità dei componenti.
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che annerimento sicuro e probabilità di scomparsa, come egualmente avviene per il realgar, lo scarlatto, l’azzurro di montagna, il bleu celeste, l
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di piombo all’azione dell’aria e dei gas solforosi e non danneggia la salute di chi lo fabbrica, nè di chi lo adopera.
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pittura. Si può adoperare ad olio, a tempera, ed a fresco, ma bisogna evitare di mescolarlo con spatole di ferro o di acciaio che lo rendono verdognolo.
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Il cinabro o vermiglione (solfuro di mercurio). — Questo colore ha le sue origini nella più alta antichità. Gli Egizi lo adoperavano nelle loro
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Il cinabro e il vermiglione vanno soggetti a falsificazioni col minio, la terra rossa, il mattone pesto, il sangue di drago, l’orpimento, lo
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macerazione delle dette parti che lo contengono. Se non che la sostanza così estratta dal vegetale non potrebbe formare che delle tinture, essendo di corpo
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che a quantità uguale di lacca e cristalli di soda sciolti in trenta volte lo stesso volume d’acqua si scopre la cocciniglia per la colorazione violetta
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Il cromo è di una tinta grigio-piombo, fragile, molto duro e di difficile fusione. Si trova in natura mescolato col quarzo in forma di ossido, per lo
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polvere nera che unita alle materie vetrificabili forma lo smalto azzurro.
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, l'allumina, la soda, lo zolfo ed il carbone in determinati rapporti e per successive calcinazioni, giunsero ad ottenere gli stessi risultati.
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bell’azzurro vivo. Resiste alla azione del calore e degli alcali, non però a quella di certi acidi che lo intaccano.
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L’asfalto o bitume giudaico, appartiene, come lo indica il suo nome, a quelle sostanze combustibili comprese nella categoria generica dei bitumi che
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modificazioni subite per riflessione, quanto lo permette ancora il grado di oscurità. A questa legge se ne congiunge strettamente un’altra. La parte ombrosa
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un colore, quanto lo sgraziato svolgersi di un disegno poco compreso, prestava troppi servigi e ne presta ancora troppi perchè lo si confini presto tra
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Questa inettitudine però non fu rilevata se non quando la chimica potè analizzare le resine se non compiutamente, assai meglio tuttavia che non lo
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di vino non si può togliere, o per lo meno non lo si può senza l’aiuto di processi pericolosi che alterano sempre, più o meno, il quadro, come le
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maschio in lacrime, ben bianco, ben netto e ben scelto; si mette nel matraccio, versandovi sopra, non lo stesso peso, ma press’a poco lo stesso volume
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emanano, come, lo spico, la lavanda, il pino alpestre, il rosmarino, il lauro, l’arancio e molte altre; e si ritengono originate da certa fermentazione
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, che lo rendono il mezzo di dipingere di più lunga durata, esclusivamente a quell'olio che gli si deve mantenere in giusta proporzione e non
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Questi incentivi a non ragionare col proprio criterio e trascurare lo studio dei propri mezzi tecnici, finiscono spesso coll’essere presi sul serio
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A dare elasticità alle colle di gelatina, che seccando assumono durezza vitrea, facilitando lo spezzarsi e il distaccarsi delle imprimiture e dei
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Lo stesso gesso polverizzato, lasciato macerare in acqua, macinato e ridotto in pani, che si lasciano ben seccare, forma il gesso così detto da
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Mai accade che in questa prima ed irruente opera d’istinto più che di riflessione, si acquieti lo spirito dell’artista vero, l’improvvisazione non
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facilmente superabili da non prendersene pensiero, lo troveranno sprovvisto di rimedio.
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raggiungere per quanto è possibile lo stato primitivo.
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Un esempio pratico potrebbe parere troppo poco e lo sarebbe infatti per chi volesse esaurire la dimostrazione dal lato filologico; ma premesso che
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Ma se ciò sarebbe mostruoso per l’opera letteraria, perchè non lo dovrebbe essere per quella pittorica?
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Lo si respingeva dagli scrittori perchè imbrattava i quadri o coll’insufficienza artistica o per l’alterazione conseguente dei colori, senza
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però che l’essere riesciti al volgare compiacimento di nascondere lo stato vero di un dipinto alla folla degli orecchianti d’arte risulti meno contrario
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Lo sgretolato particolare del vecchio dipinto murale che mantiene imprecisabili impronte delle forme e dei colori d’origine sino al punto che in
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alla meglio lo strappo se si trattò di una lacerazione alla tela, riunendone con cura i lembi, rimettendovi l’imprimitura, studiandosi poi col colore
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Il rosso ritiene per la massima parte della terra rossa naturale, lo stesso rosso che si ottiene calcinando l’ocria gialla, non sembrandogli tuttavia
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Così si avviava per gradi la pittura murale al più completo sviluppo dell’affresco, del quale fu pure una sosta lo strano metodo dei Giotteschi di
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; e ciò che in un tratto non si comprende si è il vedere i dintorni di sotto per lo più corrispondere con quei colorati eseguiti sopra «un intonaco che
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Ma il Da Morrona si ingannava a partito. Sull’arricciato si preparava il vero cartone dell’affresco come affermava il Vasari. Lo conferma in modo
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Lo sbiadimento delle tinte mescolate alla calce per cui sino Teofilo fece seguire alla sua norma del fresco secco il ritocco con colori a tempera
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procedimento intellettuale e meccanico che lo ha guidato.
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presenza di qualche sostanza eterogenea nei punti dove accade lo sconcio. Ma le diverse materie delle imprimiture o dei piani sui quali usualmente si
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Il siccativo di Harlem per conto mio non lo consiglio. È chiaro sì e trasparente e non scurisce i colori, ma ha il grave difetto di prosciugare la
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Lo svantaggio di questa tempera, come quella a colla, è di scurire alquanto sotto l’azione della vernice.
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Poi per il panno rosso e lo sfondo si procederà nello stesso modo; si osserverà bene il colore e il tono della parte più in luce, si rifarà tale tono
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Se un artista di genio, o per lo meno d’ingegno, riuscirà a fare, anche senza nessuna preoccupazione tecnica, un’opera di valore che si guarderà
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